Questo libro è dedicato ad una categoria di musei, centri informazioni e monumenti alla memoria, che è diffusissima nella pratica, ma non ancora esaurientemente studiata in un testo in lingua italiana, benché, presso altre nazioni, non manchino né numerosissimi esempi concreti né gli studi in merito. Frutto del lavoro di molti anni, il libro esamina le opere di architetti ed exhibition designers che si sono dedicati al tema del trauma collettivo, con particolare attenzione al trauma prodotto dalla persecuzione razziale. Dopo la descrizione di un quadro generale, dal quale emergono, a partire dal celebre Memoriale del Vietnam di Washington, le tante posizioni, avversive, conciliatorie o più semplicemente “afasiche”, che sono emerse al riguardo, la trattazione si concentra sul tema dei temi in fatto di trauma storico: la Shoah. Attraverso i campi di sterminio e le nuove architetture museali in essi realizzate, fino alle città europee ed americane, con i loro musei e memoriali, il testo accompagna il lettore in un universo che, per la sua importanza, interseca tutti i principali movimenti contemporanei, aprendo uno spiraglio nuovo sulla concezione stessa di memoria e di memoriale. Particolare attenzione è riservata alla Germania, il paese della memoria più controversa, proponendo le soluzioni tedesche, in tutta la loro difficoltà di autocostituirsi ad emblema di una redenzione e di una conciliazione da tutti auspicata, quale un esempio da considerare. Su entrambe le sponde dell’Atlantico, gli architetti che si sono occupati di questa controversa e difficile questione sono fra i principali: anche questo può essere un buon motivo per leggere questo libro.
Ruggieri, M.C. (2009). Trauma. Musei e memoriali fra tragedia e controversia. Santarcangelo di Romagna : Maggioli.
Trauma. Musei e memoriali fra tragedia e controversia
RUGGIERI, Maria Clara
2009-01-01
Abstract
Questo libro è dedicato ad una categoria di musei, centri informazioni e monumenti alla memoria, che è diffusissima nella pratica, ma non ancora esaurientemente studiata in un testo in lingua italiana, benché, presso altre nazioni, non manchino né numerosissimi esempi concreti né gli studi in merito. Frutto del lavoro di molti anni, il libro esamina le opere di architetti ed exhibition designers che si sono dedicati al tema del trauma collettivo, con particolare attenzione al trauma prodotto dalla persecuzione razziale. Dopo la descrizione di un quadro generale, dal quale emergono, a partire dal celebre Memoriale del Vietnam di Washington, le tante posizioni, avversive, conciliatorie o più semplicemente “afasiche”, che sono emerse al riguardo, la trattazione si concentra sul tema dei temi in fatto di trauma storico: la Shoah. Attraverso i campi di sterminio e le nuove architetture museali in essi realizzate, fino alle città europee ed americane, con i loro musei e memoriali, il testo accompagna il lettore in un universo che, per la sua importanza, interseca tutti i principali movimenti contemporanei, aprendo uno spiraglio nuovo sulla concezione stessa di memoria e di memoriale. Particolare attenzione è riservata alla Germania, il paese della memoria più controversa, proponendo le soluzioni tedesche, in tutta la loro difficoltà di autocostituirsi ad emblema di una redenzione e di una conciliazione da tutti auspicata, quale un esempio da considerare. Su entrambe le sponde dell’Atlantico, gli architetti che si sono occupati di questa controversa e difficile questione sono fra i principali: anche questo può essere un buon motivo per leggere questo libro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.