Per chi ama il cinema francese "La mia notte con Maud" di Eric Rohmer, terzo dei suoi "Racconti morali", è un piacere da vivere e condividere. Accanto al film c’è un’altra storia, quella di un testo al plurale: nato come novella nel 1944, sceneggiato in successive versioni, realizzato nel 1969 e riconsegnato alla sua forma narrativa nel 1974. Solo sullo schermo "Maud" trova la sua pienezza, senza però nascondere la nostalgia della scrittura. Una struttura perfetta, una trama che si apre ad altre trame, un film da vedere e rivedere in una notte da cui non vorremmo mai uscire.
Volpe, S. (2016). La mia notte con Maud: un'analisi. Torino : Kaplan.
La mia notte con Maud: un'analisi
VOLPE, Sandro
2016-01-01
Abstract
Per chi ama il cinema francese "La mia notte con Maud" di Eric Rohmer, terzo dei suoi "Racconti morali", è un piacere da vivere e condividere. Accanto al film c’è un’altra storia, quella di un testo al plurale: nato come novella nel 1944, sceneggiato in successive versioni, realizzato nel 1969 e riconsegnato alla sua forma narrativa nel 1974. Solo sullo schermo "Maud" trova la sua pienezza, senza però nascondere la nostalgia della scrittura. Una struttura perfetta, una trama che si apre ad altre trame, un film da vedere e rivedere in una notte da cui non vorremmo mai uscire.File | Dimensione | Formato | |
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