I nanogeli sono nanoparticelle polimeriche reticolate idrofile. La struttura polimerica del nanogelo permette la coniugazione di molecole che possano esplicare azioni terapeutiche, diagnostiche e di indirizzamento attivo su siti bersaglio. Le caratteristiche di flessibilità e conformabilità del nanogelo, e delle sue maglie, ne favoriscono l’attraversamento delle barriere biologiche, l’interazione di eventuali ligandi esposti sulla superfice con i recettori target, un’azione protettiva nei confronti del principio attivo incorporato. L’irraggiamento con radiazioni ionizzanti di soluzioni acquose di polimeri è una metodologia sintetica interamente “water-based”, che garantisce rese elevate e che può conferire sterilità al prodotto. [1] Lo studio presentato illustra la possibilità di produrre nanogeli a base di polivinilpirrolidone con le caratteristiche desiderate in termini di dimensioni e con gruppi funzionali disponibili per reazioni di coniugazione con l’insulina. L’obiettivo è quello di realizzare un nanovettore in grado di veicolare l’insulina al cervello attraverso la mucosa nasale. Studi recenti hanno dimostrato che l’insulina è in grado di ridurre la tossicità del peptide beta amiloide (A, coinvolto nella patogenesi della malattia di Alzheimer (MA), e di esplicare una funzione neuroprotettiva. [2, 3] Sono state studiate le caratteristiche dimensionali del nanosistema, la biocompatibilità e la funzione di protezione dalla tossicità indotta da Anei confronti di cellule di neuroblastoma.
Dispenza, C., Sabatino, M.A., Ditta, L.A., Spadaro, G., Militello, V., San Biagio, P.L., et al. (2016). Sintesi di nanogeli per la veicolazione di insulina al cervello: una strategia per il trattamento della malattia di Alzheimer. In Atti del X Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana di Chimica per Ingegneria.
Sintesi di nanogeli per la veicolazione di insulina al cervello: una strategia per il trattamento della malattia di Alzheimer
DISPENZA, Clelia;SABATINO, Maria Antonietta;Ditta, Lorena Anna;SPADARO, Giuseppe;MILITELLO, Valeria;
2016-01-01
Abstract
I nanogeli sono nanoparticelle polimeriche reticolate idrofile. La struttura polimerica del nanogelo permette la coniugazione di molecole che possano esplicare azioni terapeutiche, diagnostiche e di indirizzamento attivo su siti bersaglio. Le caratteristiche di flessibilità e conformabilità del nanogelo, e delle sue maglie, ne favoriscono l’attraversamento delle barriere biologiche, l’interazione di eventuali ligandi esposti sulla superfice con i recettori target, un’azione protettiva nei confronti del principio attivo incorporato. L’irraggiamento con radiazioni ionizzanti di soluzioni acquose di polimeri è una metodologia sintetica interamente “water-based”, che garantisce rese elevate e che può conferire sterilità al prodotto. [1] Lo studio presentato illustra la possibilità di produrre nanogeli a base di polivinilpirrolidone con le caratteristiche desiderate in termini di dimensioni e con gruppi funzionali disponibili per reazioni di coniugazione con l’insulina. L’obiettivo è quello di realizzare un nanovettore in grado di veicolare l’insulina al cervello attraverso la mucosa nasale. Studi recenti hanno dimostrato che l’insulina è in grado di ridurre la tossicità del peptide beta amiloide (A, coinvolto nella patogenesi della malattia di Alzheimer (MA), e di esplicare una funzione neuroprotettiva. [2, 3] Sono state studiate le caratteristiche dimensionali del nanosistema, la biocompatibilità e la funzione di protezione dalla tossicità indotta da Anei confronti di cellule di neuroblastoma.File | Dimensione | Formato | |
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