Sembra tramontato il ruolo del lavoro come connettore tra le dimensioni pubbliche e private dell'individuo. La valutazione soggettiva che l'individuo effettua dei propri ambiti esistenziali è oggi resa problematica dalle transizioni sociali a cui egli è sottoposto, per la pluralizzazione delle appartenenze sociali. Ma al contempo l’individuo tende anche a interpretare la realtà, a modificarne alcune connotazioni socializzanti, ad attuare strategie di relazione con il mondo a cui appartiene e con cui si confronta. E a difendere dall’esterno persone, luoghi e spazi in cui ritiene si annidi la propria felicità. Il lavoro presentato dall'Autore evidenzia come l’attore sociale protagonista della ricerca, con queste debolezze identitarie, conviva pragmaticamente.
Ferrante, L. (2008). Felicità privata, infelicità pubblica.. Roma : Aracne.
Felicità privata, infelicità pubblica.
FERRANTE, Lorenzo
2008-01-01
Abstract
Sembra tramontato il ruolo del lavoro come connettore tra le dimensioni pubbliche e private dell'individuo. La valutazione soggettiva che l'individuo effettua dei propri ambiti esistenziali è oggi resa problematica dalle transizioni sociali a cui egli è sottoposto, per la pluralizzazione delle appartenenze sociali. Ma al contempo l’individuo tende anche a interpretare la realtà, a modificarne alcune connotazioni socializzanti, ad attuare strategie di relazione con il mondo a cui appartiene e con cui si confronta. E a difendere dall’esterno persone, luoghi e spazi in cui ritiene si annidi la propria felicità. Il lavoro presentato dall'Autore evidenzia come l’attore sociale protagonista della ricerca, con queste debolezze identitarie, conviva pragmaticamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.