Architecture for the reception in Lampedusa

The research and teaching path has been orientated to the knowledge of the places with strong architectural and landscaped value, affected by the immigration phenomena that more and more define the new architectural and social landscapes of our cities. The Laboratory of Architectural Design of the third year (AY 2011-2012 and 2012-2013) carried out with the graduation projects was aimed at the architectural project for the reception in Lampedusa as a response to the housing problems of migrants who constantly land at the island. This theme related to that of migration, further complicated by the recent continuous migrations from North Africa, it has been a fundamental aspect to investigate the topic of multiculturalism in the island. The choice of the project areas was focused on responding to the reception’s logistics and at the same time enhancing their high landscape quality; the areas in fact concerned some points along the coast line and the border of the residential zone. The graduation projects in Lampedusa were aimed at responding, through the research topic, to the places’s problems, like physical and compositional fact, and at the same time to the housing problems of the migrants. In the projects we tried to transform and draw the island through punctual elements, useful, necessary to activate relations between history and modernity through the precision, expressed in the clarity and essentiality of the thought. Through the many didactic experiences of the students arises a reflection on the city where the new rules link territory portions and landscapes in a new research project. In this sense Lampedusa, place of great social and political value, border land in the Mediterranean basin, will become the place of the welcome, starting from the respect of the culture and the various marginalizations. To the Laboratory of Architectural Design have contributed architects Giovanni Cucchiara, Monica Greco, Paolo Norata, Laura Parrivecchio, Davide Rizzo.

Il percorso di ricerca e di didattica è stato orientato alla conoscenza dei luoghi di forte valenza architettonica e paesaggistica, interessati da fenomeni di immigrazione che definiscono sempre più i nuovi paesaggi architettonici e sociali delle nostre città. Il Laboratorio di Progettazione Architettonica di terzo anno (A.A. 2011-2012 e 2012-2013) svolto insieme ai progetti di laurea ha avuto come obiettivo il progetto di architettura per l’accoglienza a Lampedusa come risposta ai problemi dell’abitare dei migranti che approdano continuamente nell’isola. Questo tema legato a quello delle migrazioni, reso ancora più complesso dalle recenti continue migrazioni dal Nord-Africa, ha rappresentato un aspetto fondamentale per indagare il tema della multiculturalità nell’isola. La scelta delle aree di progetto è stata finalizzata a rispondere alla logistica dell’accoglienza e nello stesso tempo a valorizzare la loro elevata qualità paesaggistica, le aree, infatti, hanno interessato alcuni punti lungo la linea di costa e il margine del centro abitato. I progetti di laurea a Lampedusa hanno avuto come obiettivo quello di rispondere, attraverso il tema di ricerca, ai problemi dei luoghi come fatto fisico e compositivo e nello stesso tempo ai problemi dell’abitare dei migranti. Nei progetti si è tentato di trasformare e disegnare l’isola attraverso elementi puntuali, utili, necessari ad attivare relazioni fra storia e modernità attraverso la precisione, espressa nella chiarezza ed essenzialità del pensiero. Attraverso le numerose esperienze didattiche degli studenti emerge una riflessione sulla città dove le nuove regole legano porzioni di territorio e paesaggi in un nuovo progetto di ricerca. In questo senso Lampedusa, luogo di grande valore sociale e politico, terra di frontiera nel bacino del Mediterraneo, potrà diventare il luogo dell’accoglienza a partire dal rispetto della cultura e delle diverse marginalità. Al Laboratorio di Progettazione Architettonica hanno collaborato gli architetti Giovanni Cucchiara, Monica Greco, Paolo Norata, Laura Parrivecchio, Davide Rizzo.