La cosiddetta "dipendenza da lavoro" sembra essere uno stato sempre più diffuso all'interno delle professioni ad alta responsabilità: sebbene essa sia in qualche modo giustificata, in quanto approvata socialmente e culturalmente, non va dimenticato che essa è pur sempre una situazione in grado, a lungo termine, di produrre stati di malessere diffusi nelle persone che ne sono coinvolte. Tale condizione di continuo e persistente stato di impegno professionale è tipico di coloro i quali lavorano presso strutture accademiche: esiste un interessante filone di ricerca che ha esplorato il persistente aumento di richieste lavorative che affligge il mondo accademico occidentale, e che sovrappone ad un sempre più competitivo ed intenso lavoro di ricerca (o meglio, di pubblicazione del proprio lavoro di ricerca) quello relativo all'incremento delle attività didattiche e di supervisione. A questi vanno aggiunti i sempre più pressanti impegni relativi alla cosiddetta "terza missione" (e con essa la esplicita richiesta di darsi da fare nel reperire fondi). Il tutto si unisce ad un aumento, per i tre aspetti sovra richiamati, dei processi di burocratizzazione. Si tratta del cosiddetto Academic Workload, che negli ultimi anni le ricerche segnalano essere notevolmente incrementato nella nostra professione (Tight, 2010). Il presente lavoro ha lo scopo di provare ad esplorare la connessione tra l'Academic Workload, il grado di benessere, e i possibili effetti della dipendenza da lavoro nei docenti universitari. I partecipanti di questa indagine preliminare sono docenti dell'Ateneo di Palermo, equilibrati per area CUN di appartenenza, ai quali è in corso di somministrazione la scala DUWAS (Dutch Workaholism Scale), di Schaufeli (Taris, Schaufeli & Verhoeven, 2005), che indaga due dimensioni, il Lavoro Eccessivo (Work Excessively o WE) e il Lavoro Compulsivo (Work Compulsively o WC), una scala che indaga l'Academic Workload (AW) messa a punto da Houston, Meyer & Paewai (2006), che esplora tre dimensioni (sovraccarico accademico, attività di didattica e ricerca, ambiente accademico) ed infine il General Health Questionnaire (GHQ-12, Goldberg, 1978). I risultati preliminari mostrano una stretta relazione tra l'impegno accademico, il rischio di dipendenza da lavoro ed uno stato di malessere espresso dal GHQ-12.

Pace, F., Dio, J., Castellini, A. (2016). Academic Workload, Workaholism e benessere individuale: uno studio esplorativo su effetti e conseguenze del sovraccarico lavorativo in accademia. In Fotografare la tigre: reputazione, credibilità e impatto della psicologia delle organizzazioni.

Academic Workload, Workaholism e benessere individuale: uno studio esplorativo su effetti e conseguenze del sovraccarico lavorativo in accademia

PACE, Francesco;
2016-01-01

Abstract

La cosiddetta "dipendenza da lavoro" sembra essere uno stato sempre più diffuso all'interno delle professioni ad alta responsabilità: sebbene essa sia in qualche modo giustificata, in quanto approvata socialmente e culturalmente, non va dimenticato che essa è pur sempre una situazione in grado, a lungo termine, di produrre stati di malessere diffusi nelle persone che ne sono coinvolte. Tale condizione di continuo e persistente stato di impegno professionale è tipico di coloro i quali lavorano presso strutture accademiche: esiste un interessante filone di ricerca che ha esplorato il persistente aumento di richieste lavorative che affligge il mondo accademico occidentale, e che sovrappone ad un sempre più competitivo ed intenso lavoro di ricerca (o meglio, di pubblicazione del proprio lavoro di ricerca) quello relativo all'incremento delle attività didattiche e di supervisione. A questi vanno aggiunti i sempre più pressanti impegni relativi alla cosiddetta "terza missione" (e con essa la esplicita richiesta di darsi da fare nel reperire fondi). Il tutto si unisce ad un aumento, per i tre aspetti sovra richiamati, dei processi di burocratizzazione. Si tratta del cosiddetto Academic Workload, che negli ultimi anni le ricerche segnalano essere notevolmente incrementato nella nostra professione (Tight, 2010). Il presente lavoro ha lo scopo di provare ad esplorare la connessione tra l'Academic Workload, il grado di benessere, e i possibili effetti della dipendenza da lavoro nei docenti universitari. I partecipanti di questa indagine preliminare sono docenti dell'Ateneo di Palermo, equilibrati per area CUN di appartenenza, ai quali è in corso di somministrazione la scala DUWAS (Dutch Workaholism Scale), di Schaufeli (Taris, Schaufeli & Verhoeven, 2005), che indaga due dimensioni, il Lavoro Eccessivo (Work Excessively o WE) e il Lavoro Compulsivo (Work Compulsively o WC), una scala che indaga l'Academic Workload (AW) messa a punto da Houston, Meyer & Paewai (2006), che esplora tre dimensioni (sovraccarico accademico, attività di didattica e ricerca, ambiente accademico) ed infine il General Health Questionnaire (GHQ-12, Goldberg, 1978). I risultati preliminari mostrano una stretta relazione tra l'impegno accademico, il rischio di dipendenza da lavoro ed uno stato di malessere espresso dal GHQ-12.
set-2016
XIV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia per le organizzazioni
Pavia
16-17 settembre 2016
2016
1
Pace, F., Dio, J., Castellini, A. (2016). Academic Workload, Workaholism e benessere individuale: uno studio esplorativo su effetti e conseguenze del sovraccarico lavorativo in accademia. In Fotografare la tigre: reputazione, credibilità e impatto della psicologia delle organizzazioni.
Proceedings (atti dei congressi)
Pace, F.; Dio, J.; Castellini, A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/216270
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