In un ambito, come quello degli studi sciasciani, inevitabilmente imperniato sulla relazione tra scrittura e memoria intesa come strumento di conoscenza del reale e di svelamento delle «storture», urge ricercare un’osservazione della produzione che tenga primariamente in considerazione il lettore in quanto principale destinatario dell’intenzione autoriale. La complessità di restituzione della fortuna di Leonardo Sciascia è cagionata non solo dai molteplici volti e piani che concorrono a delinearne la figura (intellettuale, letterato, politico, collaboratore editoriale) e l’opera (favolistica, poetica, saggistica, narrativa, pamphlettistica, romanzesca, giallistica, documentaria), ma anche dal non sempre lineare posizionamento dei critici e dalla difficoltà di analisi che un ambito transdisciplinare come quello degli studi sulla ricezione trascina con sé. Per quanto la canonizzazione di Leonardo Sciascia stia seguendo il proprio iter anche e soprattutto per merito, nel corso di un solo trentennio, della pubblicazione delle Opere con due colossi dell’editoria italiana (Bompiani e Adelphi), può rivelarsi di grande importanza lo studio della Collezione L. S. - recensioni, affidata ai nostri studi dalla famiglia dello scrittore e proveniente dalla sua abitazione palermitana, da cui emergono (meta)dati di grande interesse. Con il presente lavoro si presentano dunque i risultati della ricerca che ci ha visti impegnati nell’inventario e nello studio della Collezione, costituita dallo stesso Sciascia nel corso di tutta una vita - «In passato mi sono dedicato a una contabilità, di cui ecco i risultati», diceva Sciascia intervistato da M. Padovani, riferendosi probabilmente proprio a queste carte - e ordinata dalla moglie, Maria Andronico. Nel solco del morettiano distant reading, con uno sguardo oscillante tra qualità e quantità, ha preso forma, attraverso i lavori inventariali, le descrizioni archivistiche, le analisi statistiche di frequenza, l’interrogazione dei metadati, la consultazione documentaria e la rappresentazione grafica, una linea della ricezione d’autore che muove i suoi passi tra le due coordinate di spazio e tempo.
(2020). La ricezione di Leonardo Sciascia. Il viaggio dell'opera nello spazio e nel tempo attraverso la collezione Leonardo Sciascia - recensioni.
La ricezione di Leonardo Sciascia. Il viaggio dell'opera nello spazio e nel tempo attraverso la collezione Leonardo Sciascia - recensioni
RICCIO, Elena
2020-02-14
Abstract
In un ambito, come quello degli studi sciasciani, inevitabilmente imperniato sulla relazione tra scrittura e memoria intesa come strumento di conoscenza del reale e di svelamento delle «storture», urge ricercare un’osservazione della produzione che tenga primariamente in considerazione il lettore in quanto principale destinatario dell’intenzione autoriale. La complessità di restituzione della fortuna di Leonardo Sciascia è cagionata non solo dai molteplici volti e piani che concorrono a delinearne la figura (intellettuale, letterato, politico, collaboratore editoriale) e l’opera (favolistica, poetica, saggistica, narrativa, pamphlettistica, romanzesca, giallistica, documentaria), ma anche dal non sempre lineare posizionamento dei critici e dalla difficoltà di analisi che un ambito transdisciplinare come quello degli studi sulla ricezione trascina con sé. Per quanto la canonizzazione di Leonardo Sciascia stia seguendo il proprio iter anche e soprattutto per merito, nel corso di un solo trentennio, della pubblicazione delle Opere con due colossi dell’editoria italiana (Bompiani e Adelphi), può rivelarsi di grande importanza lo studio della Collezione L. S. - recensioni, affidata ai nostri studi dalla famiglia dello scrittore e proveniente dalla sua abitazione palermitana, da cui emergono (meta)dati di grande interesse. Con il presente lavoro si presentano dunque i risultati della ricerca che ci ha visti impegnati nell’inventario e nello studio della Collezione, costituita dallo stesso Sciascia nel corso di tutta una vita - «In passato mi sono dedicato a una contabilità, di cui ecco i risultati», diceva Sciascia intervistato da M. Padovani, riferendosi probabilmente proprio a queste carte - e ordinata dalla moglie, Maria Andronico. Nel solco del morettiano distant reading, con uno sguardo oscillante tra qualità e quantità, ha preso forma, attraverso i lavori inventariali, le descrizioni archivistiche, le analisi statistiche di frequenza, l’interrogazione dei metadati, la consultazione documentaria e la rappresentazione grafica, una linea della ricezione d’autore che muove i suoi passi tra le due coordinate di spazio e tempo.File | Dimensione | Formato | |
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