INTRODUZIONE: La diffusione della resistenza batterica, sia in ospedale che in comunità, costituisce un serio motivo di allarme. La disseminazione di microrganismi resistenti in ospedale, particolarmente accentuata in reparti critici quali le terapie intensive, è favorita oltre che dall’uso dei farmaci antimicrobici, da procedure chirurgiche e/o invasive, dalla presenza di pazienti compromessi e dal trasferimento da una struttura sanitaria ad un’altra di pazienti colonizzati o infetti. Una conoscenza dettagliata dell’entità del fenomeno e dei principali microrganismi antibiotico-resistenti in ambito nosocomiale è essenziale per lo sviluppo di strategie volte a prevenire tale fenomeno. In questo contesto la sorveglianza delle resistenze agli antimicrobici è ritenuta un elemento cruciale per la prevenzione e il controllo della loro diffusione. Il nostro studio si è proposto di valutare la prevalenza delle colonizzazioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e da gram-negativi multi-resistenti (MDRGN) nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) di Palermo. MATERIALI E METODI: Dal Giugno 2009 è in atto un programma di sorveglianza settimanale delle colonizzazioni da microrganismi multi-resistenti presso l’UTIN dell’AOUP “Paolo Giaccone” di Palermo. Da Febbraio 2014 la sorveglianza è stata estesa con cadenza mensile alle UTIN degli altri ospedali della città (ARNAS Civico-Di Cristina-Benfratelli, UTIN1, Ospedali Riuniti Villa SofiaCervello, UTIN2, Presidio Ospedaliero G.F. Ingrassia, UTIN3, Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli UTIN4). Per ciascun paziente è stato effettuato un tampone nasale per la ricerca di MRSA ed uno rettale per la ricerca di MDRGN. I tamponi sono stati incubati a 37°C per 24 ore in brodo di arricchimento, e successivamente seminati in terreni selettivi. In particolare, i tamponi nasali sono stati seminati in agar sale-mannite; dopo 48 ore di incubazione, le colonie con aspetto caratteristico di S. aureus sono state identificate e trasferite in Mueller-Hinton con supplemento di oxacillina 6 mg/L. I ceppi resistenti sono stati confermati come MRSA con il test di sensibilità alla cefoxitina. I tamponi rettali sono stati sottoposti ad uno screening iniziale in agar McConkey in presenza di 4 dischetti di antibiotici (gentamicina 10 μg, amoxicillinaacido clavulanico 20-10 μg, meropenem 10 μg, ceftazidime 30 μg). I ceppi di MDRGN isolati sono stati identificati e sottoposti al Double-disk synergy test (DDST) per il rilevamento delle betalattamasi a spettro esteso (ESBL) e a screening fenotipico per la produzione di carbapenemasi con il test di diffusione da disco (meropenem 10 μg, imipenem 10 µg, ertapenem 10 µg) secondo le linee-guida del European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST). E’ stata stimata e confrontata la prevalenza delle colonizzazioni all’interno delle varie UTIN e il trend temporale. RISULTATI: Le cinque UTIN oggetto dello studio sono distribuite su tutto il territorio cittadino e presentano capacità diverse. Il numero medio giornaliero di pazienti ricoverati è stato di 14 presso l’UTIN1, 8 presso l’UTIN2, 19 presso l’UTIN3, 13 presso l’UTIN4, 12 presso l’UTIN dell’AOUP “Paolo Giaccone” (UTIN 5). La colonizzazione da MRSA è stata rilevata in tutte le UTIN esaminate ad eccezione della UTIN3 (Fig.1). I livelli più elevati di prevalenza sono stati osservati presso l’UTIN2 (44,4%) e l’UTIN 4 (37,5%). La prevalenza di MDRGN ha presentato valori variabili da un massimo del 100% per l’UTIN1 ad un minimo del 10% per l’UTIN4 (Fig.2). Klebsiella pneumoniae è stato il microrganismo isolato più frequentemente (2,6%-86,0% nelle varie UTIN), seguito da Escherichia coli (0-16,7%). La presenza di ESBL è stata rilevata nel 93,9% degli isolati di K. pneumoniae e nel 71,9% dei ceppi di E. coli. La resistenza ai carbapenemi è stata riscontrata in 5 isolati di K. pneumoniae e in 4 isolati di E. coli. CONCLUSIONI: Il programma di sorveglianza ha confermato che la circolazione di microrganismi multiresistenti interessa tutte le UTIN esaminate, seppure con rilevanti differenze. Ciascuna UTIN sembra avere una propria ecologia microbica, con una predominanza di MRSA o di MDRGN o con una bassa prevalenza di entrambi. Le differenze osservate potrebbero essere ascrivibili alle diverse caratteristiche strutturali ed organizzative (dimensioni dei locali, spazio tra le culle, numerosità dei posti letto e del personale, tipologia di ricoveri, politica di uso degli antibiotici). L’ampia diffusione di ceppi ESBL positivi e l’emergenza di microrganismi resistenti ai carbapenemi impongono un costante sforzo nell’attuazione rigorosa di misure di prevenzione e controllo e di interventi di formazione del personale.
Saporito, L., Graziano, G., Geraci, D.M., Giuffrè, M., Mammina, C. (2014). SORVEGLIANZA DELLE COLONIZZAZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS METICILLINO-RESISTENTE E GRAM-NEGATIVI MULTI-RESISTENTI NELLE UNITA’ DI TERAPIA INTENSIVA NEONATALE DELLA CITTÀ DI PALERMO. In ATTI 47° CONGRESSO SITI Riccione, 1-4 Ottobre - Comunicazioni orali (pp.228-229).
