Nell’articolo si desidera evidenziare l’importanza del messaggio ideologico veicolato da alcune cartas pastorales dell’episcopato spagnolo dirette alla comunità nei primi mesi del conflitto. Partendo dall’osservazione dei processi che strutturano il messaggio stesso e dall’uso dei codici mediante i quali la lettera aperta esplica la propria funzione di strumento di propaganda politica, si è analizzato l’uso da parte della Chiesa di alcune immagini appartenenti al proprio apparato retorico, che acquistano efficacia comunicativa grazie al loro valore ecumenico ma anche per la strutturazione del messaggio ideologico che li informa. Attraverso il corpus di esempi riportati si è osservato come oltre allo schieramento dottrinale emerga anche l’allineamento linguistico di questi testi rispetto ai modelli culturali coevi e ai valori condivisi del nazionalismo. Per decodificarli e arrivare all’archetipo cui essi rimandano, si è tenuto conto essenzialmente dell’apparato retorico e culturale della Chiesa. In qualità d’istituzione “dominante” essa desidera collocarsi al di sopra dei “caratteri nazionali” e attraverso l’uso di immagini auto- referenziali riuscire a difendere l’universalità del proprio codice.
Cancellier, A., Ruta, M.C., Silvestri L, (Edición a cargo de / Edizione a cura di): Escritura y Conflicto/Scrittura e conflitto, A.d.X.C.A.A.d.X.C.A. (2006). «La Spagna cattolica contro los hijos de Caín. Schieramento dottrinale e allineamento linguistico e letterario di alcune lettere pastorali agli inizi della guerra civile». In Escritura y Conflicto/Scrittura e conflitto,Actas del XXII Congreso Aispi/ Atti del XXII Convegno Aispi. (pp.449-461). Madrid : Imprenta del Boletín Oficial del Estado.
«La Spagna cattolica contro los hijos de Caín. Schieramento dottrinale e allineamento linguistico e letterario di alcune lettere pastorali agli inizi della guerra civile»
2006-01-01
Abstract
Nell’articolo si desidera evidenziare l’importanza del messaggio ideologico veicolato da alcune cartas pastorales dell’episcopato spagnolo dirette alla comunità nei primi mesi del conflitto. Partendo dall’osservazione dei processi che strutturano il messaggio stesso e dall’uso dei codici mediante i quali la lettera aperta esplica la propria funzione di strumento di propaganda politica, si è analizzato l’uso da parte della Chiesa di alcune immagini appartenenti al proprio apparato retorico, che acquistano efficacia comunicativa grazie al loro valore ecumenico ma anche per la strutturazione del messaggio ideologico che li informa. Attraverso il corpus di esempi riportati si è osservato come oltre allo schieramento dottrinale emerga anche l’allineamento linguistico di questi testi rispetto ai modelli culturali coevi e ai valori condivisi del nazionalismo. Per decodificarli e arrivare all’archetipo cui essi rimandano, si è tenuto conto essenzialmente dell’apparato retorico e culturale della Chiesa. In qualità d’istituzione “dominante” essa desidera collocarsi al di sopra dei “caratteri nazionali” e attraverso l’uso di immagini auto- referenziali riuscire a difendere l’universalità del proprio codice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.