Con il termine VEMPs (Vestibular Evoked Muscolar Potentials) si designa una particolare tipologia di potenziali muscolari registrabili dal muscolo sternocleidomastoideo (SCM), a seguito di un'intensa stimolazione acustica. La neurofisiotopografia dei VEMPs si racchiude in un breve arco riflesso disinaptico: lo stimolo sonoro agendo sui recettori otolitici sacculari determina l’attivazione del riflesso vestibolo-collico che viene registrato come “variazione di potenziale bioelettrico” ponendo gli elettrodi sulla clavicola, sul muscolo sternocleidomastoideo, e sullo sterno. La metodica quindi rappresenta una strategia non invasiva di esplorazione di entrambi i vestiboli, dei recettori otolitici, delle vie vestibolo-spinali e della branca vestibolare inferiore dell' VIII nervo cranico. La interconnessione che si verifica tra fibre sensoriali cocleari bilateralmente ed VEMPs propone nuove prospettive di applicabilità della metodica in particolare nelle varie forme di sordità. Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare il comportamento dei VEMPs in presenza di ipoacusia; in particolare sono state valutate le caratteristiche dei due pattern di onde p13-n23 e n34-p44 in pazienti che presentavano deficit uditivo focalizzando l'attenzione sulla indipendenza del primo pattern di onde e sulla dipendenza del secondo pattern di onde con la funzione cocleare. I dati ottenuti sono stati infine confrontati con quelli presenti in letteratura.

MARTINES, F., BENTIVEGNA, D., MARTINCIGLIO, G., MARTINES, E. (2009). Potenziali evocati vestibolari miogenici nei deficit uditivi. In Programma definitivo.

Potenziali evocati vestibolari miogenici nei deficit uditivi

MARTINES, Francesco;MARTINES, Enrico
2009-01-01

Abstract

Con il termine VEMPs (Vestibular Evoked Muscolar Potentials) si designa una particolare tipologia di potenziali muscolari registrabili dal muscolo sternocleidomastoideo (SCM), a seguito di un'intensa stimolazione acustica. La neurofisiotopografia dei VEMPs si racchiude in un breve arco riflesso disinaptico: lo stimolo sonoro agendo sui recettori otolitici sacculari determina l’attivazione del riflesso vestibolo-collico che viene registrato come “variazione di potenziale bioelettrico” ponendo gli elettrodi sulla clavicola, sul muscolo sternocleidomastoideo, e sullo sterno. La metodica quindi rappresenta una strategia non invasiva di esplorazione di entrambi i vestiboli, dei recettori otolitici, delle vie vestibolo-spinali e della branca vestibolare inferiore dell' VIII nervo cranico. La interconnessione che si verifica tra fibre sensoriali cocleari bilateralmente ed VEMPs propone nuove prospettive di applicabilità della metodica in particolare nelle varie forme di sordità. Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare il comportamento dei VEMPs in presenza di ipoacusia; in particolare sono state valutate le caratteristiche dei due pattern di onde p13-n23 e n34-p44 in pazienti che presentavano deficit uditivo focalizzando l'attenzione sulla indipendenza del primo pattern di onde e sulla dipendenza del secondo pattern di onde con la funzione cocleare. I dati ottenuti sono stati infine confrontati con quelli presenti in letteratura.
Settore MED/32 - Audiologia
Settore MED/31 - Otorinolaringoiatria
mag-2009
96° Congresso Nazionale della Associazione Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale
Rimini
13-16 Maggio
96
2009
00
MARTINES, F., BENTIVEGNA, D., MARTINCIGLIO, G., MARTINES, E. (2009). Potenziali evocati vestibolari miogenici nei deficit uditivi. In Programma definitivo.
Proceedings (atti dei congressi)
MARTINES, F; BENTIVEGNA, D; MARTINCIGLIO, G; MARTINES, E
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