Il testo prende le mosse da un’occasione di straordinario rilievo, qual è, nel secondo dopoguerra, il Congresso di Storia dell’Architettura tenutosi a Palermo nel 1950, per fare il punto sulle principali tematiche espresse dal dibattito contemporaneo sul Restauro. I temi centrali della relazione di Roberto Pane, reduce dall’esperienza di consulente internazionale per conto dell’UNESCO, relativamente alla ricostruzione del patrimonio artistico italiano, propongono in nuce la coerenza di un percorso che porterà alle proposte elaborate per la Carta internazionale di Venezia del 1964. Alla ribalta del Congresso si avvicendano alcune delle maggiori personalità del restauro dei monumenti – Saverio Muratori, Bruno Zevi, Renato Bonelli – le cui proposizioni, significative per i successivi sviluppi, si connettono in un quadro dalle molteplici sfaccettature. Così nell’avvenuta estensione del concetto di restauro, dalla conservazione della fabbrica singola a quella dell’ambiente, il recupero della storia e della tradizione intreccia le sue ragioni con le complesse problematiche della realtà presente, ancora non risolte. La “questione” del restauro viene vista in senso più esteso, come avverte Liliana Grassi, non soltanto per definire un metodo da seguire per la tutela e per la conservazione dei monumenti, ma anche per tentare un approfondimento della cultura architettonica contemporanea.
Casiello, S., Fiengo, G., Aveta, A., Picone, R., Cangelosi, A. (2009). Roberto Pane al VII Congresso di Storia dell'Architettura di Palermo.. In Roberto Pane tra Storia e Restauro (pp.548-553). Venezia : Marsiliio.
Roberto Pane al VII Congresso di Storia dell'Architettura di Palermo.
CANGELOSI, Antonella
2009-01-01
Abstract
Il testo prende le mosse da un’occasione di straordinario rilievo, qual è, nel secondo dopoguerra, il Congresso di Storia dell’Architettura tenutosi a Palermo nel 1950, per fare il punto sulle principali tematiche espresse dal dibattito contemporaneo sul Restauro. I temi centrali della relazione di Roberto Pane, reduce dall’esperienza di consulente internazionale per conto dell’UNESCO, relativamente alla ricostruzione del patrimonio artistico italiano, propongono in nuce la coerenza di un percorso che porterà alle proposte elaborate per la Carta internazionale di Venezia del 1964. Alla ribalta del Congresso si avvicendano alcune delle maggiori personalità del restauro dei monumenti – Saverio Muratori, Bruno Zevi, Renato Bonelli – le cui proposizioni, significative per i successivi sviluppi, si connettono in un quadro dalle molteplici sfaccettature. Così nell’avvenuta estensione del concetto di restauro, dalla conservazione della fabbrica singola a quella dell’ambiente, il recupero della storia e della tradizione intreccia le sue ragioni con le complesse problematiche della realtà presente, ancora non risolte. La “questione” del restauro viene vista in senso più esteso, come avverte Liliana Grassi, non soltanto per definire un metodo da seguire per la tutela e per la conservazione dei monumenti, ma anche per tentare un approfondimento della cultura architettonica contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.