Il volume contiene le relazioni del Convegno interdisciplinare dal titolo omonimo, svoltosi a Caltanissetta nel gennaio 2019, il primo dedicato integralmente agli aspetti geologici, archeologici, agli usi funzionali e artistici, agli aspetti etnoantropologici della civiltà del gesso. Mentre lo zolfo ha vissuto stagioni di interesse scientifico, economico, tecnologico, sindacale, antropologico e letterario, non è accaduto altrettanto al più dimesso gesso che pur costella il paesaggio rurale e urbano, in particolare della Sicilia centrale. Dai muretti in pietra di gesso, oggi preservati dall’Unesco, agli oratori di Giacomo Serpotta, il bianco abbacinante di questi diversi manufatti è frutto nobile di un lavoro umile, spesso condotto stagionalmente e in assenza di autorizzazione. Le pratiche lavorative hanno segnato, tra cave, fornaci ed edifici, una traccia sul paesaggio, trasformandolo in luogo del vivere sociale, condizione e insieme cellula d’identità. Mentre in Spagna e in Francia si riattivano produzioni di gesso per il recupero conservativo dei centri storici, in Sicilia questa risorsa naturale e culturale – per così dire “pacifica” dati i suoi usi civili e non bellici come quelli dello zolfo – attende ancora di essere meglio conosciuta e valorizzata, magari nell’ottica di una “Via dei gessi”, proposta emersa alla fine del convegno.
Castiglione Marina Calogera , Giugno Giuseppe (2020). La Sicilia del gesso. Stratificazioni, tecniche costruttive e cultura.
La Sicilia del gesso. Stratificazioni, tecniche costruttive e cultura
Castiglione Marina Calogera;
2020-01-01
Abstract
Il volume contiene le relazioni del Convegno interdisciplinare dal titolo omonimo, svoltosi a Caltanissetta nel gennaio 2019, il primo dedicato integralmente agli aspetti geologici, archeologici, agli usi funzionali e artistici, agli aspetti etnoantropologici della civiltà del gesso. Mentre lo zolfo ha vissuto stagioni di interesse scientifico, economico, tecnologico, sindacale, antropologico e letterario, non è accaduto altrettanto al più dimesso gesso che pur costella il paesaggio rurale e urbano, in particolare della Sicilia centrale. Dai muretti in pietra di gesso, oggi preservati dall’Unesco, agli oratori di Giacomo Serpotta, il bianco abbacinante di questi diversi manufatti è frutto nobile di un lavoro umile, spesso condotto stagionalmente e in assenza di autorizzazione. Le pratiche lavorative hanno segnato, tra cave, fornaci ed edifici, una traccia sul paesaggio, trasformandolo in luogo del vivere sociale, condizione e insieme cellula d’identità. Mentre in Spagna e in Francia si riattivano produzioni di gesso per il recupero conservativo dei centri storici, in Sicilia questa risorsa naturale e culturale – per così dire “pacifica” dati i suoi usi civili e non bellici come quelli dello zolfo – attende ancora di essere meglio conosciuta e valorizzata, magari nell’ottica di una “Via dei gessi”, proposta emersa alla fine del convegno.File | Dimensione | Formato | |
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