INTRODUZIONE ED OBIETTIVI Le condizioni patologiche che possono insorgere con un quadro di addome acuto sono molto numerose ed il loro riconoscimento, nonostante l’affinamento delle procedure diagnostiche, rappresenta sempre una difficile prova anche per il chirurgo più esperto. Grazie alla standardizzazione delle procedure e all’impiego dell’alta tecnologia la laparoscopia trova oggi sempre maggiori indicazioni per risolvere dubbi diagnostici, anche in urgenza. MATERIALI E METODI Viene riportata la nostra esperienza di approccio laparoscopico su 147 pazienti, tutti emodinamicamente stabili, ricoverati con una diagnosi di ingresso di addome acuto. RISULTATI Nel 59% dei casi il trattamento laparoscopico è servito a diagnosticare e trattare la patologia di base (occlusione intestinale da briglia, appendicite acuta, colecistite acuta, perforazione gastroduodenale); nel 28% dei casi è stato utile, di fronte alla necessità di una conversione, a scegliere la via di accesso laparotomico più vantaggiosa; nel 13% dei casi è stato infruttuoso imponendo una laparotomia esplorativa. CONCLUSIONI In base alla nostra esperienza, nel 77% dei casi di addome acuto la tecnica mini-invasiva ha consentito in alcune circostanze di confermare la diagnosi preoperatoria, in altre di riformularla intraoperatoriamente, e nella maggior parte dei pazienti di effettuare un trattamento risolutivo, evitando le laparotomie esplorative “bianche”, localizzando la sede della lesione, ottimizzando il decorso post-operatorio, riducendo le giornate di degenza, con abbattimento dei costi sanitari e sociali. Gli svantaggi della laparoscopia in urgenza sono rappresentati da una invasività maggiore rispetto alle altre procedure diagnostiche, da maggiori costi di sala operatoria legati all’utilizzo di una strumentazione monouso, dalla necessità di un equipe chirurgica con adeguato training per assicurare sicurezza e velocità nell’esecuzione dell’approccio laparoscopico. Riteniamo pertanto, in base all’esperienza da noi maturata, che nell’ambito dell’inquadramento diagnostico e della pianificazione terapeutica dell’addome acuto l’approccio laparoscopico abbia una sua concreta utilità, rappresentando l’ultimo momento diagnostico ed il primo momento terapeutico soprattutto nei casi in cui la diagnosi clinica rimane indeterminata.
VIRZÌ, C., MOSCATO, F., TURCO, D., CALDERONE, F., ROMANO, G., BUSCEMI, G. (2008). Vantaggi e limiti dell'approccio laparoscopico nell'addome acuto. In 5° Seminario Nazionale per specializzandi di Chirurgia Generale Riccione 15-17 Maggio 2008 (pp.41-42). CHIETI : Athena.
Vantaggi e limiti dell'approccio laparoscopico nell'addome acuto
MOSCATO, Francesco;TURCO, Danilo;CALDERONE, Fiorella;ROMANO, Giorgio;BUSCEMI, Giuseppe
2008-01-01
Abstract
INTRODUZIONE ED OBIETTIVI Le condizioni patologiche che possono insorgere con un quadro di addome acuto sono molto numerose ed il loro riconoscimento, nonostante l’affinamento delle procedure diagnostiche, rappresenta sempre una difficile prova anche per il chirurgo più esperto. Grazie alla standardizzazione delle procedure e all’impiego dell’alta tecnologia la laparoscopia trova oggi sempre maggiori indicazioni per risolvere dubbi diagnostici, anche in urgenza. MATERIALI E METODI Viene riportata la nostra esperienza di approccio laparoscopico su 147 pazienti, tutti emodinamicamente stabili, ricoverati con una diagnosi di ingresso di addome acuto. RISULTATI Nel 59% dei casi il trattamento laparoscopico è servito a diagnosticare e trattare la patologia di base (occlusione intestinale da briglia, appendicite acuta, colecistite acuta, perforazione gastroduodenale); nel 28% dei casi è stato utile, di fronte alla necessità di una conversione, a scegliere la via di accesso laparotomico più vantaggiosa; nel 13% dei casi è stato infruttuoso imponendo una laparotomia esplorativa. CONCLUSIONI In base alla nostra esperienza, nel 77% dei casi di addome acuto la tecnica mini-invasiva ha consentito in alcune circostanze di confermare la diagnosi preoperatoria, in altre di riformularla intraoperatoriamente, e nella maggior parte dei pazienti di effettuare un trattamento risolutivo, evitando le laparotomie esplorative “bianche”, localizzando la sede della lesione, ottimizzando il decorso post-operatorio, riducendo le giornate di degenza, con abbattimento dei costi sanitari e sociali. Gli svantaggi della laparoscopia in urgenza sono rappresentati da una invasività maggiore rispetto alle altre procedure diagnostiche, da maggiori costi di sala operatoria legati all’utilizzo di una strumentazione monouso, dalla necessità di un equipe chirurgica con adeguato training per assicurare sicurezza e velocità nell’esecuzione dell’approccio laparoscopico. Riteniamo pertanto, in base all’esperienza da noi maturata, che nell’ambito dell’inquadramento diagnostico e della pianificazione terapeutica dell’addome acuto l’approccio laparoscopico abbia una sua concreta utilità, rappresentando l’ultimo momento diagnostico ed il primo momento terapeutico soprattutto nei casi in cui la diagnosi clinica rimane indeterminata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.