In questo contributo sono presentati i primi risultati di uno studio multidisciplinare condoto su un lembo di bosco vetusto a quercia congesta (Qercus congesta C. Presl) all’interno di un cratere secondario sulle pendici del cono vulcanico del Monte Etna, il cratere di Monte Egito. L’obietivo generale è migliorare l’eficienza ecosistemica di queste formazioni riconosciute come habitat di interesse comunitario (91AA* - boschi orientali di quercia bianca) tramite una selvicoltura eficiente ed eficace, programmata ed adatata sulla base delle carateristiche peculiari dell’ecosistema forestale, valutandone nel tempo i risultati dopo l’esecuzione degli interventi programmati. È stato adotato un approccio multidisciplinare che ha previsto il campionamento e il monitoraggio ripetuto di alcuni indicatori ecologici dell’habitat forestale di Monte Egito: (i) la ricchezza floristica e la mappatura del mosaico delle coperture e della vegetazione; (ii) la caraterizzazione dendrometrico-struturale del soprassuolo arboreo; (iii) il rilievo degli aspeti compositivi, distributivi e dimensionali della rinnovazione delle specie legnose; (iv) il rilievo della necromassa in piedi e a terra; (v) il rilievo ornitologico. L’insieme di queste informazioni costituirà un sistema di supporto utile alla pianificazione di una gestione forestale funzionale al mantenimento di questo habitat.
Maetzke, F., Spampinato, G., Londi, G., Vinciguerra, S., Sferlazza, S. (2017). Programmare la selvicoltura in un bosco vetusto all’interno di un cratere secondario del Monte Etna: primi risultati. In XI SISEF National Congress “La Foresta che Cambia: Ricerca, qualità della vita e opportunità” (Fares S, Alivernini A, Chianucci F, Ferrara C, Marchi M, Sallustio L, Bucci G eds). Rome (Italy) 10-13 Sept 2017. Abstract-book, Paper #c11.19.21. [online] URL: http://www.sisef.it/sisef/xi-congresso/ (pp.54-54). Rome.
Programmare la selvicoltura in un bosco vetusto all’interno di un cratere secondario del Monte Etna: primi risultati
MAETZKE, Federico Guglielmo
;Sferlazza, Sebastiano
2017-01-01
Abstract
In questo contributo sono presentati i primi risultati di uno studio multidisciplinare condoto su un lembo di bosco vetusto a quercia congesta (Qercus congesta C. Presl) all’interno di un cratere secondario sulle pendici del cono vulcanico del Monte Etna, il cratere di Monte Egito. L’obietivo generale è migliorare l’eficienza ecosistemica di queste formazioni riconosciute come habitat di interesse comunitario (91AA* - boschi orientali di quercia bianca) tramite una selvicoltura eficiente ed eficace, programmata ed adatata sulla base delle carateristiche peculiari dell’ecosistema forestale, valutandone nel tempo i risultati dopo l’esecuzione degli interventi programmati. È stato adotato un approccio multidisciplinare che ha previsto il campionamento e il monitoraggio ripetuto di alcuni indicatori ecologici dell’habitat forestale di Monte Egito: (i) la ricchezza floristica e la mappatura del mosaico delle coperture e della vegetazione; (ii) la caraterizzazione dendrometrico-struturale del soprassuolo arboreo; (iii) il rilievo degli aspeti compositivi, distributivi e dimensionali della rinnovazione delle specie legnose; (iv) il rilievo della necromassa in piedi e a terra; (v) il rilievo ornitologico. L’insieme di queste informazioni costituirà un sistema di supporto utile alla pianificazione di una gestione forestale funzionale al mantenimento di questo habitat.File | Dimensione | Formato | |
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