Il problema della cattiva distribuzione dei dipendenti pubblici costituisce oggetto di attenzione del legislatore ormai da parecchi anni. Il continuo rimaneggiamento delle regole sulla mobilità del personale è indicativo della volontà politica di riequilibrare dall’interno l’organizzazione amministrativa, sì da migliorare il raccordo fra gli strumenti management delle risorse umane e quelli di pianificazione dei nuovi fabbisogni. La riforma Madia del lavoro pubblico (d.l. n. 90/2014, conv. con l. n. 114/2014 e d.lgs. n. 75/2017) è intervenuta con innovazioni di rilievo su entrambi i menzionati aspetti dell’organizzazione amministrativa, implementando i diversi modelli regolativi della mobilità (individuale, collettiva, volontaria e d’ufficio), e rivisitando l’articolato sistema di costruzione degli organici, oggi semplificato nella prospettiva di un progressivo superamento del sistema dotazionale. Attraverso una ricostruzione storico evolutiva, il presente studio analizza in chiave problematica le più recenti modifiche legislative che incidono sui temi della determinazione della provvista di personale pubblico e delle connesse politiche allocative, segnalando come il rinnovamento organizzativo dell’amministrazione italiana necessiti non soltanto di una produzione normativa capace di semplificare le regole esistenti, ma richieda soprattutto l’impegno di tutti gli attori istituzionali nel promuovere il senso di condivisione delle riforme ed il coinvolgimento collettivo sulle opportunità di miglioramento ad esse sottese.
Riccobono, (2017). Organizzazione amministrativa e mobilità del personale nel lavoro pubblico privatizzato. ESI.
Organizzazione amministrativa e mobilità del personale nel lavoro pubblico privatizzato
riccobono
2017-01-01
Abstract
Il problema della cattiva distribuzione dei dipendenti pubblici costituisce oggetto di attenzione del legislatore ormai da parecchi anni. Il continuo rimaneggiamento delle regole sulla mobilità del personale è indicativo della volontà politica di riequilibrare dall’interno l’organizzazione amministrativa, sì da migliorare il raccordo fra gli strumenti management delle risorse umane e quelli di pianificazione dei nuovi fabbisogni. La riforma Madia del lavoro pubblico (d.l. n. 90/2014, conv. con l. n. 114/2014 e d.lgs. n. 75/2017) è intervenuta con innovazioni di rilievo su entrambi i menzionati aspetti dell’organizzazione amministrativa, implementando i diversi modelli regolativi della mobilità (individuale, collettiva, volontaria e d’ufficio), e rivisitando l’articolato sistema di costruzione degli organici, oggi semplificato nella prospettiva di un progressivo superamento del sistema dotazionale. Attraverso una ricostruzione storico evolutiva, il presente studio analizza in chiave problematica le più recenti modifiche legislative che incidono sui temi della determinazione della provvista di personale pubblico e delle connesse politiche allocative, segnalando come il rinnovamento organizzativo dell’amministrazione italiana necessiti non soltanto di una produzione normativa capace di semplificare le regole esistenti, ma richieda soprattutto l’impegno di tutti gli attori istituzionali nel promuovere il senso di condivisione delle riforme ed il coinvolgimento collettivo sulle opportunità di miglioramento ad esse sottese.File | Dimensione | Formato | |
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