INTRODUZIONE E’ stato dimostrato che l’appiattimento dell’angolo di lordosi lombare unitamente a tensioni muscolari statiche sono cause principali di rischio nella degenerazione dei dischi intervertebrali e nell’insorgenza di dolore lombare. Nessuno studio in letteratura ha studiato i canoisti kayaker. In particolare abbiamo chiesto di applicare la tecnica e il movimento utilizzato da canoisti di elevata qualificazione a giovani atleti con un movimento abituale diverso, registrando le forze applicate alla pagaia. SCOPO DEL LAVORO Analisi delle variazioni di forza applicate dai canoisti kayaker alla pagaia in funzione delle variazioni dell’angolo di lordosi lombare. MATERIALI E METODI Abbiamo esaminato al pagaiergometro 14 giovani canoisti, 7 uomini e 7 donne con le seguenti caratteristiche medie ± SD: età 16,6 ± 1,7 anni, altezza 169,0 ± 7,1 cm, peso 60,6 ± 12,1 kg. Con condizioni uguali per ogni atleta abbiamo filmato il movimento e registrato con due celle di carico le forze applicate in una sequenza di 10 colpi nella rispettiva posizione abituale del rachide e altri 10 colpi con una posizione più eretta ottenuta in modo soggettivo. Le variazioni delle posizione del rachide sono state analizzate dai dati video con il programma Kinovea, per la significatività statistica dei valori di forza applicati (p<0,05) è stato invece utilizzato t-test per dati appaiati. Abbiamo anche analizzato l’angolo di lordosi lombare nelle immagini di canoisti kayaker, uomo e donna, olimpionici. RISULTATI (I) L’appiattimento dell’angolo di lordosi lombare, analizzato nei canoisti kayaker olimpici, come convessità posteriore del tratto dorso-lombare, presenta valori con angoli di 182° e 183°. Nel gruppo di 14 giovani canoisti, 4 maschi avevano posizioni abituali con angoli ≤ 187° e posizioni più erette con angoli >183°, con variazione pari al 2,1%; gli altri 10 soggetti (3 U, 7 D) avevano invece posizioni abituali con angoli medi di 195,3° ± 1,5 e posizioni più erette con angoli medi di 191,8° ± 1,8, con un variazione media dell’angolo della posizione pari al 1,8%. RISULTATI (II) Le forze applicate alla pagaia sono state registrate con due celle di carico sensibili a variazioni di 100gr. Tutti i valori medi di ogni soggetto sono stati analizzati con il t-test per dati appaiati. Escludendo i 4 soggetti che avevano posizioni abituali con angoli ≤ 187°, le variazioni di forza registrate nei 10 atleti sono risultate statisticamente significative con p=0,01. Inserendo i valori dei 4 atleti con rachide più eretto nella posizione abituale l’analisi statistica dell’intero gruppo è risultata non significativa con p=0,16. DISCUSSIONE La posizione dei due atleti campioni olimpionici presenta un appiattimento dell’angolo di lordosi lombare ma non l’evidente inversione della curva così come spesso accade nei principianti. Ci siamo chiesti quindi se questa posizione oltre ad essere più corretta per la prevenzione di patologie rachidee fosse anche funzionale per una prestazione migliore. Confrontando i risultati ottenuti abbiamo osservato che il gruppo dei 14 giovani atleti presenta una inversione della curva lombare, ma per quattro soggetti i valori erano di poco superiori a quelli osservati nei kayaker olimpionici. Dall’analisi dei risultati appare evidente la variazione di forza applicata in virtù di una minima modifica dell’angolo di lordosi lombare per tutti i soggetti che presentano una abituale inversione evidente. Non appare significativa la variazione di forza per i quattro soggetti con un angolo abituale di lordosi lombare più corretto. L’utilità dello studio appare sia dal punto di vista della prevenzione che della prestazione individuale, argomento al quale i giovani atleti e i loro allenatori sono sempre più sensibili. CONCLUSIONI L’appiattimento dell’angolo della lordosi lombare è un evento comune in atleti praticanti discipline in attitudine di appoggio seduta (canoisti, canottieri, ciclisti). Il mantenimento di un angolo corretto, oltre a prevenire disturbi e alterazioni del rachide, è anche alla base di una maggiore prestazione. Infatti i canoisti dello studio che presentavano una inversione della curva lombare più accentuata hanno avuto significativi incrementi di forza nella posizione più corretta pur con variazioni dell’angolo di lordosi lombare inferiori al 2%.

Zangla, D., Lo Monaco, G., Romano, S., Saia, V.E., Traina, M. (2010). Le variazioni di forza applicate da giovani canoisti in funzione delle variazioni dell'angolo di lordosi lombare. In Abstract Book 2010 (pp.35-35).

