La mostra e il presente catalogo "Ecclesia Triumphans. Architetture del Barocco siciliano attraverso i disegni di progetto XVII-XVIII secolo" nascono dall’idea di offrire al pubblico un primo quadro della professionalità degli architetti nella Sicilia tra Sei e Settecento davanti al tema del progetto chiesastico. In Sicilia, come in ogni altro luogo dell’Occidente cattolico, la chiesa trionfante dell’età del Barocco costituiva il committente più autorevole, spesso aperto più di altri alle novità, in grado inoltre di mobilitare risorse immense da investire in architetture, apparati simbolici, in progetti gratificanti per chi aveva la fortuna di ricevere un incarico. Una delle peculiarità del caso siciliano appare poi legata a una singolare sovrapposizione di ruoli. A parte pochi casi (quasi esclusivamente concentrati nella parte orientale dell’isola, dove sussisteva una solida tradizione di trasmissione familiare del mestiere) i maggiori architetti siciliani, attivi tra tardo Seicento e primo Settecento, sono perlopiù essi stessi religiosi.
Nobile, R., Rizzo, S., Sutera, D. (2009). Ecclesia Triumphans. Architetture del Barocco siciliano attraverso i disegni di progetto XVII-XVIII secolo.
Ecclesia Triumphans. Architetture del Barocco siciliano attraverso i disegni di progetto XVII-XVIII secolo
NOBILE, Rosario;SUTERA, Domenica
2009-01-01
Abstract
La mostra e il presente catalogo "Ecclesia Triumphans. Architetture del Barocco siciliano attraverso i disegni di progetto XVII-XVIII secolo" nascono dall’idea di offrire al pubblico un primo quadro della professionalità degli architetti nella Sicilia tra Sei e Settecento davanti al tema del progetto chiesastico. In Sicilia, come in ogni altro luogo dell’Occidente cattolico, la chiesa trionfante dell’età del Barocco costituiva il committente più autorevole, spesso aperto più di altri alle novità, in grado inoltre di mobilitare risorse immense da investire in architetture, apparati simbolici, in progetti gratificanti per chi aveva la fortuna di ricevere un incarico. Una delle peculiarità del caso siciliano appare poi legata a una singolare sovrapposizione di ruoli. A parte pochi casi (quasi esclusivamente concentrati nella parte orientale dell’isola, dove sussisteva una solida tradizione di trasmissione familiare del mestiere) i maggiori architetti siciliani, attivi tra tardo Seicento e primo Settecento, sono perlopiù essi stessi religiosi.File | Dimensione | Formato | |
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