La tesi di dottorato si propone di analizzare la compatibilità dei recenti interventi legislativi di contrasto al terrorismo con i principi del giusto processo penale sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo quale living instrument nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. La dialettica tra le restrizioni ai principi del due process of law e la tutela della pubblica sicurezza ha colorato pagine indelebili della storia contemporanea ed ancora arricchisce le preoccupazioni giuridiche dei nostri giorni. Il ventennio appena trascorso, avvolto nella retorica della “guerra al terrore”, sovente si è riversato in proclamazioni formali di stati emergenziali compendiabili nell'antico brocardo ciceroniano “inter arma silent leges”. Avanza l'idea che le “normali” regole, con i loro delicati equilibri tra garanzia dell'ordine pubblico e tutela dei diritti della persona, non consentano risposte efficaci al terrorismo. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo costituisce un terreno privilegiato di indagine nella composizione del contrasto tra diritti fondamentali e “nuove” esigenze di sicurezza.
Cimo', M.I PRINCIPI DEL PROCESSO PENALE NELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO COME LIVING INSTRUMENT DELLA GIURISPRUDENZA DI STRASBURGO: TRA LIBERTA' ED ESIGENZE DI SICUREZZA.
I PRINCIPI DEL PROCESSO PENALE NELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO COME LIVING INSTRUMENT DELLA GIURISPRUDENZA DI STRASBURGO: TRA LIBERTA' ED ESIGENZE DI SICUREZZA
Cimo', Mariagrazia
Abstract
La tesi di dottorato si propone di analizzare la compatibilità dei recenti interventi legislativi di contrasto al terrorismo con i principi del giusto processo penale sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo quale living instrument nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. La dialettica tra le restrizioni ai principi del due process of law e la tutela della pubblica sicurezza ha colorato pagine indelebili della storia contemporanea ed ancora arricchisce le preoccupazioni giuridiche dei nostri giorni. Il ventennio appena trascorso, avvolto nella retorica della “guerra al terrore”, sovente si è riversato in proclamazioni formali di stati emergenziali compendiabili nell'antico brocardo ciceroniano “inter arma silent leges”. Avanza l'idea che le “normali” regole, con i loro delicati equilibri tra garanzia dell'ordine pubblico e tutela dei diritti della persona, non consentano risposte efficaci al terrorismo. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo costituisce un terreno privilegiato di indagine nella composizione del contrasto tra diritti fondamentali e “nuove” esigenze di sicurezza.File | Dimensione | Formato | |
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