Il contributo intende descrivere i caratteri emergenti della soggettività neoliberista di massa, quale forma dell'identità trans-culturale globalizzata, apparsa con la messa in crisi delle grandi narrazioni ideologicico-metafisiche negli ultimi decenni del secolo scorso, che sembra strutturare un modo massificato di essere, pensare e agire del soggetto, caratterizzando i suoi ideali e desideri, le relazioni tra singoli e gruppi, tra uomo e ambiente naturale. Questa forma della soggettività viene individuata a partire da alcuni riferimenti storici, culturali e antropologici, quali: i paradigmi dello scambio (il dono, il mercato e il ruolo della legge/stato), l'analisi del significato originario dei termini "economia" (oikou nomos) e "legge" (nomos), il passaggio storico antropologico critico del modello culturale patriarcale e, infine, il dominio generalizzato e pervasivo del modello neoliberale. Una piena consapevolezza di questa forma contemporanea di soggettività di massa è posta come condizione per ogni possibilità di sviluppo storico-culturale di un nuovo soggetto e di una nuova formula culturale di coesistenza, una antropologia di co-immunizzazione che prenda la distanza critica dal dominio della narrazione neoliberista ed elabori un nuovo orizzonte simbolico e valoriale, oltre ogni tentazione del pernicioso desiderio di restauro dell'ordine simbolico e ideologico del passato più o meno arcaico. In questa prospettiva la psicoanalisi (trans-culturale) può avere un ruolo se è capace di ampliare le sue prospettive epistemologiche, attraverso il riconoscimento dei processi storico-culturali che danno forma e consistenza alla vita mentale del soggetto, evitando di rimanere ingabbiata in una posizione che la condannerebbe a una funzione ancillare adattiva al sistema culturale dominante.
Ruvolo, G. (2018). Une identité transculturelle: la subjectivité néolibérale de masse. In Analisi transculturale di gruppo.
Une identité transculturelle: la subjectivité néolibérale de masse
Ruvolo, Giuseppe
2018-01-01
Abstract
Il contributo intende descrivere i caratteri emergenti della soggettività neoliberista di massa, quale forma dell'identità trans-culturale globalizzata, apparsa con la messa in crisi delle grandi narrazioni ideologicico-metafisiche negli ultimi decenni del secolo scorso, che sembra strutturare un modo massificato di essere, pensare e agire del soggetto, caratterizzando i suoi ideali e desideri, le relazioni tra singoli e gruppi, tra uomo e ambiente naturale. Questa forma della soggettività viene individuata a partire da alcuni riferimenti storici, culturali e antropologici, quali: i paradigmi dello scambio (il dono, il mercato e il ruolo della legge/stato), l'analisi del significato originario dei termini "economia" (oikou nomos) e "legge" (nomos), il passaggio storico antropologico critico del modello culturale patriarcale e, infine, il dominio generalizzato e pervasivo del modello neoliberale. Una piena consapevolezza di questa forma contemporanea di soggettività di massa è posta come condizione per ogni possibilità di sviluppo storico-culturale di un nuovo soggetto e di una nuova formula culturale di coesistenza, una antropologia di co-immunizzazione che prenda la distanza critica dal dominio della narrazione neoliberista ed elabori un nuovo orizzonte simbolico e valoriale, oltre ogni tentazione del pernicioso desiderio di restauro dell'ordine simbolico e ideologico del passato più o meno arcaico. In questa prospettiva la psicoanalisi (trans-culturale) può avere un ruolo se è capace di ampliare le sue prospettive epistemologiche, attraverso il riconoscimento dei processi storico-culturali che danno forma e consistenza alla vita mentale del soggetto, evitando di rimanere ingabbiata in una posizione che la condannerebbe a una funzione ancillare adattiva al sistema culturale dominante.File | Dimensione | Formato | |
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