Questa ricerca si propone di analizzare il fenomeno della marcatura differenziale dell'oggetto (d'ora in avanti MDO - Bossong 1985) descrivendone caratteristiche, funzioni, somiglianze e differenze: nel siciliano, e i suoi dialetti e nel romeno. La tesi mira a realizzare uno studio comparativo, essenzialmente esplicativo di un fenomeno presente in molte lingue (secondo Bossong più di 300) e che ancora oggi continua a essere oggetto di numerosi studi, per lo più tipologici (Bossong 1985, 1991, Comrie 1989, Croft 1988, Aissen 2003, Iemmolo 2010). La MDO, nota anche come accusativo preposizionale nella linguistica romanza (Niculescu 1959, 1965, Rohlfs 1984), è una variazione nella codifica degli oggetti diretti che possono essere argomenti dello stesso verbo: solo alcuni ricevono la marca, che può essere una preposizione, una desinenza o altro, a seconda delle proprietà grammaticali, semantiche e pragmatiche specifiche del referente. Nella nostra ricerca analizzeremo alcuni problemi come: quali sono i vari parametri che possono richiedere la marca o l'assenza della marca? In che modo un parametro può prevalere su un altro? Gli stessi parametri hanno la stessa influenza in lingue diverse come il siciliano e il rumeno? Che rapporto c'è tra il fenomeno della MDO ed altri fenomeni, ad esempio il raddoppiamento clitico? A questi interrogativi tenteremo di rispondere proponendo una tipologia della MDO per le due lingue neolatine, il siciliano e il rumeno. Descriveremo quanto più dettagliatamente possibile il fenomeno; realizzeremo un inventario esclusivo di contesti di apparizione per il siciliano.
Unità e diversità nella marcatura differenziale dell'oggetto diretto in rumeno e in siciliano Studio Comparativo.
Unità e diversità nella marcatura differenziale dell'oggetto diretto in rumeno e in siciliano Studio Comparativo
BRAITOR, Ana Maria
Abstract
Questa ricerca si propone di analizzare il fenomeno della marcatura differenziale dell'oggetto (d'ora in avanti MDO - Bossong 1985) descrivendone caratteristiche, funzioni, somiglianze e differenze: nel siciliano, e i suoi dialetti e nel romeno. La tesi mira a realizzare uno studio comparativo, essenzialmente esplicativo di un fenomeno presente in molte lingue (secondo Bossong più di 300) e che ancora oggi continua a essere oggetto di numerosi studi, per lo più tipologici (Bossong 1985, 1991, Comrie 1989, Croft 1988, Aissen 2003, Iemmolo 2010). La MDO, nota anche come accusativo preposizionale nella linguistica romanza (Niculescu 1959, 1965, Rohlfs 1984), è una variazione nella codifica degli oggetti diretti che possono essere argomenti dello stesso verbo: solo alcuni ricevono la marca, che può essere una preposizione, una desinenza o altro, a seconda delle proprietà grammaticali, semantiche e pragmatiche specifiche del referente. Nella nostra ricerca analizzeremo alcuni problemi come: quali sono i vari parametri che possono richiedere la marca o l'assenza della marca? In che modo un parametro può prevalere su un altro? Gli stessi parametri hanno la stessa influenza in lingue diverse come il siciliano e il rumeno? Che rapporto c'è tra il fenomeno della MDO ed altri fenomeni, ad esempio il raddoppiamento clitico? A questi interrogativi tenteremo di rispondere proponendo una tipologia della MDO per le due lingue neolatine, il siciliano e il rumeno. Descriveremo quanto più dettagliatamente possibile il fenomeno; realizzeremo un inventario esclusivo di contesti di apparizione per il siciliano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
tesi dottorato Braitor Ana Maria .pdf
accesso aperto
Descrizione: tesi dottorato
Dimensione
4.9 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.9 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.