Il bacino del Valdarno superiore è famoso fin dal Rinascimento per la grande quantità di resti fossili di mammiferi che ha prodotto. In questa area, con faune fossili che vanno dal Pliocene medio/superiore (~ 3 Mya) al Pleistocene medio/superiore (~ 300 - 100 Kya), sono stati rinvenuti esemplari successivamente scelti come tipi di alcune delle specie europee del Pliocene e del Pleistocene inferiore (~ 2-1.5 Mya). Per valorizzare tale patrimonio fossile, rendendolo interamente fruibile on-line e migliorando di conseguenza l’accessibilità alle collezioni da parte di specialisti e non, nasce la “Paleocarta del Valdarno”, sviluppata dal Museo Paleontologico di Montevarchi (AR) con il contributo della Fondazione CR di Firenze, il patrocinio di ANMS e il partenariato di Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo e del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. Il progetto ha sviluppato due carte distinte, con funzionalità diverse: la prima tipologia ha uno scopo principalmente divulgativo e di valorizzazione del territorio, mentre la seconda, inclusiva del catalogo on-line delle collezioni del Museo, è destinata soprattutto agli specialisti. A sua volta, le carte sono state suddivise nelle tre fasi di popolamento delle faune: circa 3.0 Ma, tra circa 2.0 e 1.5 Ma e tra circa 300 e 100 ka. Utilizzando i dati provenienti dal il sito di informazione geografica della Regione Toscana, relativi alle curve di livello e alle suddivisioni comunali del territorio, è stato possibile realizzare le carte con il software di tipo GIS “Qgis. La cartografia di base è stata ottenuta da Openstreetmap mediante il plug-in Qgis2web; quest’ultimo è stato utilizzato anche per l’esportazione in formato web e per la creazione dei pop-up e delle legende. È stato possibile geolocalizzare i reperti grazie ai dati toponomastici provenienti dai cataloghi di inventario del Museo e successivamente collocati nei rispettivi giacimenti attraverso il portale RETORE, il database Repetti On-line e la consultazione delle carte sia tecniche che storiche presenti nel Geoscopio. Le carte così realizzate sono state caricate sulla piattaforma web di Wordpress ed integrate al sito del museo. Tutte le tipologie di carte prodotte sono di libero accesso e consultazione, condivisibili sui principali social network e stampabili; è inoltre possibile registrarsi al portale in modo da creare una community di interesse tematica.

Borrani A., F.M. (2018). Paleocarta del Valdarno: esperienze di valorizzazione del territorio [Altro].

Paleocarta del Valdarno: esperienze di valorizzazione del territorio

Borrani A.;
2018-01-01

Abstract

Il bacino del Valdarno superiore è famoso fin dal Rinascimento per la grande quantità di resti fossili di mammiferi che ha prodotto. In questa area, con faune fossili che vanno dal Pliocene medio/superiore (~ 3 Mya) al Pleistocene medio/superiore (~ 300 - 100 Kya), sono stati rinvenuti esemplari successivamente scelti come tipi di alcune delle specie europee del Pliocene e del Pleistocene inferiore (~ 2-1.5 Mya). Per valorizzare tale patrimonio fossile, rendendolo interamente fruibile on-line e migliorando di conseguenza l’accessibilità alle collezioni da parte di specialisti e non, nasce la “Paleocarta del Valdarno”, sviluppata dal Museo Paleontologico di Montevarchi (AR) con il contributo della Fondazione CR di Firenze, il patrocinio di ANMS e il partenariato di Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo e del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. Il progetto ha sviluppato due carte distinte, con funzionalità diverse: la prima tipologia ha uno scopo principalmente divulgativo e di valorizzazione del territorio, mentre la seconda, inclusiva del catalogo on-line delle collezioni del Museo, è destinata soprattutto agli specialisti. A sua volta, le carte sono state suddivise nelle tre fasi di popolamento delle faune: circa 3.0 Ma, tra circa 2.0 e 1.5 Ma e tra circa 300 e 100 ka. Utilizzando i dati provenienti dal il sito di informazione geografica della Regione Toscana, relativi alle curve di livello e alle suddivisioni comunali del territorio, è stato possibile realizzare le carte con il software di tipo GIS “Qgis. La cartografia di base è stata ottenuta da Openstreetmap mediante il plug-in Qgis2web; quest’ultimo è stato utilizzato anche per l’esportazione in formato web e per la creazione dei pop-up e delle legende. È stato possibile geolocalizzare i reperti grazie ai dati toponomastici provenienti dai cataloghi di inventario del Museo e successivamente collocati nei rispettivi giacimenti attraverso il portale RETORE, il database Repetti On-line e la consultazione delle carte sia tecniche che storiche presenti nel Geoscopio. Le carte così realizzate sono state caricate sulla piattaforma web di Wordpress ed integrate al sito del museo. Tutte le tipologie di carte prodotte sono di libero accesso e consultazione, condivisibili sui principali social network e stampabili; è inoltre possibile registrarsi al portale in modo da creare una community di interesse tematica.
2018
Borrani A., F.M. (2018). Paleocarta del Valdarno: esperienze di valorizzazione del territorio [Altro].
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Descrizione: Poster pubblicato on-line al seguente indirizzo: http://www.anms.it/upload/embedded/Facchino%20Poster%20PAleocarta%20Valdarno_Museo%20Paleontologico%20Montevarchi.pdf
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/366448
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