In Sicilia, a fronte di un incremento dell’estensione dello screening organizzato del cervicocarcinoma, non corrisponde un aumento dell’adesione. Nei mesi di gennaio-giugno 2016 è stata condotta un’indagine trasversale somministrando un questionario standardizzato a un campione di 365 donne, per descrivere le ragioni del fenomeno e promuovere interventi mirati. Per le variabili di atteggiamento e conoscenza è stato utilizzato l’Health Belief Model, che ha esplorato la percezione della donna della suscettibilità (rischio di sviluppare il cancro), della gravità della patologia e dei benefici derivanti dal pap-test. Dai risultati emerge che il 66,6% delle intervistate ha effettuato un pap- test nell’ultimo triennio (valore nazionale 79,2%); il consiglio da parte di un operatore sanitario e la suscettibilità percepita sono associati a una maggiore adesione allo screening. Il potenziamento dei programmi organizzati di screening e l’intervento attivo del medico di medicina generale rappresentano strategie efficaci di promozione dello screening.
Giusti, A., Colaceci, S., Mallone, S., Perra, A., Scardetta, P., Spila Alegiani, S., et al. (2017). Salvate Eva in Sicilia: indagine conoscitiva 2016 sull’adesione allo screening organizzato del cervicocarcinoma. [10.13140/RG.2.2.12157.46569].
Salvate Eva in Sicilia: indagine conoscitiva 2016 sull’adesione allo screening organizzato del cervicocarcinoma.
Casuccio, Alessandra;Mazzucco, Walter;Vitale, Francesco;Rudisi, Giuseppa;SALVIATO, NICOLETTA;Bono, Stefania;Costantino, Claudio;Graziano, Giorgio;Marchese, Valentina;Marotta, Claudia;NAPOLI, Giuseppe;Palmeri, Sara;Provenzano, Sandro;Raia, Daniele Domenico;Restivo, Vincenzo;SANTANGELO, Omar Enzo;Saporito, Laura;
2017-01-01
Abstract
In Sicilia, a fronte di un incremento dell’estensione dello screening organizzato del cervicocarcinoma, non corrisponde un aumento dell’adesione. Nei mesi di gennaio-giugno 2016 è stata condotta un’indagine trasversale somministrando un questionario standardizzato a un campione di 365 donne, per descrivere le ragioni del fenomeno e promuovere interventi mirati. Per le variabili di atteggiamento e conoscenza è stato utilizzato l’Health Belief Model, che ha esplorato la percezione della donna della suscettibilità (rischio di sviluppare il cancro), della gravità della patologia e dei benefici derivanti dal pap-test. Dai risultati emerge che il 66,6% delle intervistate ha effettuato un pap- test nell’ultimo triennio (valore nazionale 79,2%); il consiglio da parte di un operatore sanitario e la suscettibilità percepita sono associati a una maggiore adesione allo screening. Il potenziamento dei programmi organizzati di screening e l’intervento attivo del medico di medicina generale rappresentano strategie efficaci di promozione dello screening.File | Dimensione | Formato | |
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