SORVEGLIANZA DELLE COLONIZZAZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS METICILLINO-RESISTENTE E GRAM-NEGATIVI MULTI-RESISTENTI NELLE UNITA’ DI TERAPIA INTENSIVA NEONATALE DELLA CITTÀ DI PALERMO
SAPORITO, Laura;GRAZIANO, Giorgio;GERACI, Daniela Maria;GIUFFRE, Mario;MAMMINA, Caterina
2014-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: La diffusione della resistenza batterica, sia in ospedale che in comunità, costituisce un serio motivo di allarme. La disseminazione di microrganismi resistenti in ospedale, particolarmente accentuata in reparti critici quali le terapie intensive, è favorita oltre che dall’uso dei farmaci antimicrobici, da procedure chirurgiche e/o invasive, dalla presenza di pazienti compromessi e dal trasferimento da una struttura sanitaria ad un’altra di pazienti colonizzati o infetti. Una conoscenza dettagliata dell’entità del fenomeno e dei principali microrganismi antibiotico-resistenti in ambito nosocomiale è essenziale per lo sviluppo di strategie volte a prevenire tale fenomeno. In questo contesto la sorveglianza delle resistenze agli antimicrobici è ritenuta un elemento cruciale per la prevenzione e il controllo della loro diffusione. Il nostro studio si è proposto di valutare la prevalenza delle colonizzazioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e da gram-negativi multi-resistenti (MDRGN) nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) di Palermo. MATERIALI E METODI: Dal Giugno 2009 è in atto un programma di sorveglianza settimanale delle colonizzazioni da microrganismi multi-resistenti presso l’UTIN dell’AOUP “Paolo Giaccone” di Palermo. Da Febbraio 2014 la sorveglianza è stata estesa con cadenza mensile alle UTIN degli altri ospedali della città (ARNAS Civico-Di Cristina-Benfratelli, UTIN1, Ospedali Riuniti Villa SofiaCervello, UTIN2, Presidio Ospedaliero G.F. Ingrassia, UTIN3, Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli UTIN4). Per ciascun paziente è stato effettuato un tampone nasale per la ricerca di MRSA ed uno rettale per la ricerca di MDRGN. I tamponi sono stati incubati a 37°C per 24 ore in brodo di arricchimento, e successivamente seminati in terreni selettivi. In particolare, i tamponi nasali sono stati seminati in agar sale-mannite; dopo 48 ore di incubazione, le colonie con aspetto caratteristico di S. aureus sono state identificate e trasferite in Mueller-Hinton con supplemento di oxacillina 6 mg/L. I ceppi resistenti sono stati confermati come MRSA con il test di sensibilità alla cefoxitina. I tamponi rettali sono stati sottoposti ad uno screening iniziale in agar McConkey in presenza di 4 dischetti di antibiotici (gentamicina 10 μg, amoxicillinaacido clavulanico 20-10 μg, meropenem 10 μg, ceftazidime 30 μg). I ceppi di MDRGN isolati sono stati identificati e sottoposti al Double-disk synergy test (DDST) per il rilevamento delle betalattamasi a spettro esteso (ESBL) e a screening fenotipico per la produzione di carbapenemasi con il test di diffusione da disco (meropenem 10 μg, imipenem 10 µg, ertapenem 10 µg) secondo le linee-guida del European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST). E’ stata stimata e confrontata la prevalenza delle colonizzazioni all’interno delle varie UTIN e il trend temporale. RISULTATI: Le cinque UTIN oggetto dello studio sono distribuite su tutto il territorio cittadino e presentano capacità diverse. Il numero medio giornaliero di pazienti ricoverati è stato di 14 presso l’UTIN1, 8 presso l’UTIN2, 19 presso l’UTIN3, 13 presso l’UTIN4, 12 presso l’UTIN dell’AOUP “Paolo Giaccone” (UTIN 5). La colonizzazione da MRSA è stata rilevata in tutte le UTIN esaminate ad eccezione della UTIN3 (Fig.1). I livelli più elevati di prevalenza sono stati osservati presso l’UTIN2 (44,4%) e l’UTIN 4 (37,5%). La prevalenza di MDRGN ha presentato valori variabili da un massimo del 100% per l’UTIN1 ad un minimo del 10% per l’UTIN4 (Fig.2). Klebsiella pneumoniae è stato il microrganismo isolato più frequentemente (2,6%-86,0% nelle varie UTIN), seguito da Escherichia coli (0-16,7%). La presenza di ESBL è stata rilevata nel 93,9% degli isolati di K. pneumoniae e nel 71,9% dei ceppi di E. coli. La resistenza ai carbapenemi è stata riscontrata in 5 isolati di K. pneumoniae e in 4 isolati di E. coli. CONCLUSIONI: Il programma di sorveglianza ha confermato che la circolazione di microrganismi multiresistenti interessa tutte le UTIN esaminate, seppure con rilevanti differenze. Ciascuna UTIN sembra avere una propria ecologia microbica, con una predominanza di MRSA o di MDRGN o con una bassa prevalenza di entrambi. Le differenze osservate potrebbero essere ascrivibili alle diverse caratteristiche strutturali ed organizzative (dimensioni dei locali, spazio tra le culle, numerosità dei posti letto e del personale, tipologia di ricoveri, politica di uso degli antibiotici). L’ampia diffusione di ceppi ESBL positivi e l’emergenza di microrganismi resistenti ai carbapenemi impongono un costante sforzo nell’attuazione rigorosa di misure di prevenzione e controllo e di interventi di formazione del personale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.