L'autore, Simon Caney, si interroga sulle questioni di giustizia poste dall’attribuzione di responsabilità e oneri per la tutela ambientale. L’attenzione viene focalizzata sulle implicazioni connesse all’istituzione di mercati dell’anidride carbonica, nel quadro delle misure previste dal Protocollo di Kyoto. In primo luogo vengono dissipati i dubbi sulla pretesa scorrettezza o ingiustizia di un simile strumento, osservando che regolare l’emissione di anidride carbonica, in particolare mediante l’assegnazione di diritti e doveri in capo ai singoli attori, è necessario qualora si voglia preservare l’atmosfera. Si tratta piuttosto di stabilire quali soluzioni siano le più conformi a giustizia, e in particolare a quali soggetti (fondamentalmente agli stati, agli individui o alle imprese) debbano essere assegnati diritti e doveri (il riferimento specifico è ai diritti di emissione trasferibili). L’autore conclude appoggiando una tesi che, nel riconoscere l’atmosfera come un bene dell’umanità del suo complesso, tuttavia scavalca la questione della titolarità dei diritti. Viene elaborato un peculiare sistema di mercato che, approssimandosi il più possibile alle nostre esigenze di giustizia, per altro verso sembra potersi avvalere di alcuni meccanismi istituzionali già esistenti nell’ambito dell’Unione europea.

Caney, S., Denaro, P. (2009). Giustizia, morale e mercato delle emissioni.

Giustizia, morale e mercato delle emissioni

DENARO, Pietro
2009-01-01

Abstract

L'autore, Simon Caney, si interroga sulle questioni di giustizia poste dall’attribuzione di responsabilità e oneri per la tutela ambientale. L’attenzione viene focalizzata sulle implicazioni connesse all’istituzione di mercati dell’anidride carbonica, nel quadro delle misure previste dal Protocollo di Kyoto. In primo luogo vengono dissipati i dubbi sulla pretesa scorrettezza o ingiustizia di un simile strumento, osservando che regolare l’emissione di anidride carbonica, in particolare mediante l’assegnazione di diritti e doveri in capo ai singoli attori, è necessario qualora si voglia preservare l’atmosfera. Si tratta piuttosto di stabilire quali soluzioni siano le più conformi a giustizia, e in particolare a quali soggetti (fondamentalmente agli stati, agli individui o alle imprese) debbano essere assegnati diritti e doveri (il riferimento specifico è ai diritti di emissione trasferibili). L’autore conclude appoggiando una tesi che, nel riconoscere l’atmosfera come un bene dell’umanità del suo complesso, tuttavia scavalca la questione della titolarità dei diritti. Viene elaborato un peculiare sistema di mercato che, approssimandosi il più possibile alle nostre esigenze di giustizia, per altro verso sembra potersi avvalere di alcuni meccanismi istituzionali già esistenti nell’ambito dell’Unione europea.
2009
Caney, S., Denaro, P. (2009). Giustizia, morale e mercato delle emissioni.
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