Vivere la democrazia in una società multiculturale presuppone che i soggetti presenti nello stesso territorio condividano lo stesso spazio pubblico e un progetto democratico comune nel rispetto del diritto e delle procedure giuridiche e politiche. Presuppone anche che le persone arrivino a trovare (o a ritrovare) il sentirsi comunità, che sviluppino un senso di appartenenza comune e instaurino tra loro relazioni fiduciarie a partire dalle quali e grazie alle quali vivere l’esperienza di convivenza quotidiana in termini di condivisione delle responsabilità e di valore della relazione. In questa direzione, la mediazione può portare un importante contributo alla costruzione, o ricostruzione, delle norme che consentono di sviluppare azioni e interazioni sociali significative, come attività finalizzata a individuare, interpretare ed accompagnare le modificazioni che intervengono nel sistema relazionale e a sollecitare soggetti e gruppi a mettere alla prova le reciproche modalità relazionali, al fine di ricercare le ragioni e le condizioni della compatibilità. Il punto chiave è la reciprocità di questo processo: ogni cultura, quella di accoglienza come quelle dei migranti, potrà trovare in una mediazione che segua questi principi uno spazio di espressione e di armonizzazione delle differenze, nel quale tutti sono chiamati a concorrere alla realizzazione di una forma di cittadinanza più complessa, capace di riconoscere la molteplicità delle appartenenze e di tollerare un livello elevato di differenziazione senza perdere la capacità di integrazione.
Di Rosa, R. (2015). Mediacion, Ciudadania y convivencia entre culturas. Curutiba : Juruà Editora.
Mediacion, Ciudadania y convivencia entre culturas
DI ROSA, Roberta Teresa
2015-01-01
Abstract
Vivere la democrazia in una società multiculturale presuppone che i soggetti presenti nello stesso territorio condividano lo stesso spazio pubblico e un progetto democratico comune nel rispetto del diritto e delle procedure giuridiche e politiche. Presuppone anche che le persone arrivino a trovare (o a ritrovare) il sentirsi comunità, che sviluppino un senso di appartenenza comune e instaurino tra loro relazioni fiduciarie a partire dalle quali e grazie alle quali vivere l’esperienza di convivenza quotidiana in termini di condivisione delle responsabilità e di valore della relazione. In questa direzione, la mediazione può portare un importante contributo alla costruzione, o ricostruzione, delle norme che consentono di sviluppare azioni e interazioni sociali significative, come attività finalizzata a individuare, interpretare ed accompagnare le modificazioni che intervengono nel sistema relazionale e a sollecitare soggetti e gruppi a mettere alla prova le reciproche modalità relazionali, al fine di ricercare le ragioni e le condizioni della compatibilità. Il punto chiave è la reciprocità di questo processo: ogni cultura, quella di accoglienza come quelle dei migranti, potrà trovare in una mediazione che segua questi principi uno spazio di espressione e di armonizzazione delle differenze, nel quale tutti sono chiamati a concorrere alla realizzazione di una forma di cittadinanza più complessa, capace di riconoscere la molteplicità delle appartenenze e di tollerare un livello elevato di differenziazione senza perdere la capacità di integrazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Mediacion, ciudadania y convivencia$$$978853625370-1.pdf
Solo gestori archvio
Descrizione: intero volume
Tipologia:
Versione Editoriale
Dimensione
1.3 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.3 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.