I musei universitari hanno problematiche singolari intimamente legate alle cattedre ed alle strutture che li ospitano. L’Università di Palermo, fin dalla data della sua fondazione, avvenuta nel 1805, ha seguito l’evolversi delle teorie scientifiche sviluppatesi in un periodo particolarmente fecondo. La Zoologia è, in particolare, un settore che, anche per motivi legati alle caratteristiche del territorio siciliano, ha suscitato un notevole interesse ed ha avuto la sua genesi, come disciplina accademica a Palermo, soltanto nel 1862, grazie al Prof. Pietro Doderlein, trasferito dall’Università di Modena per istituirne la cattedra e per fondare un museo zoologico. L’attuale organizzazione universitaria in dipartimenti vede il museo zoologico ospitato nei locali del Dipartimento di Biologia Animale che fa parte del Polo universitario di Via Archirafi, realizzato a partire dalla prima decade del 1900, nelle immediate vicinanze dell’esistente Orto Botanico. La sede del museo, ospitata dapprima lungo i corridoi del Palazzo della prima sede dell’Università, nell’ex convento dei Teatini in Via Maqueda, è stata spostata dal 1914 nell’edificio costruito appositamente in via Archirafi, dove tuttora continua ad essere ubicata. Il contributo, dopo avere esaminato le origini della collezione museale, affronta il problema della conservazione, della collocazione e della fruibilità di questi beni culturali. In particolare, la storia del museo segue le sorti dell’evoluzione dell’Istituto di Zoologia, realizzato per dare una sede idonea all’insegnamento di questa disciplina, in quell’epoca intimamente connessa all’Anatomia Comparata. Gli ampliamenti effettuati nel tempo hanno permesso di destinare alla collezione uno spazio “ad hoc” più appropriato rispetto alla prima collocazione poco razionale; con lo spazio dedicato, il museo ha acquisito il nome del suo fondatore, il Prof. Doderlein. La collezione museale è suddivisa in diverse aree di interesse, tra le quali, quelle di ittiologia, ornitologia, entomologia, erpetologia e quella sugli invertebrati marini, tutte particolarmente ricche di esemplari e aventi come provenienza l’intero bacino del Mediterraneo. Nel museo, viene affrontato il problema della compatibilità dei contesti che ospitano le collezioni, in relazione alla specificità dei reperti esistenti, che necessitano un’attenta cura per una corretta conservazione. Vista la specificità degli elementi delle collezioni, vengono esaminati gli aspetti legati ai sistemi di conservazione adottati, dandone una lettura critica ed indicando misure per il miglioramento delle condizioni attuali. University museums have peculiar problems intimately connected to the chairs and the structures which lodge them. The University of Palermo, since the date of its foundation, in 1805, has followed the evolution of scientific theories developed in a particularly prolific period. The Zoology is just a sector which, even for reasons bound to the characteristics of Sicilian territory, has provoked a remarkable interest and has had its genesis, as an academic discipline in Palermo, only in 1862, thanks to Prof. Pietro Doderlein, transferred from the University of Modena to institute the chair and found the Zoology museum. The current university organization in departments is such that the Zoology museum is lodged inside the department of Animal Biology, being part of the university pole in Archirafi street, realized at the beginning of the first decade of 1900, in the immediate vicinity of the existing Botanical Garden. The seat of the museum, lodged at first along the corridors of the Palace, first seat of the University, in the ex monastery of the Teatini, in Maqueda street, has been moved from 1914 in the building suitably constructed in Archirafi street, where it still keeps on being located. The contribution, after examining the origins of the museum collection, faces the problem of conservation, arrangement and enjoiment of these cultural goods. In particular, the history of the museum follows the destiny of the evolution of the Zoology Institute, realized to give a suitable place to the teaching of this discipline, at that time intimately connected to the Comparative Anatomy. The widenings made in the time have allowed to destine the collection a more appropriate "ad hoc" space, if compared to the first not very rational arrangement; with this dedicated space, the museum has acquired the name of his founder, Prof. Doderlein. The museum collection is divided in various interest areas, among which, those of ichthyology, ornithology, entomology, herpetology and the one on the sea invertebrates, everyone particularly rich of specimens coming from the whole basin of the Mediterranean sea. In the museum, the problem of compatibility of contexts lodging the collections, in relation to the specificity of the existing founds, requiring a special care for a correct conservation, is faced. Once known the specificity of the collections, the aspects connected to the adopted conservation systems are examined, giving a critical reading and showing measures to improve actual conditions.

Enea D (2005). IL MUSEO DI ZOOLOGIA DI PALERMO - THE ZOOLOGY MUSEUM OF PALERMO. In Museums. Merely buildings for culture? (pp.167-168). Napoli : Luciano Editore.

