Introduzione: Nonostante la sempre più diffusa automazione dei processi produttivi sono ancora numerose le attività lavorative che richiedono una movimentazione manuale dei carichi che comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. È emerso da alcune stime epidemiologiche,che tali patologie rappresentano le più importanti cause di inabilità e assenza dal lavoro per malattia nei Paesi industrializzati. Il pericolo sussiste in modo preponderante quando i lavori di trasporto vengono improvvisati ed eseguiti senza adeguata valutazione preliminare.La sensibilizzazione è quindi una condizione indispensabile per individuare nella prassi lavorativa quotidiana i rischi della movimentazione e per prendere provvedimenti in questo senso. Obiettivi: Questo lavoro, pertanto, si pone come obiettivo l’applicazione e il confronto di differenti metodologie di valutazione del rischio finalizzate alla scelta delle misure di prevenzione e della sicurezza sul lavoro e per realizzare azioni a sostegno della salute del lavoratore,atte a garantire un elevato livello di protezione. Metodi: Tenendo conto del titolo VI e dell’allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08, nonché delle norme tecniche della serie ISO 11228, vengono presi in considerazione i metodi di valutazione più adoperati dalle aziende per la valutazione dei rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi, in particolare la valutazione del sollevamento semplice. Tale lavoro, condotto sul personale dipendentedall’Università degli Studi di Palermo, si è basato sull’analisi di un campione di 69 lavoratori esposti ad attività comportante la movimentazione manuale dei carichi. Nello specifico, la procedura ha contemplato la somministrazione di un questionario e l’osservazione diretta ed analitica del gesto lavorativo con conseguente compilazione di una check-list. In seguito i dati sono stati raccolti, codificati e analizzati secondo due diverse metodologie: metodo di valutazione NIOSHed i Criteri guida del SUVA. Risultati: Dalla comparazione delle risultanze derivate dall’applicazione disgiunta sul medesimo gruppo campionario della metodologia NIOSH e dei criteri guida del SUVA, i risultati hanno evidenziato una differenza marcata in riferimento all’elaborazione degli indici di rischio. L’applicazione delle metodiche NIOSH ha infatti mostrato una stima del rischio maggiormente protettiva per i lavoratori esposti ai rischi da movimentazione. Conclusione: Dallo studio emerge come la metodica NIOSH modificata, seppur con alcune annotazioni di criticità applicativa, resta indiscutibilmente la migliore delle soluzioni di risk-assessment.
Lacca, G., Brunetto, M., Polisano, A., Pignato, A., Muratore, D. (2015). La valutazione del rischio per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici del rachide da movimentazione manuale dei carichi: confronto tra due metodiche di risk assessment.
La valutazione del rischio per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici del rachide da movimentazione manuale dei carichi: confronto tra due metodiche di risk assessment
LACCA, Guido;BRUNETTO, Marika;POLISANO, Angelino;PIGNATO, Adelaide;MURATORE, Davide
2015-01-01
Abstract
Introduzione: Nonostante la sempre più diffusa automazione dei processi produttivi sono ancora numerose le attività lavorative che richiedono una movimentazione manuale dei carichi che comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari. È emerso da alcune stime epidemiologiche,che tali patologie rappresentano le più importanti cause di inabilità e assenza dal lavoro per malattia nei Paesi industrializzati. Il pericolo sussiste in modo preponderante quando i lavori di trasporto vengono improvvisati ed eseguiti senza adeguata valutazione preliminare.La sensibilizzazione è quindi una condizione indispensabile per individuare nella prassi lavorativa quotidiana i rischi della movimentazione e per prendere provvedimenti in questo senso. Obiettivi: Questo lavoro, pertanto, si pone come obiettivo l’applicazione e il confronto di differenti metodologie di valutazione del rischio finalizzate alla scelta delle misure di prevenzione e della sicurezza sul lavoro e per realizzare azioni a sostegno della salute del lavoratore,atte a garantire un elevato livello di protezione. Metodi: Tenendo conto del titolo VI e dell’allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08, nonché delle norme tecniche della serie ISO 11228, vengono presi in considerazione i metodi di valutazione più adoperati dalle aziende per la valutazione dei rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi, in particolare la valutazione del sollevamento semplice. Tale lavoro, condotto sul personale dipendentedall’Università degli Studi di Palermo, si è basato sull’analisi di un campione di 69 lavoratori esposti ad attività comportante la movimentazione manuale dei carichi. Nello specifico, la procedura ha contemplato la somministrazione di un questionario e l’osservazione diretta ed analitica del gesto lavorativo con conseguente compilazione di una check-list. In seguito i dati sono stati raccolti, codificati e analizzati secondo due diverse metodologie: metodo di valutazione NIOSHed i Criteri guida del SUVA. Risultati: Dalla comparazione delle risultanze derivate dall’applicazione disgiunta sul medesimo gruppo campionario della metodologia NIOSH e dei criteri guida del SUVA, i risultati hanno evidenziato una differenza marcata in riferimento all’elaborazione degli indici di rischio. L’applicazione delle metodiche NIOSH ha infatti mostrato una stima del rischio maggiormente protettiva per i lavoratori esposti ai rischi da movimentazione. Conclusione: Dallo studio emerge come la metodica NIOSH modificata, seppur con alcune annotazioni di criticità applicativa, resta indiscutibilmente la migliore delle soluzioni di risk-assessment.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MMC SUVA LACCA G.pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo pubblicato
Dimensione
3.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.