La condanna che la Corte Europea dei Diritti Umani (2013) ha inflitto all'Italia alla luce della sentenza Torreggiani che puntava l'indice sul trattamento inumano e sul sovraffollamento degli istituti penali, ha imposto al nostro Paese repentini cambiamenti nell'assetto organizzativo che hanno, chiaramente, influenzato la quotidianità sia dei ristretti sia degli operatori penitenziari. A questi ultimi è chiesto, infatti, un impegno nella sperimentazione della gestione di nuovi spazi e di un nuovo modus operandi che va a modificare il modo di relazionarsi con l’utente e con il gruppo di lavoro, esaltando le rispettive potenzialità professionali. Ai ristretti, ancora, è riconosciuta la possibilità di godere di un ampliamento degli spazi utilizzabili per frequentare corsi (scolastici, di formazione professionale, attività lavorative, culturali, ricreative, sportive), ciò al fine di rendere meno dannosa la situazione di sovraffollamento, promuovendo un modello di trattamento che comprenda sicurezza, accoglienza e rieducazione (DAP, 2011). Riassetti che rinviano alle nuove esigenze di tutti i protagonisti dell'istituzione penale che, in questa sede, divengono oggetto di riflessione.

Garro, M., Pace, F. (2017). Sorveglianza dinamica e regime aperto. Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali.

Sorveglianza dinamica e regime aperto. Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali

GARRO, Maria;PACE, Francesco
2017-01-01

Abstract

La condanna che la Corte Europea dei Diritti Umani (2013) ha inflitto all'Italia alla luce della sentenza Torreggiani che puntava l'indice sul trattamento inumano e sul sovraffollamento degli istituti penali, ha imposto al nostro Paese repentini cambiamenti nell'assetto organizzativo che hanno, chiaramente, influenzato la quotidianità sia dei ristretti sia degli operatori penitenziari. A questi ultimi è chiesto, infatti, un impegno nella sperimentazione della gestione di nuovi spazi e di un nuovo modus operandi che va a modificare il modo di relazionarsi con l’utente e con il gruppo di lavoro, esaltando le rispettive potenzialità professionali. Ai ristretti, ancora, è riconosciuta la possibilità di godere di un ampliamento degli spazi utilizzabili per frequentare corsi (scolastici, di formazione professionale, attività lavorative, culturali, ricreative, sportive), ciò al fine di rendere meno dannosa la situazione di sovraffollamento, promuovendo un modello di trattamento che comprenda sicurezza, accoglienza e rieducazione (DAP, 2011). Riassetti che rinviano alle nuove esigenze di tutti i protagonisti dell'istituzione penale che, in questa sede, divengono oggetto di riflessione.
2017
penitenziario; operatori; detenuti
978-88-917-4482-1
Garro, M., Pace, F. (2017). Sorveglianza dinamica e regime aperto. Cambiamenti normativi, organizzativi e psicosociali.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Copertina.pdf

accesso aperto

Descrizione: pdf
Dimensione 560.53 kB
Formato Adobe PDF
560.53 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/223435
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact