Perché, all’inizio del terzo millennio, gli individui continuano a lasciarsi mascherare, assumendo le sembianze di parvenu funzionali a un sistema, di finti superuomini resi schiavi dal loro stesso narcisismo o ancora di paria posti ai confini simbolici della pòlis? Un potere polimorfo, che oggi chiamiamo globalizzazione, ma che abbiamo indicato, in tempi meno recenti, con i termini di Totalitarismo, Leviatano, tirannide, sembra avere annientato, insieme all’esercizio del pensiero autentico, la nostra stessa identità. Perciò ciascuno di noi è “uno e nessuno” in una società mondializzata contraddistinta da un duplice movimento di omologazione post-coloniale o di emarginazione forzata. Il volume analizza i modi in cui l'identità contemporanea si maschera rinunciando ad essere “persona” ma, al contempo, passa in rassegna il pensiero di alcuni dei più suggestivi studiosi della Modernità e della Postmodernità. Ipotizza un progetto identitario che scaturisce dall’interazione fra individui il cui grado di sviluppo morale permette loro di accettare le medesime regole a partire da vissuti e contesti diversi, che non presuppone né la differenza né l’uguaglianza fra i soggetti dell’agire, ma la consapevolezza delle loro similitudini ancestrali e contemporanee. La proposta fatta dell’autrice di questo volume è quella di “un’identità trascendentalizzata”, determinantesi mediante la riflessione quale “pensiero dialogante con i tanti Nessuno”. Tale esercizio, oltrepassando i contrassegni sociali dello status, del ruolo, del genere, è in grado di volgersi, privo di ogni paludamento spazio-temporale, alla radura autentica del nostro “Sé”. La società di domani potrà allora divenire una società di individui che, pur chiamati con il loro nome, siano disposti a divenire “Nessuno” nella pratica democratica della decisione comune.
Bartholini, I. (2002). Uno e nessuno. L'identità negata nella società globale. Milano : Franco Angeli.
Uno e nessuno. L'identità negata nella società globale
BARTHOLINI, Ignazia Maria
2002-01-01
Abstract
Perché, all’inizio del terzo millennio, gli individui continuano a lasciarsi mascherare, assumendo le sembianze di parvenu funzionali a un sistema, di finti superuomini resi schiavi dal loro stesso narcisismo o ancora di paria posti ai confini simbolici della pòlis? Un potere polimorfo, che oggi chiamiamo globalizzazione, ma che abbiamo indicato, in tempi meno recenti, con i termini di Totalitarismo, Leviatano, tirannide, sembra avere annientato, insieme all’esercizio del pensiero autentico, la nostra stessa identità. Perciò ciascuno di noi è “uno e nessuno” in una società mondializzata contraddistinta da un duplice movimento di omologazione post-coloniale o di emarginazione forzata. Il volume analizza i modi in cui l'identità contemporanea si maschera rinunciando ad essere “persona” ma, al contempo, passa in rassegna il pensiero di alcuni dei più suggestivi studiosi della Modernità e della Postmodernità. Ipotizza un progetto identitario che scaturisce dall’interazione fra individui il cui grado di sviluppo morale permette loro di accettare le medesime regole a partire da vissuti e contesti diversi, che non presuppone né la differenza né l’uguaglianza fra i soggetti dell’agire, ma la consapevolezza delle loro similitudini ancestrali e contemporanee. La proposta fatta dell’autrice di questo volume è quella di “un’identità trascendentalizzata”, determinantesi mediante la riflessione quale “pensiero dialogante con i tanti Nessuno”. Tale esercizio, oltrepassando i contrassegni sociali dello status, del ruolo, del genere, è in grado di volgersi, privo di ogni paludamento spazio-temporale, alla radura autentica del nostro “Sé”. La società di domani potrà allora divenire una società di individui che, pur chiamati con il loro nome, siano disposti a divenire “Nessuno” nella pratica democratica della decisione comune.File | Dimensione | Formato | |
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