IL MUSEO DI ZOOLOGIA DI PALERMO - THE ZOOLOGY MUSEUM OF PALERMO

ENEA, Daniele
2005-01-01

Abstract

I musei universitari hanno problematiche singolari intimamente legate alle cattedre ed alle strutture che li ospitano. L’Università di Palermo, fin dalla data della sua fondazione, avvenuta nel 1805, ha seguito l’evolversi delle teorie scientifiche sviluppatesi in un periodo particolarmente fecondo. La Zoologia è, in particolare, un settore che, anche per motivi legati alle caratteristiche del territorio siciliano, ha suscitato un notevole interesse ed ha avuto la sua genesi, come disciplina accademica a Palermo, soltanto nel 1862, grazie al Prof. Pietro Doderlein, trasferito dall’Università di Modena per istituirne la cattedra e per fondare un museo zoologico. L’attuale organizzazione universitaria in dipartimenti vede il museo zoologico ospitato nei locali del Dipartimento di Biologia Animale che fa parte del Polo universitario di Via Archirafi, realizzato a partire dalla prima decade del 1900, nelle immediate vicinanze dell’esistente Orto Botanico. La sede del museo, ospitata dapprima lungo i corridoi del Palazzo della prima sede dell’Università, nell’ex convento dei Teatini in Via Maqueda, è stata spostata dal 1914 nell’edificio costruito appositamente in via Archirafi, dove tuttora continua ad essere ubicata. Il contributo, dopo avere esaminato le origini della collezione museale, affronta il problema della conservazione, della collocazione e della fruibilità di questi beni culturali. In particolare, la storia del museo segue le sorti dell’evoluzione dell’Istituto di Zoologia, realizzato per dare una sede idonea all’insegnamento di questa disciplina, in quell’epoca intimamente connessa all’Anatomia Comparata. Gli ampliamenti effettuati nel tempo hanno permesso di destinare alla collezione uno spazio “ad hoc” più appropriato rispetto alla prima collocazione poco razionale; con lo spazio dedicato, il museo ha acquisito il nome del suo fondatore, il Prof. Doderlein. La collezione museale è suddivisa in diverse aree di interesse, tra le quali, quelle di ittiologia, ornitologia, entomologia, erpetologia e quella sugli invertebrati marini, tutte particolarmente ricche di esemplari e aventi come provenienza l’intero bacino del Mediterraneo. Nel museo, viene affrontato il problema della compatibilità dei contesti che ospitano le collezioni, in relazione alla specificità dei reperti esistenti, che necessitano un’attenta cura per una corretta conservazione. Vista la specificità degli elementi delle collezioni, vengono esaminati gli aspetti legati ai sistemi di conservazione adottati, dandone una lettura critica ed indicando misure per il miglioramento delle condizioni attuali. University museums have peculiar problems intimately connected to the chairs and the structures which lodge them. The University of Palermo, since the date of its foundation, in 1805, has followed the evolution of scientific theories developed in a particularly prolific period. The Zoology is just a sector which, even for reasons bound to the characteristics of Sicilian territory, has provoked a remarkable interest and has had its genesis, as an academic discipline in Palermo, only in 1862, thanks to Prof. Pietro Doderlein, transferred from the University of Modena to institute the chair and found the Zoology museum. The current university organization in departments is such that the Zoology museum is lodged inside the department of Animal Biology, being part of the university pole in Archirafi street, realized at the beginning of the first decade of 1900, in the immediate vicinity of the existing Botanical Garden. The seat of the museum, lodged at first along the corridors of the Palace, first seat of the University, in the ex monastery of the Teatini, in Maqueda street, has been moved from 1914 in the building suitably constructed in Archirafi street, where it still keeps on being located. The contribution, after examining the origins of the museum collection, faces the problem of conservation, arrangement and enjoiment of these cultural goods. In particular, the history of the museum follows the destiny of the evolution of the Zoology Institute, realized to give a suitable place to the teaching of this discipline, at that time intimately connected to the Comparative Anatomy. The widenings made in the time have allowed to destine the collection a more appropriate "ad hoc" space, if compared to the first not very rational arrangement; with this dedicated space, the museum has acquired the name of his founder, Prof. Doderlein. The museum collection is divided in various interest areas, among which, those of ichthyology, ornithology, entomology, herpetology and the one on the sea invertebrates, everyone particularly rich of specimens coming from the whole basin of the Mediterranean sea. In the museum, the problem of compatibility of contexts lodging the collections, in relation to the specificity of the existing founds, requiring a special care for a correct conservation, is faced. Once known the specificity of the collections, the aspects connected to the adopted conservation systems are examined, giving a critical reading and showing measures to improve actual conditions.
13-ott-2005
Museums. Merely buildings for culture?
Napoli
13-15 ottobre 2005
2005
00
Enea D (2005). IL MUSEO DI ZOOLOGIA DI PALERMO - THE ZOOLOGY MUSEUM OF PALERMO. In Museums. Merely buildings for culture? (pp.167-168). Napoli : Luciano Editore.
Proceedings (atti dei congressi)
Enea D
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