RIASSUNTO. Il modello di ricerca-intervento presentato si riferisce ad un’indagine esplorativa sulle rappresentazioni sociali dell’abuso all’infanzia degli operatori delle forze dell’ordine e socio-assistenziali. L’obiettivo è stato, nello specifico, quello di riconoscere eventuali influenze del sistema di credenze, espresse attraverso stereotipi e pregiudizi, nelle valutazioni delle situazioni di abuso. Le variabili sono rappresentate dall’appartenenza ad una specifica professione ( Forze armate, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali) e dalla città presso la quale si svolge tale attività lavorativa (Palermo e Trapani). L’analisi svolta è di tipo qualitativo e si basa sulle risposte libere offerte a domande aperte, dai soggetti appartenenti al campione di indagine. Quest’ultimo è formato da 86 soggetti, di cui 61 donne e 25 uomini (età media 37 anni). I risultati riferiscono un profilo dei protagonisti della violenza strettamente legato allo stereotipo, ove è presente un familiare che gestisce privatamente la violenza subita da un minore, atteggiamento che sembra spiegare anche la sottostima del fenomeno dell’abuso e del maltrattamento all’infanzia dovuta allo scarso numero di denunce alle autorità competenti. A ciò si aggiungono le caratteristiche attribuite al profilo di un autore di violenza che appaiono essere frutto di un’interpretazione fedele a schemi e copioni ancorati al sistema di credenze in possesso degli intervistati.
DI VITA, A.M., CIULLA, A., GARRO, M. (2009). PROTAGONISTI DELLE RAPPRESENTAZIONI DELL'ABUSO ALL'INFANZIA: ATTORI E CONTESTI. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? IX CONGRESSO NAZIONALE AIP - SEZIONE DI PSICOLOGIA SOCIALE, CAGLIARI.
PROTAGONISTI DELLE RAPPRESENTAZIONI DELL'ABUSO ALL'INFANZIA: ATTORI E CONTESTI
GARRO, Maria
2009-01-01
Abstract
RIASSUNTO. Il modello di ricerca-intervento presentato si riferisce ad un’indagine esplorativa sulle rappresentazioni sociali dell’abuso all’infanzia degli operatori delle forze dell’ordine e socio-assistenziali. L’obiettivo è stato, nello specifico, quello di riconoscere eventuali influenze del sistema di credenze, espresse attraverso stereotipi e pregiudizi, nelle valutazioni delle situazioni di abuso. Le variabili sono rappresentate dall’appartenenza ad una specifica professione ( Forze armate, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali) e dalla città presso la quale si svolge tale attività lavorativa (Palermo e Trapani). L’analisi svolta è di tipo qualitativo e si basa sulle risposte libere offerte a domande aperte, dai soggetti appartenenti al campione di indagine. Quest’ultimo è formato da 86 soggetti, di cui 61 donne e 25 uomini (età media 37 anni). I risultati riferiscono un profilo dei protagonisti della violenza strettamente legato allo stereotipo, ove è presente un familiare che gestisce privatamente la violenza subita da un minore, atteggiamento che sembra spiegare anche la sottostima del fenomeno dell’abuso e del maltrattamento all’infanzia dovuta allo scarso numero di denunce alle autorità competenti. A ciò si aggiungono le caratteristiche attribuite al profilo di un autore di violenza che appaiono essere frutto di un’interpretazione fedele a schemi e copioni ancorati al sistema di credenze in possesso degli intervistati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.