La tesi indaga, attraverso una serie di riflessioni critiche e progettuali, il ruolo che le aree minerarie possono avere nella definizione di nuovi paesaggi. Lo studio si concentra sull'industria dello zolfo in Sicilia, sviluppatasi dalla fine del Settecento e definitivamente dismessa negli anni Ottanta del secolo scorso, con ripercussioni negative sul fronte economico, sociale, ambientale e paesaggistico. La trasformazione delle aree minerarie siciliane richiede una cultura progettuale tale da mettere in relazione architettura, ingegneria, infrastrutture, comunità locali e modelli socio-economici, nel tentativo di esplorare le profonde trasformazioni che questi paesaggi hanno attraversato. Al centro dello studio si pone il Parco Minerario Floristella Grottacalda, tra Enna e Piazza Armerina. Il complesso produttivo, attivo dai primi anni dell’Ottocento, restò in attività fino alla chiusura definitiva avvenuta negli anni Ottanta del secolo scorso, a seguito della L.R. n.34/88 che imponeva la chiusura di tutte le miniere ancora in esercizio. Nel parco, la cui configurazione riassume tutte le questioni connesse ai siti minerari siciliani, le infrastrutture, le attrezzature industriali, i segni delle attività estrattive si fondono con un paesaggio poco antropizzato e si articolano in forme dettate dall'impervia topografia dei luoghi, rimodellandone i suoli e definendone il carattere. Un progetto “documentato” riflette sui diversi modi con cui si può agire sul patrimonio esistente, attraverso una visione olistica e sistemica dell’architettura del paesaggio. La ricerca ricostruisce, mediante l’ausilio di materiale d’archivio (grafico, cartografico e fotografico), le principali vicende e trasformazioni che hanno investito il parco, mentre la proposta progettuale sonda un processo in grado di mettere insieme gli aspetti storici, fisici e identitari del sito per un recupero complessivo del parco e del territorio. La proposizione di visioni e scenari di sviluppo, alternativi alle soluzioni finora espresse dai processi e dalle scelte politiche, mira a immaginare uno spettro di possibilità che possa alimentare un dibattito (politico, culturale, progettuale) sulle sue vocazioni turistiche e sulle prospettive future, nel tentativo di superare le condizioni che attualmente frenano il processo di rigenerazione.

D'Anna, G.Paesaggi minerari in Sicilia: da residuo a risorsa. Strategie e progetto di recupero per il parco minerario Floristella-Grottacalda..

Paesaggi minerari in Sicilia: da residuo a risorsa. Strategie e progetto di recupero per il parco minerario Floristella-Grottacalda.

D'Anna, Giorgio

Abstract

La tesi indaga, attraverso una serie di riflessioni critiche e progettuali, il ruolo che le aree minerarie possono avere nella definizione di nuovi paesaggi. Lo studio si concentra sull'industria dello zolfo in Sicilia, sviluppatasi dalla fine del Settecento e definitivamente dismessa negli anni Ottanta del secolo scorso, con ripercussioni negative sul fronte economico, sociale, ambientale e paesaggistico. La trasformazione delle aree minerarie siciliane richiede una cultura progettuale tale da mettere in relazione architettura, ingegneria, infrastrutture, comunità locali e modelli socio-economici, nel tentativo di esplorare le profonde trasformazioni che questi paesaggi hanno attraversato. Al centro dello studio si pone il Parco Minerario Floristella Grottacalda, tra Enna e Piazza Armerina. Il complesso produttivo, attivo dai primi anni dell’Ottocento, restò in attività fino alla chiusura definitiva avvenuta negli anni Ottanta del secolo scorso, a seguito della L.R. n.34/88 che imponeva la chiusura di tutte le miniere ancora in esercizio. Nel parco, la cui configurazione riassume tutte le questioni connesse ai siti minerari siciliani, le infrastrutture, le attrezzature industriali, i segni delle attività estrattive si fondono con un paesaggio poco antropizzato e si articolano in forme dettate dall'impervia topografia dei luoghi, rimodellandone i suoli e definendone il carattere. Un progetto “documentato” riflette sui diversi modi con cui si può agire sul patrimonio esistente, attraverso una visione olistica e sistemica dell’architettura del paesaggio. La ricerca ricostruisce, mediante l’ausilio di materiale d’archivio (grafico, cartografico e fotografico), le principali vicende e trasformazioni che hanno investito il parco, mentre la proposta progettuale sonda un processo in grado di mettere insieme gli aspetti storici, fisici e identitari del sito per un recupero complessivo del parco e del territorio. La proposizione di visioni e scenari di sviluppo, alternativi alle soluzioni finora espresse dai processi e dalle scelte politiche, mira a immaginare uno spettro di possibilità che possa alimentare un dibattito (politico, culturale, progettuale) sulle sue vocazioni turistiche e sulle prospettive future, nel tentativo di superare le condizioni che attualmente frenano il processo di rigenerazione.
parco minerario Floristella-Grottacalda, paesaggi minerari, paesaggio dello zolfo, rigenerazione territoriale, paesaggio industriale, archeologia industriale
D'Anna, G.Paesaggi minerari in Sicilia: da residuo a risorsa. Strategie e progetto di recupero per il parco minerario Floristella-Grottacalda..
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