Un volume pensato per studenti universitari alle fasi iniziali del loro percorso, ma utile anche ad operatori della formazione psicosociale e dell’educazione, che vi troveranno temi che in genere sono dispersi in testi diversi. Vuole introdurre all’uso dei metodi e delle tecniche di gruppo nei contesti formativi ed educativi, premettendo una rassegna dei temi principali della dinamica di gruppo e dei gruppi di lavoro organizzativi, e della psicologia sociale dei gruppi. Nella sua prefazione, Sergio Salvatore afferma che si tratta di un testo ad assetto bidimensionale, perché propone non solo un repertorio organizzato di conoscenze, ma si pone anche in costante dialogo con il proprio lettore, un dialogo caratterizzato dallo sforzo di esplicitare il non scritto, di offrire chiavi orientanti di lettura, di negoziare percorsi interpretativi e riflessivi. Il volume inoltre, sempre per Salvatore, è caratterizzato da una forte e costante sottolineatura del carattere non meramente fattuale del gruppo, dunque della necessità di trattarlo in quanto fenomenologia contingente, che si configura ed acquista specifiche modalità di funzionamento in ragione dei contesti di pratica entro cui ed in ragione dei quali si dispiega. Questa idea di gruppo se non può considerarsi di per sé originale in assoluto – essa opportunamente riflette una concezione più generale dei processi psicosociali di matrice socio-costruttivista - è sicuramente innovativa nel campo della psicologia dei gruppi, troppo spesso portatrice di una visione reificata, entro la quale il gruppo, invece che costrutto teorico, viene inteso e trattato come uno stato del mondo. Tale idea è ancora di più da apprezzare nel momento in cui non è proposta nel quadro di uno scritto specialistico volto a riflettere sui fondamenti ontologici ed epistemologici della disciplina, ma di un libro con intenti formativi. Dal punto di vista contenutistico, dopo un primo capitolo dove si prova a realizzare una introduzione non solo allo studio del gruppo, ma anche alle consapevolezze di cui abbiamo appena parlato, vi è una prima parte, composta da cinque capitoli, che realizza una introduzione alla dinamica di gruppo, alla psicologia sociale dei gruppi, alle tematiche dei gruppi organizzativi e della loro gestione efficiente. La seconda parte del volume, anch’essa composta (casualmente) da cinque capitoli, è dedicata ai metodi ed alle tecniche di gruppo per i contesti scolastico-educativi (con un occhio attento ai temi della cosiddetta scuola dell’Autonomia ed al gruppo docenti), e per la formazione psicosociologica. Per entrambi i contesti, educazione e formazione, il discorso non arriva alle tecniche se non dopo alcune note e riflessioni introduttive, sui contesti stessi e sulle loro peculiarità attuali. Se il volume non può quindi essere considerato, in senso stretto, un manuale di psicologia dei gruppi, perché i temi che vengono trattati nei primi capitoli, i capitoli per l’appunto dedicati alla dinamica ed alla psicologia sociale dei gruppi e dei gruppi organizzativi, sono stati scelti in primo luogo per la loro funzione fondativa rispetto alla questione dei metodi e delle tecniche di gruppo, e non per esaurire in maniera sistematica, come invece accade in un manuale, le varie aree tematiche che, nel loro insieme, costituiscono i fondamenti di una disciplina, è però anche vero che alla fine dell’opera è accaduto che l’ampiezza dei temi trattati non è poi così ristretta, per cui il volume finisce in realtà per discostarsi di poco da ciò che ci si può ragionevolmente attendere da un manuale introduttivo.
Venza G (2007). Dinamiche di gruppo e tecniche di gruppo nel lavoro educativo e formativo. Milano : Franco Angeli.
Dinamiche di gruppo e tecniche di gruppo nel lavoro educativo e formativo
VENZA, Gaetano
2007-01-01
Abstract
Un volume pensato per studenti universitari alle fasi iniziali del loro percorso, ma utile anche ad operatori della formazione psicosociale e dell’educazione, che vi troveranno temi che in genere sono dispersi in testi diversi. Vuole introdurre all’uso dei metodi e delle tecniche di gruppo nei contesti formativi ed educativi, premettendo una rassegna dei temi principali della dinamica di gruppo e dei gruppi di lavoro organizzativi, e della psicologia sociale dei gruppi. Nella sua prefazione, Sergio Salvatore afferma che si tratta di un testo ad assetto bidimensionale, perché propone non solo un repertorio organizzato di conoscenze, ma si pone anche in costante dialogo con il proprio lettore, un dialogo caratterizzato dallo sforzo di esplicitare il non scritto, di offrire chiavi orientanti di lettura, di negoziare percorsi interpretativi e riflessivi. Il volume inoltre, sempre per Salvatore, è caratterizzato da una forte e costante sottolineatura del carattere non meramente fattuale del gruppo, dunque della necessità di trattarlo in quanto fenomenologia contingente, che si configura ed acquista specifiche modalità di funzionamento in ragione dei contesti di pratica entro cui ed in ragione dei quali si dispiega. Questa idea di gruppo se non può considerarsi di per sé originale in assoluto – essa opportunamente riflette una concezione più generale dei processi psicosociali di matrice socio-costruttivista - è sicuramente innovativa nel campo della psicologia dei gruppi, troppo spesso portatrice di una visione reificata, entro la quale il gruppo, invece che costrutto teorico, viene inteso e trattato come uno stato del mondo. Tale idea è ancora di più da apprezzare nel momento in cui non è proposta nel quadro di uno scritto specialistico volto a riflettere sui fondamenti ontologici ed epistemologici della disciplina, ma di un libro con intenti formativi. Dal punto di vista contenutistico, dopo un primo capitolo dove si prova a realizzare una introduzione non solo allo studio del gruppo, ma anche alle consapevolezze di cui abbiamo appena parlato, vi è una prima parte, composta da cinque capitoli, che realizza una introduzione alla dinamica di gruppo, alla psicologia sociale dei gruppi, alle tematiche dei gruppi organizzativi e della loro gestione efficiente. La seconda parte del volume, anch’essa composta (casualmente) da cinque capitoli, è dedicata ai metodi ed alle tecniche di gruppo per i contesti scolastico-educativi (con un occhio attento ai temi della cosiddetta scuola dell’Autonomia ed al gruppo docenti), e per la formazione psicosociologica. Per entrambi i contesti, educazione e formazione, il discorso non arriva alle tecniche se non dopo alcune note e riflessioni introduttive, sui contesti stessi e sulle loro peculiarità attuali. Se il volume non può quindi essere considerato, in senso stretto, un manuale di psicologia dei gruppi, perché i temi che vengono trattati nei primi capitoli, i capitoli per l’appunto dedicati alla dinamica ed alla psicologia sociale dei gruppi e dei gruppi organizzativi, sono stati scelti in primo luogo per la loro funzione fondativa rispetto alla questione dei metodi e delle tecniche di gruppo, e non per esaurire in maniera sistematica, come invece accade in un manuale, le varie aree tematiche che, nel loro insieme, costituiscono i fondamenti di una disciplina, è però anche vero che alla fine dell’opera è accaduto che l’ampiezza dei temi trattati non è poi così ristretta, per cui il volume finisce in realtà per discostarsi di poco da ciò che ci si può ragionevolmente attendere da un manuale introduttivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.