L’attività mineraria, al pari di un evento sismico, rappresenta per il territorio una ferita difficile da rimarginare. I luoghi coinvolti assistono al radicale mutamento dei loro paesaggi, alla trasformazione della loro geografia, alla rottura degli equilibri che per secoli avevano sostenuto la loro economia e società. Questa condizione si aggrava ancor di più a seguito della dismissione delle attività, quando il sistema economico della monocoltura mineraria non costituisce più una risorsa e al suolo rimangono i segni di ciò che era stata l’industria estrattiva. I resti fisici dell’attività industriale iniziano, però, dopo alcuni anni, a esercitare un senso di fascinazione sulla stessa società che li aveva generati, che vi riconosce i segni della propria identità e delle proprie radici. Questo è quanto accaduto nella regione francese del Nord Pas de Calais. L’estrazione del carbone ha completamente trasformato l’immagine del territorio, modificandone la geografia con l’accumulo al suolo di montagne di sterili e detriti. Il potere di autorigenerazione posseduto dai paesaggi si è qui manifestato velocemente, aiutato da un’azione politica che si è spesa per l’attuazione e la promozione dei processi di recupero. L’eredità mineraria da peso si è trasformata in opportunità. È oggi in corso un programma coordinato di azioni che si sta muovendo verso la costruzione di una rete che include vari siti e si caratterizza per temi e funzioni diverse. Il patrimonio minerario del Nord Pas de Calais, iscritto alla lista Unesco alla voce dei paesaggi culturali evolutivi viventi, è diventato sinonimo di innovazione. L’assenza di leggi che in Francia tutelano il patrimonio industriale ha richiesto la stesura di una legislazione ad hoc per la trasformazione complessiva degli insediamenti minerari. Le case operaie stanno diventando residenze per artisti, gli antichi complessi estrattivi ospitano fabbriche teatrali e incubatori di imprese, sui resti dei vecchi edifici si attaccano parti nuove dal linguaggio contemporaneo. Il caso del Nord Pas de Calais sta diventando un’esperienza di rilievo internazionale, poiché sta dimostrando la capacità di trasformare la crisi in occasione di crescita e sviluppo economico e territoriale.

D'Anna, G. (2017). PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE: LA RIGENERAZIONE DEL BACINO MINERARIO DEL NORD PAS DE CALAIS L’iscrizione Unesco e la costruzione della strategia generale. In Med.Net3 Intelligent Cities /Resilient Landscapes RESILI(G)ENCE ADD SCIENTIFIC MEETING conference proceedings. Barcellona : PAPERSDOC.

PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE: LA RIGENERAZIONE DEL BACINO MINERARIO DEL NORD PAS DE CALAIS L’iscrizione Unesco e la costruzione della strategia generale

D'Anna, Giorgio
2017-01-01

Abstract

L’attività mineraria, al pari di un evento sismico, rappresenta per il territorio una ferita difficile da rimarginare. I luoghi coinvolti assistono al radicale mutamento dei loro paesaggi, alla trasformazione della loro geografia, alla rottura degli equilibri che per secoli avevano sostenuto la loro economia e società. Questa condizione si aggrava ancor di più a seguito della dismissione delle attività, quando il sistema economico della monocoltura mineraria non costituisce più una risorsa e al suolo rimangono i segni di ciò che era stata l’industria estrattiva. I resti fisici dell’attività industriale iniziano, però, dopo alcuni anni, a esercitare un senso di fascinazione sulla stessa società che li aveva generati, che vi riconosce i segni della propria identità e delle proprie radici. Questo è quanto accaduto nella regione francese del Nord Pas de Calais. L’estrazione del carbone ha completamente trasformato l’immagine del territorio, modificandone la geografia con l’accumulo al suolo di montagne di sterili e detriti. Il potere di autorigenerazione posseduto dai paesaggi si è qui manifestato velocemente, aiutato da un’azione politica che si è spesa per l’attuazione e la promozione dei processi di recupero. L’eredità mineraria da peso si è trasformata in opportunità. È oggi in corso un programma coordinato di azioni che si sta muovendo verso la costruzione di una rete che include vari siti e si caratterizza per temi e funzioni diverse. Il patrimonio minerario del Nord Pas de Calais, iscritto alla lista Unesco alla voce dei paesaggi culturali evolutivi viventi, è diventato sinonimo di innovazione. L’assenza di leggi che in Francia tutelano il patrimonio industriale ha richiesto la stesura di una legislazione ad hoc per la trasformazione complessiva degli insediamenti minerari. Le case operaie stanno diventando residenze per artisti, gli antichi complessi estrattivi ospitano fabbriche teatrali e incubatori di imprese, sui resti dei vecchi edifici si attaccano parti nuove dal linguaggio contemporaneo. Il caso del Nord Pas de Calais sta diventando un’esperienza di rilievo internazionale, poiché sta dimostrando la capacità di trasformare la crisi in occasione di crescita e sviluppo economico e territoriale.
2016
Med.Net3 RESIL(G)ENCE Intelligent Cities/Resilient Landscapes
Genova
25-26-27-28 Ottobre 2016
set-2016
2017
374-379
Online
D'Anna, G. (2017). PAESAGGI IN TRASFORMAZIONE: LA RIGENERAZIONE DEL BACINO MINERARIO DEL NORD PAS DE CALAIS L’iscrizione Unesco e la costruzione della strategia generale. In Med.Net3 Intelligent Cities /Resilient Landscapes RESILI(G)ENCE ADD SCIENTIFIC MEETING conference proceedings. Barcellona : PAPERSDOC.
Proceedings (atti dei congressi)
D'Anna, G
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
giorgiodanna_genova.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.38 MB
Formato Adobe PDF
1.38 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/234302
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact