Sin dai primi giorni della circolazione del virus pandemico H1N1-2009 nella popolazione, è stata segnalata la trasmissione del virus dall’uomo a specie animali diverse (suino, tacchino, cane, gatto). La trasmissione di virus influenzali dall’uomo agli animali non rappresenta solo un problema limitato al settore zootecnico, ma un problema di sanità pubblica per il ruolo di “serbatoio” dei virus influenzali rappresentato da tali specie. Il suino non ha sinora dimostrato un ruolo epidemiologico importante nella diffusione di (H1N1)pdm all’uomo; tuttavia ciò non esclude, che a seguito dell’evoluzione virale, o di fenomeni di riassortimento, da tale specie emergano e si trasmettano all’uomo virus con diversa e/o maggiore patogenicità. L’identificazione, in tempi brevi, dei nuovi ceppi influenzali circolanti nel suino, rappresenta quindi il cardine dell’attività di sorveglianza per i virus influenzali; a tal fine è stato ottimizzato un sistema per il sequenziamento rapido dell’intero genoma di virus H1N1pdm, i cui risultati vengono riportati nel lavoro. In Italia, il primo caso di infezione da (H1N1)pdm nel suino è stato individuato in allevamento di Nervino (Lombardia) a dicembre 2009; sino ad agosto 2010 sono stati isolati n°8 virus H1N1pdm in suini allevati in Lombardia ed in Sicilia. Dopo replicazione degli isolati in uova embrionate e/o colture cellulari (MDCK e CACO-2), l’RNAv è stato estratto utilizzando il kit QIAamp® Viral RNA Mini Kit; sono state quindi allestite n. 46 RT-PCR one-step con primers specifici per amplificazione di segmenti di lunghezza diversa di singoli geni. Il sistema prevede che le fasi di amplificazione, caricamento in gel per elettroforesi, purificazione e marcatura, siano effettuate in piastre 96x , al fine di accelerare le operazioni di laboratorio . L’analisi di sequenze e di filogenesi degli 8 isolati virali ha consentito di caratterizzarli come virus H1N1pdm, con elevata percentuale omologia (sino al 100%), per tutti i segmenti genici, con i virus H1N1pdm circolanti nella popolazione umana. L’attivazione della sorveglianza virologica negli allevamenti suini ha inoltre consentito, per la prima volta in Europa, l’isolamento di un “nuovo” virus riassortante (A/H1N2), caratterizzato da 7 geni derivati da virus H1N1pdm e da gene della Neuraminidasi (N2) derivato da virus influenzali suini H1N2 isolati recentemente in Italia e Svezia. I casi di “reverse zoonosis” riportati, evidenziano, ancora una volta, l'importanza della stretta collaborazione tra sanità pubblica veterinaria ed umana, partecipazione in grado di garantire il controllo tempestivo e coordinato delle infezioni zoonosiche nel nostro Paese.

Vaccari, G., Martin, A., Faccini, S., Alborali, L., Nigrelli, D., Boniotti, M., et al. (2011). Virus influenzali H1N1pdm e riassortanti isolati dal suino. In Atti Istisan Congressi 11/C3 del IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria 2011.

Virus influenzali H1N1pdm e riassortanti isolati dal suino

PURPARI, Giuseppa;
2011-01-01

Abstract

Sin dai primi giorni della circolazione del virus pandemico H1N1-2009 nella popolazione, è stata segnalata la trasmissione del virus dall’uomo a specie animali diverse (suino, tacchino, cane, gatto). La trasmissione di virus influenzali dall’uomo agli animali non rappresenta solo un problema limitato al settore zootecnico, ma un problema di sanità pubblica per il ruolo di “serbatoio” dei virus influenzali rappresentato da tali specie. Il suino non ha sinora dimostrato un ruolo epidemiologico importante nella diffusione di (H1N1)pdm all’uomo; tuttavia ciò non esclude, che a seguito dell’evoluzione virale, o di fenomeni di riassortimento, da tale specie emergano e si trasmettano all’uomo virus con diversa e/o maggiore patogenicità. L’identificazione, in tempi brevi, dei nuovi ceppi influenzali circolanti nel suino, rappresenta quindi il cardine dell’attività di sorveglianza per i virus influenzali; a tal fine è stato ottimizzato un sistema per il sequenziamento rapido dell’intero genoma di virus H1N1pdm, i cui risultati vengono riportati nel lavoro. In Italia, il primo caso di infezione da (H1N1)pdm nel suino è stato individuato in allevamento di Nervino (Lombardia) a dicembre 2009; sino ad agosto 2010 sono stati isolati n°8 virus H1N1pdm in suini allevati in Lombardia ed in Sicilia. Dopo replicazione degli isolati in uova embrionate e/o colture cellulari (MDCK e CACO-2), l’RNAv è stato estratto utilizzando il kit QIAamp® Viral RNA Mini Kit; sono state quindi allestite n. 46 RT-PCR one-step con primers specifici per amplificazione di segmenti di lunghezza diversa di singoli geni. Il sistema prevede che le fasi di amplificazione, caricamento in gel per elettroforesi, purificazione e marcatura, siano effettuate in piastre 96x , al fine di accelerare le operazioni di laboratorio . L’analisi di sequenze e di filogenesi degli 8 isolati virali ha consentito di caratterizzarli come virus H1N1pdm, con elevata percentuale omologia (sino al 100%), per tutti i segmenti genici, con i virus H1N1pdm circolanti nella popolazione umana. L’attivazione della sorveglianza virologica negli allevamenti suini ha inoltre consentito, per la prima volta in Europa, l’isolamento di un “nuovo” virus riassortante (A/H1N2), caratterizzato da 7 geni derivati da virus H1N1pdm e da gene della Neuraminidasi (N2) derivato da virus influenzali suini H1N2 isolati recentemente in Italia e Svezia. I casi di “reverse zoonosis” riportati, evidenziano, ancora una volta, l'importanza della stretta collaborazione tra sanità pubblica veterinaria ed umana, partecipazione in grado di garantire il controllo tempestivo e coordinato delle infezioni zoonosiche nel nostro Paese.
giu-2011
IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria
Brescia
9/10 giugno 2011
2011
2011
1
Vaccari, G., Martin, A., Faccini, S., Alborali, L., Nigrelli, D., Boniotti, M., et al. (2011). Virus influenzali H1N1pdm e riassortanti isolati dal suino. In Atti Istisan Congressi 11/C3 del IV Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria 2011.
Proceedings (atti dei congressi)
Vaccari, G.; Martin, A.; Faccini, S.; Alborali, L.; Nigrelli, D.; Boniotti, M.; Falcone, E.; Boni, A.; Lelli, D.; Guercio, A.; Purpari, G.; Cordioli, P.; Trani, L.
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