Le variazioni di forza applicate da giovani canoisti in funzione delle variazioni dell'angolo di lordosi lombare

ZANGLA, Daniele;TRAINA, Marcello
2010-01-01

Abstract

INTRODUZIONE E’ stato dimostrato che l’appiattimento dell’angolo di lordosi lombare unitamente a tensioni muscolari statiche sono cause principali di rischio nella degenerazione dei dischi intervertebrali e nell’insorgenza di dolore lombare. Nessuno studio in letteratura ha studiato i canoisti kayaker. In particolare abbiamo chiesto di applicare la tecnica e il movimento utilizzato da canoisti di elevata qualificazione a giovani atleti con un movimento abituale diverso, registrando le forze applicate alla pagaia. SCOPO DEL LAVORO Analisi delle variazioni di forza applicate dai canoisti kayaker alla pagaia in funzione delle variazioni dell’angolo di lordosi lombare. MATERIALI E METODI Abbiamo esaminato al pagaiergometro 14 giovani canoisti, 7 uomini e 7 donne con le seguenti caratteristiche medie ± SD: età 16,6 ± 1,7 anni, altezza 169,0 ± 7,1 cm, peso 60,6 ± 12,1 kg. Con condizioni uguali per ogni atleta abbiamo filmato il movimento e registrato con due celle di carico le forze applicate in una sequenza di 10 colpi nella rispettiva posizione abituale del rachide e altri 10 colpi con una posizione più eretta ottenuta in modo soggettivo. Le variazioni delle posizione del rachide sono state analizzate dai dati video con il programma Kinovea, per la significatività statistica dei valori di forza applicati (p<0,05) è stato invece utilizzato t-test per dati appaiati. Abbiamo anche analizzato l’angolo di lordosi lombare nelle immagini di canoisti kayaker, uomo e donna, olimpionici. RISULTATI (I) L’appiattimento dell’angolo di lordosi lombare, analizzato nei canoisti kayaker olimpici, come convessità posteriore del tratto dorso-lombare, presenta valori con angoli di 182° e 183°. Nel gruppo di 14 giovani canoisti, 4 maschi avevano posizioni abituali con angoli ≤ 187° e posizioni più erette con angoli >183°, con variazione pari al 2,1%; gli altri 10 soggetti (3 U, 7 D) avevano invece posizioni abituali con angoli medi di 195,3° ± 1,5 e posizioni più erette con angoli medi di 191,8° ± 1,8, con un variazione media dell’angolo della posizione pari al 1,8%. RISULTATI (II) Le forze applicate alla pagaia sono state registrate con due celle di carico sensibili a variazioni di 100gr. Tutti i valori medi di ogni soggetto sono stati analizzati con il t-test per dati appaiati. Escludendo i 4 soggetti che avevano posizioni abituali con angoli ≤ 187°, le variazioni di forza registrate nei 10 atleti sono risultate statisticamente significative con p=0,01. Inserendo i valori dei 4 atleti con rachide più eretto nella posizione abituale l’analisi statistica dell’intero gruppo è risultata non significativa con p=0,16. DISCUSSIONE La posizione dei due atleti campioni olimpionici presenta un appiattimento dell’angolo di lordosi lombare ma non l’evidente inversione della curva così come spesso accade nei principianti. Ci siamo chiesti quindi se questa posizione oltre ad essere più corretta per la prevenzione di patologie rachidee fosse anche funzionale per una prestazione migliore. Confrontando i risultati ottenuti abbiamo osservato che il gruppo dei 14 giovani atleti presenta una inversione della curva lombare, ma per quattro soggetti i valori erano di poco superiori a quelli osservati nei kayaker olimpionici. Dall’analisi dei risultati appare evidente la variazione di forza applicata in virtù di una minima modifica dell’angolo di lordosi lombare per tutti i soggetti che presentano una abituale inversione evidente. Non appare significativa la variazione di forza per i quattro soggetti con un angolo abituale di lordosi lombare più corretto. L’utilità dello studio appare sia dal punto di vista della prevenzione che della prestazione individuale, argomento al quale i giovani atleti e i loro allenatori sono sempre più sensibili. CONCLUSIONI L’appiattimento dell’angolo della lordosi lombare è un evento comune in atleti praticanti discipline in attitudine di appoggio seduta (canoisti, canottieri, ciclisti). Il mantenimento di un angolo corretto, oltre a prevenire disturbi e alterazioni del rachide, è anche alla base di una maggiore prestazione. Infatti i canoisti dello studio che presentavano una inversione della curva lombare più accentuata hanno avuto significativi incrementi di forza nella posizione più corretta pur con variazioni dell’angolo di lordosi lombare inferiori al 2%.
20-mar-2010
Rachide & Riabilitazione Multidisciplinare, Sesto Evidence-Medicine Meeting
Milano
20/3/2010
sesto
2010
36
Zangla, D., Lo Monaco, G., Romano, S., Saia, V.E., Traina, M. (2010). Le variazioni di forza applicate da giovani canoisti in funzione delle variazioni dell'angolo di lordosi lombare. In Abstract Book 2010 (pp.35-35).
Proceedings (atti dei congressi)
Zangla, D; Lo Monaco, G; Romano, S; Saia, VE; Traina, M
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