La tesi affronta il tema della tutela penale dell'ambiente in chiave europea, vero e proprio banco di prova per le possibilità e i limiti dell'armonizzazione europea dei sistemi penali degli Stati membri. La legislazione ambientale, invero, ha assunto un ruolo emblematico nel percorso che ha condotto alla progressiva estensione della competenza normativa europea al campo penale: è in tale campo di materia, infatti, che si è registrata per la prima volta l'adozione di direttive di armonizzazione penale. Ci si interroga, dunque, sull’ "effetto utile" degli obblighi di criminalizzazione promananti dal legislatore europeo sul fronte dell'armonizzazione delle legislazioni penali nazionali di settore, tenuto conto, da un lato, delle resistenze opposte dal cd. “zoccolo duro” dello ius puniendi (principio di coerenza, di riserva di legge, di tassatività, di proporzionalità e di favor rei) e, dall’altro lato, delle manchevolezze che affliggono la direttiva 2008/99/CE. Com'è noto, infatti, tale atto, intervenendo in un momento antecedente all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, si è limitato a dettare norme minime relative alle condotte penalmente rilevanti, senza intervenire (se non attraverso la fissazione di standard elastici) sul profilo sanzionatorio, conformemente a quanto prescritto dalla Corte di Giustizia nelle due storiche pronunce del 13 settembre 2005 e del 23 ottobre 2007. Al fine di verificare il livello di armonizzazione indotto dalla direttiva europea, in particolare, l'attenzione viene focalizzata sulle normative di attuazione di alcuni ordinamenti nazionali (italiano, francese e spagnolo) particolarmente emblematici delle due contrapposte funzioni (parzialmente e meramente sanzionatoria) attribuibili al diritto penale in cambio ambientale, dando peraltro significativo risalto alle scelte compiute dai legislatori statali sul versante della responsabilità da reato ambientale delle persone giuridiche. È questo, infatti, un “momento” indispensabile del modello di tutela penale dell’ambiente imposto dal legislatore europeo, considerato il rapporto di genetica corrispondenza tra criminalità ambientale e criminalità d’impresa.

Raimondo, .Gli obblighi europei di tutela penale dell'ambiente tra responsabilità individuali e corporative. L'attuazione della direttiva 2008/99/CE in Italia, Francia e Spagna..

Gli obblighi europei di tutela penale dell'ambiente tra responsabilità individuali e corporative. L'attuazione della direttiva 2008/99/CE in Italia, Francia e Spagna.

RAIMONDO, Micaela

Abstract

La tesi affronta il tema della tutela penale dell'ambiente in chiave europea, vero e proprio banco di prova per le possibilità e i limiti dell'armonizzazione europea dei sistemi penali degli Stati membri. La legislazione ambientale, invero, ha assunto un ruolo emblematico nel percorso che ha condotto alla progressiva estensione della competenza normativa europea al campo penale: è in tale campo di materia, infatti, che si è registrata per la prima volta l'adozione di direttive di armonizzazione penale. Ci si interroga, dunque, sull’ "effetto utile" degli obblighi di criminalizzazione promananti dal legislatore europeo sul fronte dell'armonizzazione delle legislazioni penali nazionali di settore, tenuto conto, da un lato, delle resistenze opposte dal cd. “zoccolo duro” dello ius puniendi (principio di coerenza, di riserva di legge, di tassatività, di proporzionalità e di favor rei) e, dall’altro lato, delle manchevolezze che affliggono la direttiva 2008/99/CE. Com'è noto, infatti, tale atto, intervenendo in un momento antecedente all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, si è limitato a dettare norme minime relative alle condotte penalmente rilevanti, senza intervenire (se non attraverso la fissazione di standard elastici) sul profilo sanzionatorio, conformemente a quanto prescritto dalla Corte di Giustizia nelle due storiche pronunce del 13 settembre 2005 e del 23 ottobre 2007. Al fine di verificare il livello di armonizzazione indotto dalla direttiva europea, in particolare, l'attenzione viene focalizzata sulle normative di attuazione di alcuni ordinamenti nazionali (italiano, francese e spagnolo) particolarmente emblematici delle due contrapposte funzioni (parzialmente e meramente sanzionatoria) attribuibili al diritto penale in cambio ambientale, dando peraltro significativo risalto alle scelte compiute dai legislatori statali sul versante della responsabilità da reato ambientale delle persone giuridiche. È questo, infatti, un “momento” indispensabile del modello di tutela penale dell’ambiente imposto dal legislatore europeo, considerato il rapporto di genetica corrispondenza tra criminalità ambientale e criminalità d’impresa.
The implementation of the environmental crime directives in Europe; Criminal liability of corporations for environmental offences in Europe.
direttiva 2008/99/CE; direttiva 2009/123/CE; competenza "penale" europea; armonizzazione europea dei sistemi penali degli Stati membri; diritto ambientale comunitario; comunitarizzazione del diritto penale ambientale; modelli di tutela penale dell'ambiente; tutela penale dell'ambiente in Italia; d. lgs. 121/2011; tutela penale dell'ambiente in Francia; ordonnance 34/2012; tutela penale dell'ambiente in Spagna; L.O. 5/2010; responsabilità da reato ambientale delle persone giuridiche;
Raimondo, .Gli obblighi europei di tutela penale dell'ambiente tra responsabilità individuali e corporative. L'attuazione della direttiva 2008/99/CE in Italia, Francia e Spagna..
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Descrizione: tesi di dottorato Raimondo Micaela - "Gli obblighi europei di tutela penale dell'ambiente tra responsabilità individuali e corporative. L'attuazione della direttiva 2008/99/CE in Italia, Francia e Spagna".
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