Nella memoria sono riportati i risultati delle verifiche di applicabilità di una tecnica image-based per il monitoraggio dei processi di erosione canalizzata. L’indagine, in particolare, ha avuto lo scopo di testare l’uso di modelli tridimensionali del terreno (DTM) ottenuti con l’impiego di un numero elevato di fotografie della stessa scena acquisite da differenti punti di vista (Tecnica “Structure-From Motion” SFM e “Multi-View-Stereo MVS). Il DTM tridimensionale (3D) è stato generato utilizzando il software open source Autodesk 123D Catch mentre per la creazione del Digital Elevation Model DEM (2.5D) è stato impiegato il software CloudCompare. Dei due canali in terra utilizzati nella sperimentazione, uno rettilineo a sezione triangolare e l’altro curvilineo a sezione trapezia, è stato effettuato anche il rilievo di alcune sezioni mediante un profilometro. Il volume effettivo di ciascun canale è stato misurato riempiendolo, dopo averlo impermeabilizzato con un film plastico, con un volume noto di acqua. Il confronto tra i tre metodi di rilievo (modello 3D, modello 2.5D e profilometro) ha evidenziato in tutti i casi una modesta sottostima del volume totale che per il caso del modello 3D assume il valore minimo pari allo -0.3% per il canale rettilineo e allo - 0.5% per quello curvilineo. Assunto come “riferimento” il modello 3D sono state confrontate le grandezze morfologiche e idrauliche relative alle sezioni di rilievo. Dall’analisi si evince che il profilometro fornisce valori della profondità massima, H, sistematicamente più alti rispetto a quelli del modello 3D, mentre il modello 2.5D non presenta differenze sistematiche in H rispetto al 3D. Il contorno bagnato viene sottostimato sia dal profilometro sia dal metodo 2.5D. I volumi dei singoli tratti, nel caso di canale curvilineo, risultano sistematicamente sottostimati (-0.73% per il modello 3D e –2.71% per il profilometro) come conseguenza della sottostima dell’area delle sezioni trasversali.
Di Stefano, C., Ferro, V., Palmeri, V., Pampalone, V. (2016). VERIFICA DI UNA TECNICA FOTOGRAFICA PER IL RILIEVO DELLA GEOMETRIA DI UN CANALE IN TERRA. In Attualità delle sistemazioni idraulico-forestali (pp.431-439). Associazione Italiana di Idronomia.
VERIFICA DI UNA TECNICA FOTOGRAFICA PER IL RILIEVO DELLA GEOMETRIA DI UN CANALE IN TERRA
DI STEFANO, Costanza;FERRO, Vito;Palmeri, Vincenzo;PAMPALONE, Vincenzo
2016-01-01
Abstract
Nella memoria sono riportati i risultati delle verifiche di applicabilità di una tecnica image-based per il monitoraggio dei processi di erosione canalizzata. L’indagine, in particolare, ha avuto lo scopo di testare l’uso di modelli tridimensionali del terreno (DTM) ottenuti con l’impiego di un numero elevato di fotografie della stessa scena acquisite da differenti punti di vista (Tecnica “Structure-From Motion” SFM e “Multi-View-Stereo MVS). Il DTM tridimensionale (3D) è stato generato utilizzando il software open source Autodesk 123D Catch mentre per la creazione del Digital Elevation Model DEM (2.5D) è stato impiegato il software CloudCompare. Dei due canali in terra utilizzati nella sperimentazione, uno rettilineo a sezione triangolare e l’altro curvilineo a sezione trapezia, è stato effettuato anche il rilievo di alcune sezioni mediante un profilometro. Il volume effettivo di ciascun canale è stato misurato riempiendolo, dopo averlo impermeabilizzato con un film plastico, con un volume noto di acqua. Il confronto tra i tre metodi di rilievo (modello 3D, modello 2.5D e profilometro) ha evidenziato in tutti i casi una modesta sottostima del volume totale che per il caso del modello 3D assume il valore minimo pari allo -0.3% per il canale rettilineo e allo - 0.5% per quello curvilineo. Assunto come “riferimento” il modello 3D sono state confrontate le grandezze morfologiche e idrauliche relative alle sezioni di rilievo. Dall’analisi si evince che il profilometro fornisce valori della profondità massima, H, sistematicamente più alti rispetto a quelli del modello 3D, mentre il modello 2.5D non presenta differenze sistematiche in H rispetto al 3D. Il contorno bagnato viene sottostimato sia dal profilometro sia dal metodo 2.5D. I volumi dei singoli tratti, nel caso di canale curvilineo, risultano sistematicamente sottostimati (-0.73% per il modello 3D e –2.71% per il profilometro) come conseguenza della sottostima dell’area delle sezioni trasversali.File | Dimensione | Formato | |
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