Il nodo problematico sul quale si sofferma il presente saggio concerne la rilevanza canonica di un istituto per sé estraneo all’ordinamento della Chiesa come la filiazione ex adoptione, la cui disciplina è stata mutuata, non senza qualche inconveniente, dapprima dal diritto romano e poi da quello dei singoli Stati. Gli svantaggi cui dava luogo tale forma di canonizzazione sono ora in parte eliminati dalla nuova codificazione, la quale ha scelto di riservare una specifica norma alla condizione dei figli adottivi, in relazione alla quale tuttavia sorgono però nuovi dubbi ed incertezze che, costituendo l’aspetto centrale della presente ricerca, vengono fatti oggetto di apposita disamina.
Ingoglia, A. (2017). Adoptati ut filii habentur. La rilevanza canonica della filiazione adottiva.. Roma.
Adoptati ut filii habentur. La rilevanza canonica della filiazione adottiva.
INGOGLIA, A.
2017-01-01
Abstract
Il nodo problematico sul quale si sofferma il presente saggio concerne la rilevanza canonica di un istituto per sé estraneo all’ordinamento della Chiesa come la filiazione ex adoptione, la cui disciplina è stata mutuata, non senza qualche inconveniente, dapprima dal diritto romano e poi da quello dei singoli Stati. Gli svantaggi cui dava luogo tale forma di canonizzazione sono ora in parte eliminati dalla nuova codificazione, la quale ha scelto di riservare una specifica norma alla condizione dei figli adottivi, in relazione alla quale tuttavia sorgono però nuovi dubbi ed incertezze che, costituendo l’aspetto centrale della presente ricerca, vengono fatti oggetto di apposita disamina.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2017-1576 interno (4).pdf
Solo gestori archvio
Dimensione
746.5 kB
Formato
Adobe PDF
|
746.5 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.