Numerosi studi hanno dimostrato che la sindrome metabolica (SM), sia quando definita secondo i criteri dell'ATPIII, sia quando definita secondo i criteri dell'IDF, si associa ad un aumento della massa del ventricolo sx (VS). Tuttavia, non è noto se queste due differenti definizioni di SM abbiano la stessa capacità di identificare l'ipertrofia del VS (IVS) . Inoltre, una delle critiche mosse al concetto di SM è legata al fatto di essere una variabile dicotomica, limitando in tal modo la possibilità di definire la gravità del rischio cardiovascolare nel singolo paziente. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare comparativamente la capacità di differenti definizioni di SM di identificare l'IVS in un ampio gruppo di ipertesi essenziali. Sono stati studiati 724 ipertesi non diabetici (età media 45.3 ± 11.7 anni; 63% maschi), esenti da complicanze cardiovascolari. Tutti i soggetti sono stati sottoposti, in assenza di trattamento farmacologico anti-ipertensivo, a dosaggio dei parametri bioumorali di routine, a rilevazione dei parametri antropometrici, a monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa delle 24 ore e ad esame ecocardiografico. Sono state adottate 4 definizioni di SM, 2 dicotomiche (ATPIII e IDF) e 2 "quantitative", di cui una calcolata come valore medio degli Z score sesso-specifici di ciascuna componente ("SM Z score"), ed un'altra ottenuta come media delle variazioni percentuali dai cut-off stabiliti dai criteri ATPIII ("SM delta %"). Le aree sotto le curve ROC per ciascuna definizione di SM, relativamente alla presenza di IVS (= massa del VS indicizzata per altezza2.7> 51 g/m2.7), sono risultate maggiori per la SM Z score (0.645 ± 0.023) e per la SM delta % (0.636 ± 0.023), in confronto sia alla definizione dell'ATPIII (0.597 ± 0.023) (rispettivamente p = 0.008 e p = 0.02), sia a quella dell'IDF (0.574 ± 0.023) (rispettivamente p = 0.001 e p = 0.008). In modelli di regressione logistica multipla stepwise l'IVS, dopo correzione per vari fattori confondenti, è risultata associata più strettamente alle definizioni quantitative di SM (p < 0.0001 per la SM Z score e p = 0.007 per la SM delta %), che non alle definizioni dicomotiche di SM (p = 0.01 per la ATPIII e p = 0.03 per la IDF) I nostri risultati sembrano suggerire che nei pazienti ipertesi l'adozione di definizioni quantitative di sindrome metabolica consenta di identificare meglio i soggetti con ipertrofia ventricolare sinistra rispetto alle tradizionali definizioni dicotomiche.

Mule’, G., Nardi, E., Cusimano, P., Bonanno, G., Palermo, A., Geraci, C., et al. (2009). COMPARAZIONE DELLE RELAZIONI DI DIFFERENTI DEFINIZIONI DI SINDROME METABOLICA CON L'IPERTROFIA VENTRICOLARE SX NELL'IPERTENSIONE ESSENZIALE. In Ipertensione e prevenzione cardiovascolare (pp.147-147). kurtis.

COMPARAZIONE DELLE RELAZIONI DI DIFFERENTI DEFINIZIONI DI SINDROME METABOLICA CON L'IPERTROFIA VENTRICOLARE SX NELL'IPERTENSIONE ESSENZIALE

MULE', Giuseppe;NARDI, Emilio;CUSIMANO, Paola;BONANNO, Giovanna;PALERMO, Alessandro;GERACI, Calogero;COSTANZO, Miriam;COTTONE, Santina;CERASOLA, Giovanni
2009-01-01

Abstract

Numerosi studi hanno dimostrato che la sindrome metabolica (SM), sia quando definita secondo i criteri dell'ATPIII, sia quando definita secondo i criteri dell'IDF, si associa ad un aumento della massa del ventricolo sx (VS). Tuttavia, non è noto se queste due differenti definizioni di SM abbiano la stessa capacità di identificare l'ipertrofia del VS (IVS) . Inoltre, una delle critiche mosse al concetto di SM è legata al fatto di essere una variabile dicotomica, limitando in tal modo la possibilità di definire la gravità del rischio cardiovascolare nel singolo paziente. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare comparativamente la capacità di differenti definizioni di SM di identificare l'IVS in un ampio gruppo di ipertesi essenziali. Sono stati studiati 724 ipertesi non diabetici (età media 45.3 ± 11.7 anni; 63% maschi), esenti da complicanze cardiovascolari. Tutti i soggetti sono stati sottoposti, in assenza di trattamento farmacologico anti-ipertensivo, a dosaggio dei parametri bioumorali di routine, a rilevazione dei parametri antropometrici, a monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa delle 24 ore e ad esame ecocardiografico. Sono state adottate 4 definizioni di SM, 2 dicotomiche (ATPIII e IDF) e 2 "quantitative", di cui una calcolata come valore medio degli Z score sesso-specifici di ciascuna componente ("SM Z score"), ed un'altra ottenuta come media delle variazioni percentuali dai cut-off stabiliti dai criteri ATPIII ("SM delta %"). Le aree sotto le curve ROC per ciascuna definizione di SM, relativamente alla presenza di IVS (= massa del VS indicizzata per altezza2.7> 51 g/m2.7), sono risultate maggiori per la SM Z score (0.645 ± 0.023) e per la SM delta % (0.636 ± 0.023), in confronto sia alla definizione dell'ATPIII (0.597 ± 0.023) (rispettivamente p = 0.008 e p = 0.02), sia a quella dell'IDF (0.574 ± 0.023) (rispettivamente p = 0.001 e p = 0.008). In modelli di regressione logistica multipla stepwise l'IVS, dopo correzione per vari fattori confondenti, è risultata associata più strettamente alle definizioni quantitative di SM (p < 0.0001 per la SM Z score e p = 0.007 per la SM delta %), che non alle definizioni dicomotiche di SM (p = 0.01 per la ATPIII e p = 0.03 per la IDF) I nostri risultati sembrano suggerire che nei pazienti ipertesi l'adozione di definizioni quantitative di sindrome metabolica consenta di identificare meglio i soggetti con ipertrofia ventricolare sinistra rispetto alle tradizionali definizioni dicotomiche.
3-ott-2009
XXVI Congresso Nazionale Societa' Italiana dell'Ipertensione Arteriosa.
Roma
1-4 ottobre 2009
XXVI
2009
1
Mule’, G., Nardi, E., Cusimano, P., Bonanno, G., Palermo, A., Geraci, C., et al. (2009). COMPARAZIONE DELLE RELAZIONI DI DIFFERENTI DEFINIZIONI DI SINDROME METABOLICA CON L'IPERTROFIA VENTRICOLARE SX NELL'IPERTENSIONE ESSENZIALE. In Ipertensione e prevenzione cardiovascolare (pp.147-147). kurtis.
Proceedings (atti dei congressi)
Mule’, G; Nardi, E; Cusimano, P; Bonanno, G; Palermo, A; Geraci, C; Costanzo, M; Foraci, AC; Cottone, S; Cerasola, G
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