Es war einmal eine Blume (C’era una volta un fiore), pubblicata nel 1998, è la prima favola di SAID e dà il via ad una serie di libri per bambini che l’autore scrive riscuotendo grande successo. Questo testo ricopre un ruolo emblematico all’interno della produzione letteraria saidiana; alla fine del XX secolo, infatti, la scelta di SAID, autore fino a lì di opere documentarie e di denuncia, appare quanto meno insolita. Tuttavia, proprio la biografia dello scrittore suggerisce elementi che sembrano motivare il ricorso al 'genere' favola, che aiuta ad attenuare i toni aspri della denuncia e a trattare la realtà dell’esilio da una prospettiva immaginaria, che offre sollievo ai sentimenti esacerbati di chi scrive. I racconti fantastici parrebbero perfettamente funzionali alla personalità di un autore dal temperamento impetuoso e vulnerabile quasi come quello di un adolescente, che alterna momenti di introspezione e di ricerca di risposte alle proprie domande, a momenti di fuga dalla realtà per ritrovarsi in un mondo fatto di fiori e animali parlanti che offrono comunque costanti ed appena velati riferimenti alla quotidianità. I temi centrali di C’era una volta un fiore, infatti, sono quelli cari a SAID: la politica, l’esilio e la ricerca di identità. Questi argomenti sono ora però celati dietro l’apparente leggerezza di una narrazione surreale che si ispira a motivi classici: la ricerca e il viaggio di formazione del protagonista.
Di Bella, A. (2017). C'era una volta un fiore. Palermo : 40dueEdizioni.
C'era una volta un fiore
Di Bella, Arianna
2017-01-01
Abstract
Es war einmal eine Blume (C’era una volta un fiore), pubblicata nel 1998, è la prima favola di SAID e dà il via ad una serie di libri per bambini che l’autore scrive riscuotendo grande successo. Questo testo ricopre un ruolo emblematico all’interno della produzione letteraria saidiana; alla fine del XX secolo, infatti, la scelta di SAID, autore fino a lì di opere documentarie e di denuncia, appare quanto meno insolita. Tuttavia, proprio la biografia dello scrittore suggerisce elementi che sembrano motivare il ricorso al 'genere' favola, che aiuta ad attenuare i toni aspri della denuncia e a trattare la realtà dell’esilio da una prospettiva immaginaria, che offre sollievo ai sentimenti esacerbati di chi scrive. I racconti fantastici parrebbero perfettamente funzionali alla personalità di un autore dal temperamento impetuoso e vulnerabile quasi come quello di un adolescente, che alterna momenti di introspezione e di ricerca di risposte alle proprie domande, a momenti di fuga dalla realtà per ritrovarsi in un mondo fatto di fiori e animali parlanti che offrono comunque costanti ed appena velati riferimenti alla quotidianità. I temi centrali di C’era una volta un fiore, infatti, sono quelli cari a SAID: la politica, l’esilio e la ricerca di identità. Questi argomenti sono ora però celati dietro l’apparente leggerezza di una narrazione surreale che si ispira a motivi classici: la ricerca e il viaggio di formazione del protagonista.File | Dimensione | Formato | |
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