La relazione mira a testare la fecondità del modello naturalista ed antiriduzionista dell’ontologia della coscienza elaborato da John Searle alla luce della sua capacità di superare l’apparentemente inevitabile dilemma monismo/dualismo. La posizione searleana rivela la propria attendibilità nella sua capacità di superare le aporie concettuali alle quali sembrerebbero esporsi alcune tra le più avanzate proposte teoriche contemporanee sull’ontologia della coscienza, con riferimento in particolare alle proposte elaborate da Dennett e Chalmers in chiave rispettivamente eliminativista e dualista. Si analizza inoltre la proposta searleana in ordine alla sua capacità di proporre una soluzione convincente al dilemma dell’esclusione causale elaborato da Kim, mediante il quale le posizioni riduzioniste hanno conseguito un rafforzamento nell’ambito del recente dibattito filosofico. Si ipotizza altresì di ampliare l’ambito della ricerca non solo alla ricostruzione storiografica della linea di pensiero naturalista ed antiriduzionista all’interno della quale opera Searle, con particolare attenzione all’opera di Locke, ma anche di testare la fecondità della proposta searleana alla luce dei più recenti sviluppi delle neuroscienze, miranti alla sostituzione del paradigma atomistico e riduzionistico (tipico ad esempio di Crick) con i modelli olisti elaborati da Edelman e Tononi, nonché allo studio dell’efficacia evolutiva della coscienza mediante l’individuazione di elementi autoreferenziali entro il campo di coscienza olisticamente strutturato (Damasio).
Vicari, G. (2006). Oltre il dilemma monismo/dualismo: l’ontologia non riduzionista della coscienza nel naturalismo biologico di John Searle. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? XVI Convegno Nazionale dei Dottorati di Ricerca in Filosofia: la giovane filosofia italiana a Reggio Emilia, Reggio Emilia (Italy).
Oltre il dilemma monismo/dualismo: l’ontologia non riduzionista della coscienza nel naturalismo biologico di John Searle
VICARI, Giuseppe
2006-01-01
Abstract
La relazione mira a testare la fecondità del modello naturalista ed antiriduzionista dell’ontologia della coscienza elaborato da John Searle alla luce della sua capacità di superare l’apparentemente inevitabile dilemma monismo/dualismo. La posizione searleana rivela la propria attendibilità nella sua capacità di superare le aporie concettuali alle quali sembrerebbero esporsi alcune tra le più avanzate proposte teoriche contemporanee sull’ontologia della coscienza, con riferimento in particolare alle proposte elaborate da Dennett e Chalmers in chiave rispettivamente eliminativista e dualista. Si analizza inoltre la proposta searleana in ordine alla sua capacità di proporre una soluzione convincente al dilemma dell’esclusione causale elaborato da Kim, mediante il quale le posizioni riduzioniste hanno conseguito un rafforzamento nell’ambito del recente dibattito filosofico. Si ipotizza altresì di ampliare l’ambito della ricerca non solo alla ricostruzione storiografica della linea di pensiero naturalista ed antiriduzionista all’interno della quale opera Searle, con particolare attenzione all’opera di Locke, ma anche di testare la fecondità della proposta searleana alla luce dei più recenti sviluppi delle neuroscienze, miranti alla sostituzione del paradigma atomistico e riduzionistico (tipico ad esempio di Crick) con i modelli olisti elaborati da Edelman e Tononi, nonché allo studio dell’efficacia evolutiva della coscienza mediante l’individuazione di elementi autoreferenziali entro il campo di coscienza olisticamente strutturato (Damasio).File | Dimensione | Formato | |
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