La schiavitù è un fenomeno storicamente di largo uso, oltre che ampiamente giustificato. Se è vero che la schiavitù non è più configurabile come situazione di diritto, è anche vero che esistono forme di manifestazione del fenomeno che non richiedono un riconoscimento esplicito da parte degli ordinamenti nazionali. La schiavitù oggi non è più, dunque, il semplice esercizio su un individuo dei poteri corrispondenti al diritto di proprietà. La globalizzazione e le nuove congiunture economico-politiche spiegano il permanere e il riaffiorare della schiavitù in tempi moderni
Livio Corselli (2011). La riforma degli art. 600 e 601 c.p.: la legge 223/2003 [Altro].
La riforma degli art. 600 e 601 c.p.: la legge 223/2003
Livio Corselli
2011-01-01
Abstract
La schiavitù è un fenomeno storicamente di largo uso, oltre che ampiamente giustificato. Se è vero che la schiavitù non è più configurabile come situazione di diritto, è anche vero che esistono forme di manifestazione del fenomeno che non richiedono un riconoscimento esplicito da parte degli ordinamenti nazionali. La schiavitù oggi non è più, dunque, il semplice esercizio su un individuo dei poteri corrispondenti al diritto di proprietà. La globalizzazione e le nuove congiunture economico-politiche spiegano il permanere e il riaffiorare della schiavitù in tempi moderniFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Corselli L., La riforma degli art. 600 e 601 c.p., la legge 223 del 2003.pdf
accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
3.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.3 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.