Il complesso parrocchiale di San Gregorio sorge nella pianura costiera di Agrigento, tra la Valle dei Templi ed un sito archeologico di origine cretese. Il corpo principale della chiesa è costituito da un possente parallelepipedo frammentato, rivestito in travertino e ruotato rispetto alla strada secondo la classica direzione est-ovest, da dove svetta un grande setto rivestito in acciaio cor-ten che simboleggia una porta sempre aperta alla comunità, tra due torri inclinate verso il centro e di diversa altezza, crescente verso il campanile. Il fronte laterale verso la Valle è scandito da un colonnato di sette elementi, quanti sono i Vescovi agrigentini Santi o Beati; il fronte opposto, è scandito da bucature che richia- mano le note dell’Ave Maria gregoriana. All’interno, l’area presbiterale è segnata da un lucernario costituito da un pa- rallelepipedo cavo, ruotato e ben visibile dall’esterno, come il proseguimento di un elemento basamentale che incardina tutta la chiesa. In sommità vi è sospeso un grande Cristo in bronzo nell’atto della resurrezione, sotto un velario inclinato, come la lapide del sepolcro che si scoperchia, lambita ai lati da fasci di luce provenienti dall’alto. Il campanile, in prossimità della strada, è uno snello e alto parallelepipedo, rivestito pure in travertino, tagliato in diagonale. La casa canonica, immediatamente dietro, è allineata alla strada e si caratterizza come una modesta unità residenziale urbana sullo sfondo. A fianco si apre una sorta di chiostro scavato rispetto al sagrato, al quale si accede attraverso una gra- donata, che diventa anche una cavea; il chiostro è scandito dal ritmo dei pilastri che inquadrano le aule per la catechesi, il salone parrocchiale e la cappella feriale. Questa è accessibile direttamente dal centro del chiostro, passando in pe- nombra sotto l’imponente sbalzo della chiesa sovrastante, aggettante dalla cavità del basamento, dove, perfettamente in asse col presbiterio ed il velario superiori, si trova una cripta che accoglie una cappella e che si apre solo lateralmente ad un piccolo giardino triangolare. La chiesa e il campanile sono rivestiti con lastre di travertino, che rimanda alla solidità ed all'importanza fondante della Chiesa romana e, con il suo colore chiaro e luminoso, a sottolineare la sacralità del paesaggio. Gli elementi cardine quali il setto-porta o la torre centrale che culmina col velario, rivestiti in acciaio cor-ten, riprendono i colori della terra, per contrastare la purezza e luminosità del travertino, enfatizzano il passaggio dalla dimensione fisica del- l'edificio cristiano (caducità delle cose) a quella spirituale (azione vivificatrice e salvifica). La trasparenza della chiesa è messa in risalto dalle ampie vetrate, che diventano sede per la narrazione dei temi artistico-religiosi, che trovano espressione anche nei mosaici e negli altri elementi sacri.
Pellitteri, G. (2014). Complesso Parrocchiale di San Gregorio ad Agrigento [Progetto architettonico].
Complesso Parrocchiale di San Gregorio ad Agrigento
PELLITTERI, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
Il complesso parrocchiale di San Gregorio sorge nella pianura costiera di Agrigento, tra la Valle dei Templi ed un sito archeologico di origine cretese. Il corpo principale della chiesa è costituito da un possente parallelepipedo frammentato, rivestito in travertino e ruotato rispetto alla strada secondo la classica direzione est-ovest, da dove svetta un grande setto rivestito in acciaio cor-ten che simboleggia una porta sempre aperta alla comunità, tra due torri inclinate verso il centro e di diversa altezza, crescente verso il campanile. Il fronte laterale verso la Valle è scandito da un colonnato di sette elementi, quanti sono i Vescovi agrigentini Santi o Beati; il fronte opposto, è scandito da bucature che richia- mano le note dell’Ave Maria gregoriana. All’interno, l’area presbiterale è segnata da un lucernario costituito da un pa- rallelepipedo cavo, ruotato e ben visibile dall’esterno, come il proseguimento di un elemento basamentale che incardina tutta la chiesa. In sommità vi è sospeso un grande Cristo in bronzo nell’atto della resurrezione, sotto un velario inclinato, come la lapide del sepolcro che si scoperchia, lambita ai lati da fasci di luce provenienti dall’alto. Il campanile, in prossimità della strada, è uno snello e alto parallelepipedo, rivestito pure in travertino, tagliato in diagonale. La casa canonica, immediatamente dietro, è allineata alla strada e si caratterizza come una modesta unità residenziale urbana sullo sfondo. A fianco si apre una sorta di chiostro scavato rispetto al sagrato, al quale si accede attraverso una gra- donata, che diventa anche una cavea; il chiostro è scandito dal ritmo dei pilastri che inquadrano le aule per la catechesi, il salone parrocchiale e la cappella feriale. Questa è accessibile direttamente dal centro del chiostro, passando in pe- nombra sotto l’imponente sbalzo della chiesa sovrastante, aggettante dalla cavità del basamento, dove, perfettamente in asse col presbiterio ed il velario superiori, si trova una cripta che accoglie una cappella e che si apre solo lateralmente ad un piccolo giardino triangolare. La chiesa e il campanile sono rivestiti con lastre di travertino, che rimanda alla solidità ed all'importanza fondante della Chiesa romana e, con il suo colore chiaro e luminoso, a sottolineare la sacralità del paesaggio. Gli elementi cardine quali il setto-porta o la torre centrale che culmina col velario, rivestiti in acciaio cor-ten, riprendono i colori della terra, per contrastare la purezza e luminosità del travertino, enfatizzano il passaggio dalla dimensione fisica del- l'edificio cristiano (caducità delle cose) a quella spirituale (azione vivificatrice e salvifica). La trasparenza della chiesa è messa in risalto dalle ampie vetrate, che diventano sede per la narrazione dei temi artistico-religiosi, che trovano espressione anche nei mosaici e negli altri elementi sacri.File | Dimensione | Formato | |
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