Il ruolo della corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC) in compiti di memoria è stato largamente documentato. Una questione ancora molto dibattuta è il grado di lateralizzazione anatomica-funzionale dei processi di controllo esecutivo della DLPFC coinvolti nella memoria di riconoscimento. Il lavoro di tesi indaga le connessioni tra DLPFC e ippocampo mediante l’applicazione di tecniche di neuromodulazione dell’eccitabilità della DLPFC che consentano di accrescere l’attività ippocampale durante compiti di memoria di riconoscimento. I primi tre studi valutano gli effetti inibitori ed eccitatori della rTMS applicata alla DLPFC sulla performance in compiti di memoria di riconoscimento, in diverse condizioni sperimentali nei soggetti giovani, nei pazienti Mild Cognitive Impairment (MCI) e nei pazienti con patologia di Alzheimer (AD). Il quarto studio, indaga l’effetto di una stimolazione della DLPFC, applicata in maniera ripetuta ad intervalli costanti, in pazienti AD. Nei soggetti sani si evidenzia un miglioramento della performance in seguito ad una inibizione della DLPFC sinistra o ad una stimolazione eccitatoria della DLPFC destra. Nei pazienti MCI e AD l’inibizione della DLPFC destra si traduce in un effetto benefico specifico per la memoria di riconoscimento episodica. Inoltre, si è dimostrato che una neuromodulazione della DLPFC può rappresentare un promettente trattamento terapeutico per l’invecchiamento patologico, agendo sul rafforzamento di diverse funzioni cognitive.
Rodigari, A.Il ruolo della corteccia prefrontale dorsolaterale nella memoria di riconoscimento: uso dellla Stimolazione Magnetica Transcranica per il trattamento dei deficit di memoria in soggetti affetti da sindromi degenerative.
Il ruolo della corteccia prefrontale dorsolaterale nella memoria di riconoscimento: uso dellla Stimolazione Magnetica Transcranica per il trattamento dei deficit di memoria in soggetti affetti da sindromi degenerative
RODIGARI, Alessia
Abstract
Il ruolo della corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC) in compiti di memoria è stato largamente documentato. Una questione ancora molto dibattuta è il grado di lateralizzazione anatomica-funzionale dei processi di controllo esecutivo della DLPFC coinvolti nella memoria di riconoscimento. Il lavoro di tesi indaga le connessioni tra DLPFC e ippocampo mediante l’applicazione di tecniche di neuromodulazione dell’eccitabilità della DLPFC che consentano di accrescere l’attività ippocampale durante compiti di memoria di riconoscimento. I primi tre studi valutano gli effetti inibitori ed eccitatori della rTMS applicata alla DLPFC sulla performance in compiti di memoria di riconoscimento, in diverse condizioni sperimentali nei soggetti giovani, nei pazienti Mild Cognitive Impairment (MCI) e nei pazienti con patologia di Alzheimer (AD). Il quarto studio, indaga l’effetto di una stimolazione della DLPFC, applicata in maniera ripetuta ad intervalli costanti, in pazienti AD. Nei soggetti sani si evidenzia un miglioramento della performance in seguito ad una inibizione della DLPFC sinistra o ad una stimolazione eccitatoria della DLPFC destra. Nei pazienti MCI e AD l’inibizione della DLPFC destra si traduce in un effetto benefico specifico per la memoria di riconoscimento episodica. Inoltre, si è dimostrato che una neuromodulazione della DLPFC può rappresentare un promettente trattamento terapeutico per l’invecchiamento patologico, agendo sul rafforzamento di diverse funzioni cognitive.File | Dimensione | Formato | |
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