Il carcinoma del colon-retto (CRC) è una malattia eterogenea, che si sviluppa in seguito a numerose alterazioni genetiche ed epigenetiche. Una famiglia genica che si trova frequentemente mutata nei tumori è quella di ras che consta di tre principali protoncogeni (H-, K- e N-Ras) localizzati su cromosomi differenti e codificanti proteine G del peso di 21 KDa. Il 50% dei casi di CRC presenta mutazioni puntiformi missense a carico del gene KRAS, il 90% delle quali si verifica a livello dei codoni 12 e 13 e rende la proteina costitutivamente attiva. Diversi studi dimostrano come mutazioni di differenti codoni di K-Ras potrebbero avere diverse conseguenze biologiche e determinare una diversa risposta ai trattamenti farmacologici. Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse terapie per il trattamento del CRC, tra i nuovi farmaci vi è il Cetuximab, un anticorpo monoclonale IgG1 chimerico uomo/topo, che agisce contro il dominio extracellulare dell’EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor). Il legame di questo anticorpo al recettore comporta una diretta inibizione della sua attività tirosin-chinasica provocando il blocco della trasduzione del segnale mediato da pathways quali quello di PI3K/AKT, e di RAS-RAF/MAPKs, inducendo quindi meccanismi proapoptotici e blocco della proliferazione cellulare. Numerosi trials clinici condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che i pazienti con CRC che hanno mutazioni in K-RAS nel codone 12 o 13 rappresentano una popolazione eterogenea nella risposta al trattamento con il Cetuximab e sono attualmente esclusi dal trattamento con tale farmaco. Per valutare come cellule con mutazioni differenti rispondano a trattamenti con Cetuximab, nel nostro laboratorio abbiamo iniziato a condurre esperimenti sulla linea cellulare di CRC HT-29 caratterizzata da mutazioni nei geni BRAF e PIK3CA, e dotata di KRAS wild type, e su due cloni di HT-29 stabilmente trasfettati con i cDNA codificanti per K-RasG12V e K-RasG13D posti sotto il controllo di un promotore inducibile dall’ormone Mifepristone [GeneSwitchTM System (Invitrogen)]. Le diverse linee cellulari sono state sottoposte a trattamento con diverse concentrazioni di Cetuximab ed è stata valutata la proliferazione cellulare dopo 24, 48 e 72 ore di trattamento. Dai primi risultati ottenuti sembra che le cellule con la mutazione K-RASG13D siano parzialmente sensibili al trattamento con Cetuximab mostrando un’alterazione nel tasso di proliferazione cellulare mentre le cellule parentali HT29 e il clone K-RASG12V sembrano non risentire di alcun effetto qualunque sia la concentrazione di farmaco utilizzata. Questi primi risultati seppure da confermare e supportare con ulteriori indagini biomolecolari sembrano avvalorare l’ipotesi secondo cui tumori caratterizzati da mutazioni differenti rispondono in maniera differente alle terapie oggi in uso.

Barreca M.M., Saladino M.R., Speciale S., Albanese I. (2013). Analisi degli effetti del Cetuximab in linee cellulari di adenocarcinoma colorettale. In Biotecnologie, Ricerca di base interdisciplinare traslazionale in ambito biomedico (pp.36-36). Palermo : IBIM-CNR.

Analisi degli effetti del Cetuximab in linee cellulari di adenocarcinoma colorettale

BARRECA, Maria Magdalena;ALBANESE, Ida
2013-01-01

Abstract

Il carcinoma del colon-retto (CRC) è una malattia eterogenea, che si sviluppa in seguito a numerose alterazioni genetiche ed epigenetiche. Una famiglia genica che si trova frequentemente mutata nei tumori è quella di ras che consta di tre principali protoncogeni (H-, K- e N-Ras) localizzati su cromosomi differenti e codificanti proteine G del peso di 21 KDa. Il 50% dei casi di CRC presenta mutazioni puntiformi missense a carico del gene KRAS, il 90% delle quali si verifica a livello dei codoni 12 e 13 e rende la proteina costitutivamente attiva. Diversi studi dimostrano come mutazioni di differenti codoni di K-Ras potrebbero avere diverse conseguenze biologiche e determinare una diversa risposta ai trattamenti farmacologici. Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse terapie per il trattamento del CRC, tra i nuovi farmaci vi è il Cetuximab, un anticorpo monoclonale IgG1 chimerico uomo/topo, che agisce contro il dominio extracellulare dell’EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor). Il legame di questo anticorpo al recettore comporta una diretta inibizione della sua attività tirosin-chinasica provocando il blocco della trasduzione del segnale mediato da pathways quali quello di PI3K/AKT, e di RAS-RAF/MAPKs, inducendo quindi meccanismi proapoptotici e blocco della proliferazione cellulare. Numerosi trials clinici condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che i pazienti con CRC che hanno mutazioni in K-RAS nel codone 12 o 13 rappresentano una popolazione eterogenea nella risposta al trattamento con il Cetuximab e sono attualmente esclusi dal trattamento con tale farmaco. Per valutare come cellule con mutazioni differenti rispondano a trattamenti con Cetuximab, nel nostro laboratorio abbiamo iniziato a condurre esperimenti sulla linea cellulare di CRC HT-29 caratterizzata da mutazioni nei geni BRAF e PIK3CA, e dotata di KRAS wild type, e su due cloni di HT-29 stabilmente trasfettati con i cDNA codificanti per K-RasG12V e K-RasG13D posti sotto il controllo di un promotore inducibile dall’ormone Mifepristone [GeneSwitchTM System (Invitrogen)]. Le diverse linee cellulari sono state sottoposte a trattamento con diverse concentrazioni di Cetuximab ed è stata valutata la proliferazione cellulare dopo 24, 48 e 72 ore di trattamento. Dai primi risultati ottenuti sembra che le cellule con la mutazione K-RASG13D siano parzialmente sensibili al trattamento con Cetuximab mostrando un’alterazione nel tasso di proliferazione cellulare mentre le cellule parentali HT29 e il clone K-RASG12V sembrano non risentire di alcun effetto qualunque sia la concentrazione di farmaco utilizzata. Questi primi risultati seppure da confermare e supportare con ulteriori indagini biomolecolari sembrano avvalorare l’ipotesi secondo cui tumori caratterizzati da mutazioni differenti rispondono in maniera differente alle terapie oggi in uso.
Settore BIO/06 - Anatomia Comparata E Citologia
27-giu-2013
Biotecnologie, Ricerca di base interdisciplinare traslazionale in ambito biomedico
Palermo
27-28 Giugno 2013
27-giu-2013
2013
1
A stampa
http://www.ibim.cnr.it/index.php/programma
Barreca M.M., Saladino M.R., Speciale S., Albanese I. (2013). Analisi degli effetti del Cetuximab in linee cellulari di adenocarcinoma colorettale. In Biotecnologie, Ricerca di base interdisciplinare traslazionale in ambito biomedico (pp.36-36). Palermo : IBIM-CNR.
Proceedings (atti dei congressi)
Barreca M.M.; Saladino M.R.; Speciale S.; Albanese I.
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