La maggiore difficoltà per l’applicazione dei modelli numerici alla simulazione delle onde di piena in alvei naturali consiste nella acquisizione dei dati topografici e in una opportuna discretizzazione spaziale del dominio di calcolo. L’uso di modelli monodimensionali comporta la necessità di assegnare un orientamento prefissato alle sezioni di calcolo, di definire la geometria delle sezioni in base alla cartografia digitale, di tornare alla rappresentazione bidimensionale per la restituzione dei risultati. L’uso di mesh triangolari non strutturate e di metodologie numeriche incondizionatamente stabili consente di realizzare una modellazione bidimensionale che, oltre a produrre risultati maggiormente affidabili, consente l’uso diretto delle informazioni cartografiche acquisite in formato digitale. A tale scopo gli Autori hanno sperimentato una procedura che ha consentito la modellazione relativamente rapida di 5 eventi naturali di piena in altrettanti bacini Siciliani, denominati Fiume Oreto, Imera a Licata, Imera a Capodarso, Fiume Torto, Fiume Platani. La procedura è stata applicata all’interno di una convenzione stipulata tra la Regione Siciliana ed il Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni Ambientali dell’Università di Palermo e consiste nelle seguenti fasi: 1) Acquisizione della cartografia digitale in formato .dxf; 2) Stesura del limite di bacino e di particolari contorni geometrici che si vuole coincidano con lati della mesh; 3) Generazione, con l’ausilio di un mesh-generator, di una mesh di calcolo con densità differenziata tra la superficie interna e la superficie esterna all’alveo di morbida; 4) Interpolazione dei dati topografici nei nodi di calcolo e correzione dei minimi artificiali; 5) Assegnazione delle condizioni al contorno, dei parametri di scabrezza e di infiltrazione degli elementi di calcolo, di eventuali dati di pioggia 6) Simulazione numerica 7) Post-processing dei risultati e rappresentazione degli stessi sulla base della stessa mesh di calcolo utilizzata per la simulazione Nella memoria, dopo un breve richiamo alle equazioni ed alla tecnica numerica utilizzata dal modello diffusivo DORA per la simulazione numerica del processo di moto vario, vengono descritte con adeguato dettaglio le diverse fasi della procedura e vengono esposti i risultati preliminari ottenuti nei cinque casi di studio.

La Loggia, G., Nasello, C., Termini, D., Tucciarelli T (2004). Applicazione a 5 Bacini Siciliani di una Procedura Integrata per lo Studio della Propagazione delle Onde di Piena Mediante Modellazione Bidimensionale e uso di Cartografia Digitale. In Workshop su Modelli Matematici per la Simulazione di Catastrofi Idrogeologiche (pp.139-153).

Applicazione a 5 Bacini Siciliani di una Procedura Integrata per lo Studio della Propagazione delle Onde di Piena Mediante Modellazione Bidimensionale e uso di Cartografia Digitale

LA LOGGIA, Goffredo;NASELLO, Carmelo;TERMINI, Donatella;TUCCIARELLI, Tullio
2004-01-01

Abstract

La maggiore difficoltà per l’applicazione dei modelli numerici alla simulazione delle onde di piena in alvei naturali consiste nella acquisizione dei dati topografici e in una opportuna discretizzazione spaziale del dominio di calcolo. L’uso di modelli monodimensionali comporta la necessità di assegnare un orientamento prefissato alle sezioni di calcolo, di definire la geometria delle sezioni in base alla cartografia digitale, di tornare alla rappresentazione bidimensionale per la restituzione dei risultati. L’uso di mesh triangolari non strutturate e di metodologie numeriche incondizionatamente stabili consente di realizzare una modellazione bidimensionale che, oltre a produrre risultati maggiormente affidabili, consente l’uso diretto delle informazioni cartografiche acquisite in formato digitale. A tale scopo gli Autori hanno sperimentato una procedura che ha consentito la modellazione relativamente rapida di 5 eventi naturali di piena in altrettanti bacini Siciliani, denominati Fiume Oreto, Imera a Licata, Imera a Capodarso, Fiume Torto, Fiume Platani. La procedura è stata applicata all’interno di una convenzione stipulata tra la Regione Siciliana ed il Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Applicazioni Ambientali dell’Università di Palermo e consiste nelle seguenti fasi: 1) Acquisizione della cartografia digitale in formato .dxf; 2) Stesura del limite di bacino e di particolari contorni geometrici che si vuole coincidano con lati della mesh; 3) Generazione, con l’ausilio di un mesh-generator, di una mesh di calcolo con densità differenziata tra la superficie interna e la superficie esterna all’alveo di morbida; 4) Interpolazione dei dati topografici nei nodi di calcolo e correzione dei minimi artificiali; 5) Assegnazione delle condizioni al contorno, dei parametri di scabrezza e di infiltrazione degli elementi di calcolo, di eventuali dati di pioggia 6) Simulazione numerica 7) Post-processing dei risultati e rappresentazione degli stessi sulla base della stessa mesh di calcolo utilizzata per la simulazione Nella memoria, dopo un breve richiamo alle equazioni ed alla tecnica numerica utilizzata dal modello diffusivo DORA per la simulazione numerica del processo di moto vario, vengono descritte con adeguato dettaglio le diverse fasi della procedura e vengono esposti i risultati preliminari ottenuti nei cinque casi di studio.
mar-2004
Workshop su Modelli Matematici per la Simulazione di Catastrofi Idrogeologiche
Cosenza
30-31 marzo 2004
2004
14
La Loggia, G., Nasello, C., Termini, D., Tucciarelli T (2004). Applicazione a 5 Bacini Siciliani di una Procedura Integrata per lo Studio della Propagazione delle Onde di Piena Mediante Modellazione Bidimensionale e uso di Cartografia Digitale. In Workshop su Modelli Matematici per la Simulazione di Catastrofi Idrogeologiche (pp.139-153).
Proceedings (atti dei congressi)
La Loggia, G; Nasello ,C; Termini, D; Tucciarelli T
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