Introduzione: La glomerulosclerosi focale segmentale (GSFS) è una delle più frequenti malattie glomerualri ricorrenti dopo trapianto renale (15-100%). Questo studio valuta l’utilità dello stent interno-esterno come mezzo diagnostico per monitorare la proteinuria dopo trapianto di rene nei pazienti con FSGS presso il nostro centro. Materiali e metodi: E’ stata effettuata un’analisi retrospettiva di 11 riceventi di trapianto di rene (7 da donatore viventi consanguinei, 4 da donatore cadavere) tra il 2000 e il 2008 con FSGS comprovata dalla biopsia che sono stati sottoposti al posizionamento di stent interno-esterno intraoperatorio. Tutti i pazienti ebbero una diuresi ≥ 500 ml. Un sondino da nutrizione pediatrica 6 Fr è stato usato come stent e posizionato nell’uretere del rene trapiantato ed steriorizzato attraverso la vescica alla parete addominale. Fu effettuato l’esame delle urine delle 12 ore giornalmente per lo studio del rapporto proteine/creatinina. Lo stent fu rimosso alla terza settimana. Risultati: L’età media alla diagnosi di GSFS fu di 42 anni (3-57). L’intervallo medio dalla diagnosi istologica di GSFS all’insufficienza renale terminale fu di 3,9 anni (1-8). Due pazienti ebbero GSFS ricorrente.Un paziente presentò simultaneamente rigetto acuto di grado 1 b provato dalla biopsia. Gli altri pazienti ebbero proteinuria (> 3g) in prima giornata post-operatoria suggerendo la plasmaferesi. La biopsia dimostrò GSFS ricorrente. La proteinuria perdurò un anno e mezzo per poi sfociare in insufficienza renale terminale. Al ri-trapianto fu posizionato uno stent interno-esterno e non venne dimostrata alcuna recidiva. Al follow-up medio di 2 anni non c’è ricorrenza di GSFS in 9 pazienti. La creatinina media ha valori di 1,44 mg/dl (0,9-2,8 mg/dl) e il rapporto medio proteine/creatinina è 0,96 (0,1-2). Conclusioni: il posizionamento dello stent interno esterno nel rene trapiantato è utile come strumento diagnostico per valutare la ricorrenza precoce di GSFS dopo trapianto di rene a scopo preventivo nei pazienti con diuresi nel rene nativo. Gli outcomes a lungo termine sono migliorati con l’identificazione e il trattamento

Lombardo, C., Gollapalli, V., Zarak, A., Chen, L., Ciancio, G., Sageshima, J., et al. (2009). LO STENT INTERNO-ESTERNO COME STRUMENTO DIAGNOSTICO PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLA GLOMERULOSCLEROSI FOCALE SEGMENTALE NEI RICEVENTI IL TRAPIANTO DI RENE.

LO STENT INTERNO-ESTERNO COME STRUMENTO DIAGNOSTICO PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLA GLOMERULOSCLEROSI FOCALE SEGMENTALE NEI RICEVENTI IL TRAPIANTO DI RENE

LO MONTE, Attilio Ignazio;
2009-01-01

Abstract

Introduzione: La glomerulosclerosi focale segmentale (GSFS) è una delle più frequenti malattie glomerualri ricorrenti dopo trapianto renale (15-100%). Questo studio valuta l’utilità dello stent interno-esterno come mezzo diagnostico per monitorare la proteinuria dopo trapianto di rene nei pazienti con FSGS presso il nostro centro. Materiali e metodi: E’ stata effettuata un’analisi retrospettiva di 11 riceventi di trapianto di rene (7 da donatore viventi consanguinei, 4 da donatore cadavere) tra il 2000 e il 2008 con FSGS comprovata dalla biopsia che sono stati sottoposti al posizionamento di stent interno-esterno intraoperatorio. Tutti i pazienti ebbero una diuresi ≥ 500 ml. Un sondino da nutrizione pediatrica 6 Fr è stato usato come stent e posizionato nell’uretere del rene trapiantato ed steriorizzato attraverso la vescica alla parete addominale. Fu effettuato l’esame delle urine delle 12 ore giornalmente per lo studio del rapporto proteine/creatinina. Lo stent fu rimosso alla terza settimana. Risultati: L’età media alla diagnosi di GSFS fu di 42 anni (3-57). L’intervallo medio dalla diagnosi istologica di GSFS all’insufficienza renale terminale fu di 3,9 anni (1-8). Due pazienti ebbero GSFS ricorrente.Un paziente presentò simultaneamente rigetto acuto di grado 1 b provato dalla biopsia. Gli altri pazienti ebbero proteinuria (> 3g) in prima giornata post-operatoria suggerendo la plasmaferesi. La biopsia dimostrò GSFS ricorrente. La proteinuria perdurò un anno e mezzo per poi sfociare in insufficienza renale terminale. Al ri-trapianto fu posizionato uno stent interno-esterno e non venne dimostrata alcuna recidiva. Al follow-up medio di 2 anni non c’è ricorrenza di GSFS in 9 pazienti. La creatinina media ha valori di 1,44 mg/dl (0,9-2,8 mg/dl) e il rapporto medio proteine/creatinina è 0,96 (0,1-2). Conclusioni: il posizionamento dello stent interno esterno nel rene trapiantato è utile come strumento diagnostico per valutare la ricorrenza precoce di GSFS dopo trapianto di rene a scopo preventivo nei pazienti con diuresi nel rene nativo. Gli outcomes a lungo termine sono migliorati con l’identificazione e il trattamento
2009
Lombardo, C., Gollapalli, V., Zarak, A., Chen, L., Ciancio, G., Sageshima, J., et al. (2009). LO STENT INTERNO-ESTERNO COME STRUMENTO DIAGNOSTICO PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLA GLOMERULOSCLEROSI FOCALE SEGMENTALE NEI RICEVENTI IL TRAPIANTO DI RENE.
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