Il libro è una rappresentazione di cosa siano le città creative e quale senso abbia parlare di creatività, in una fase di espansione della popolazione urbana e nell’attuale fase della forte competizione delle città per attrarre persone, capitali ed eventi che possano generare nuova qualità e sviluppo. Oggi l’organizzazione delle Olimpiadi, dell’America’s Cup o dell’Expo o la nomina a Capitale Europea della Cultura, insieme alla presenza di grandi musei e teatri, università all’avanguardia, parchi tematici o risorse ambientali costituiscono dei formidabili “moltiplicatori di capitale urbano”, consentendo alle città che ne sanno guidare gli effetti di generare nuove economie a partire dagli investimenti iniziali, di attivare dinamiche di sviluppo che le connettono alle reti-mondo puntando sulla potenza delle identità locali. Creative City non si limita a descrivere il fenomeno, ma si propone come un “manifesto” per attivare la città creativa, per generare innovazione e cambiamento nelle città europee. Il libro interpreta le dinamiche che attraversano le città, suggerisce indirizzi di innovazione, ma soprattutto richiama all’azione concreta tutti coloro che si occupano del governo e del progetto delle città. Nell’ottica strategica con cui le città creative vengono analizzate nella prima parte del libro, ci si domanda come sia possibile evitare che le grandi metropoli schiaccino inesorabilmente le “piccole capitali creative”. La risposta si fonda sulla capacità delle città medie di essere contemporaneamente luoghi della qualità e nodi territoriali di più vaste reti culturali o di eventi artistici e sportivi, di reti di innovazione e ricerca, inserite nei network del turismo, del loisir o dell’edutainment. Il libro è quindi rivolto non solo agli studiosi del mutamento urbano, ai progettisti o agli amministratori, ma è anche pensato per chi agisce sulla città, la trasforma, vi investe o la anima culturalmente, per chi volesse guardare le città da un’ottica nuova, inaspettata nella loro fluida reticolarità e seducente nella loro mutevole creatività. Il libro aiuta a comprenderne le dinamiche che attraversano l’Europa e ad immaginarne la loro evoluzione secondo gli stimoli, i principi e le idee della città creativa.
CARTA M (2007). Creative City. Dynamics, Innovations, Actions. BARCELONA : LIST.
Creative City. Dynamics, Innovations, Actions
CARTA, Maurizio
2007-01-01
Abstract
Il libro è una rappresentazione di cosa siano le città creative e quale senso abbia parlare di creatività, in una fase di espansione della popolazione urbana e nell’attuale fase della forte competizione delle città per attrarre persone, capitali ed eventi che possano generare nuova qualità e sviluppo. Oggi l’organizzazione delle Olimpiadi, dell’America’s Cup o dell’Expo o la nomina a Capitale Europea della Cultura, insieme alla presenza di grandi musei e teatri, università all’avanguardia, parchi tematici o risorse ambientali costituiscono dei formidabili “moltiplicatori di capitale urbano”, consentendo alle città che ne sanno guidare gli effetti di generare nuove economie a partire dagli investimenti iniziali, di attivare dinamiche di sviluppo che le connettono alle reti-mondo puntando sulla potenza delle identità locali. Creative City non si limita a descrivere il fenomeno, ma si propone come un “manifesto” per attivare la città creativa, per generare innovazione e cambiamento nelle città europee. Il libro interpreta le dinamiche che attraversano le città, suggerisce indirizzi di innovazione, ma soprattutto richiama all’azione concreta tutti coloro che si occupano del governo e del progetto delle città. Nell’ottica strategica con cui le città creative vengono analizzate nella prima parte del libro, ci si domanda come sia possibile evitare che le grandi metropoli schiaccino inesorabilmente le “piccole capitali creative”. La risposta si fonda sulla capacità delle città medie di essere contemporaneamente luoghi della qualità e nodi territoriali di più vaste reti culturali o di eventi artistici e sportivi, di reti di innovazione e ricerca, inserite nei network del turismo, del loisir o dell’edutainment. Il libro è quindi rivolto non solo agli studiosi del mutamento urbano, ai progettisti o agli amministratori, ma è anche pensato per chi agisce sulla città, la trasforma, vi investe o la anima culturalmente, per chi volesse guardare le città da un’ottica nuova, inaspettata nella loro fluida reticolarità e seducente nella loro mutevole creatività. Il libro aiuta a comprenderne le dinamiche che attraversano l’Europa e ad immaginarne la loro evoluzione secondo gli stimoli, i principi e le idee della città creativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.