La storia della teoria dell’eccezione, scrive Schwalbach, mostra una serie ininterrotta di malintesi. E in effetti l’istituto, dalla sua lontana origine nel processo formulare romano a oggi, è stato caratterizzato da complesse e spesso contraddittorie evoluzioni e trasformazioni, parallelamente al mutare del contesto storico–sociale e allo sviluppo della scienza giuridica. Tuttavia, scomparsi il pretore e il mondo romano, dissolta la visione medievale dell’impero e della compilazione giustinianea, l’istituto è comunque sopravvissuto legando indissolubilmente il suo significato alla teoria dell’azione. Definire l’eccezione vuol dire, innanzitutto, definire l’azione, osserva Colesanti; e la polisemia del vocabolo “eccezione” è, oggi, innanzitutto polisemia del vocabolo “azione”. In questa seconda edizione del volume si è cercato di dare conto delle complesse evoluzioni dell’eccezione, proponendo un inquadramento unitario dell’istituto, il più possibile coerente con il sistema del processo. Si sono peraltro analizzate le fattispecie di eccezione più controverse quanto a natura e regime processuale, tentando di delinearne una disciplina sulla base dei risultati raggiunti nella prima parte concettuale dell’indagine nonché dei contributi della dottrina e dell’evoluzione della giurisprudenza. Si è infine arricchito l’apparato critico e bibliografico, anche alla luce delle più recenti pronunce delle Sezioni Unite in tema di rilievo di Ufficio delle eccezioni.
RUSSO, F. (2015). Contributo allo studio dell’eccezione nel processo civile. Concetti e principi generali. Singole fattispecie. Roma : Aracne Editrice s.r.l..
Contributo allo studio dell’eccezione nel processo civile. Concetti e principi generali. Singole fattispecie
RUSSO, Federico
2015-01-01
Abstract
La storia della teoria dell’eccezione, scrive Schwalbach, mostra una serie ininterrotta di malintesi. E in effetti l’istituto, dalla sua lontana origine nel processo formulare romano a oggi, è stato caratterizzato da complesse e spesso contraddittorie evoluzioni e trasformazioni, parallelamente al mutare del contesto storico–sociale e allo sviluppo della scienza giuridica. Tuttavia, scomparsi il pretore e il mondo romano, dissolta la visione medievale dell’impero e della compilazione giustinianea, l’istituto è comunque sopravvissuto legando indissolubilmente il suo significato alla teoria dell’azione. Definire l’eccezione vuol dire, innanzitutto, definire l’azione, osserva Colesanti; e la polisemia del vocabolo “eccezione” è, oggi, innanzitutto polisemia del vocabolo “azione”. In questa seconda edizione del volume si è cercato di dare conto delle complesse evoluzioni dell’eccezione, proponendo un inquadramento unitario dell’istituto, il più possibile coerente con il sistema del processo. Si sono peraltro analizzate le fattispecie di eccezione più controverse quanto a natura e regime processuale, tentando di delinearne una disciplina sulla base dei risultati raggiunti nella prima parte concettuale dell’indagine nonché dei contributi della dottrina e dell’evoluzione della giurisprudenza. Si è infine arricchito l’apparato critico e bibliografico, anche alla luce delle più recenti pronunce delle Sezioni Unite in tema di rilievo di Ufficio delle eccezioni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
8649 copertina.pdf.pdf
Solo gestori archvio
Descrizione: copertina
Dimensione
676.58 kB
Formato
Adobe PDF
|
676.58 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
8649 interno errata corrige.pdf
Solo gestori archvio
Descrizione: edizione integrale corretta
Dimensione
3.39 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.39 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.