Introduzione. Con lo scopo di valutare la TECAR terapia quale nuovo possibile trattamento medico della malattia di La Peyronie (PD), abbiamo condotto uno studio di fase uno senza placebo né gruppo di controllo. La TECAR terapia si basa sull’utilizzo di radiofrequenze in grado di trasferire energia ai tessuti trattati causando movimenti ionici. Ciò provoca una stimolazione cellulare in senso replicativo e riparativo. La TECAR terapia ha ottenuto risultati eccellenti nel trattamento di alcune patologie del tesuto connettivo, così abbiamo deciso di condurre uno studio circa l’applicabilità e la sicurezza della TECAR nel trattamento della PD. MATERIALI E METODI. Da giugno a settembre 2012 sono stati arruolati 70 pazienti con diagnosi clinica di PD. Ciascun paziente è stato dapprima sottoposto a visita andrologica per valutare il grado di incurvamento poi sono stati somministrati questionari per indagare circa la presenza di deficit erettile (DE) attraverso il questionario IIEF-5, lo stato di salute generale, e il dolore attraverso l’ausilio della scala VAS. Ogni paziente è stato trattato sia in modalità resistiva che capacitativa, previo consenso informato, a tre sessioni eseguite in giornate consecutive. RISULTATI. Il 100% dei pazienti ha completato il trattamento e nessuno di essi ha riportato effetti collaterali. Il 30% ha riferito un miglioramento della curvatura mentre il 60% non ha riferito alcuna modifica. Per di più i pazienti che successivamente sono stati sottoposti a Nesbit non hanno dimostrato alcuna alterazione istologica all’esame istologico. Sorprendentemente nei pazienti con PD associata a DE si è registrato un miglioramento del DE in una percentuale di casi maggiore del 60%. CONCLUSIONI. Questo è uno studio preliminare. Sulla base di questi dati si può affermare che il trattamento TECAR è fattibile. Preliminarmente sembra molto efficace nella scomparsa del dolore ma soprattutto risulta utile nel miglioramento del DE mentre sembrerebbe poco utile nel trattamento dell’incurvamento. Questo sembra suggerire la possibilità di ulteriori ricerche al fine di verificare le effettive potenzialità di questo trattamento nel trattamento della PD ma anche nel DE. Lo studio ha avuto finanziamenti: No.
Pavone, C., Castrianni, D., Romeo, S., Napoli, E., Scalici Gesolfo, C., Usala, M., et al. (2013). Effetto antalgico “immediato” nella malattia di La Peyronie: TECAR Terapia. Studio di fase uno. In ARCHIVIO ITALIANO DI UROLOGIA ANDROLOGIA (pp.20-20).
Effetto antalgico “immediato” nella malattia di La Peyronie: TECAR Terapia. Studio di fase uno
PAVONE, Carlo;ROMEO, Salvatore;NAPOLI, Enrica;SCALICI GESOLFO, Cristina;GAMBINO, Giuseppa;LETIZIA MAURO, Giulia
2013-01-01
Abstract
Introduzione. Con lo scopo di valutare la TECAR terapia quale nuovo possibile trattamento medico della malattia di La Peyronie (PD), abbiamo condotto uno studio di fase uno senza placebo né gruppo di controllo. La TECAR terapia si basa sull’utilizzo di radiofrequenze in grado di trasferire energia ai tessuti trattati causando movimenti ionici. Ciò provoca una stimolazione cellulare in senso replicativo e riparativo. La TECAR terapia ha ottenuto risultati eccellenti nel trattamento di alcune patologie del tesuto connettivo, così abbiamo deciso di condurre uno studio circa l’applicabilità e la sicurezza della TECAR nel trattamento della PD. MATERIALI E METODI. Da giugno a settembre 2012 sono stati arruolati 70 pazienti con diagnosi clinica di PD. Ciascun paziente è stato dapprima sottoposto a visita andrologica per valutare il grado di incurvamento poi sono stati somministrati questionari per indagare circa la presenza di deficit erettile (DE) attraverso il questionario IIEF-5, lo stato di salute generale, e il dolore attraverso l’ausilio della scala VAS. Ogni paziente è stato trattato sia in modalità resistiva che capacitativa, previo consenso informato, a tre sessioni eseguite in giornate consecutive. RISULTATI. Il 100% dei pazienti ha completato il trattamento e nessuno di essi ha riportato effetti collaterali. Il 30% ha riferito un miglioramento della curvatura mentre il 60% non ha riferito alcuna modifica. Per di più i pazienti che successivamente sono stati sottoposti a Nesbit non hanno dimostrato alcuna alterazione istologica all’esame istologico. Sorprendentemente nei pazienti con PD associata a DE si è registrato un miglioramento del DE in una percentuale di casi maggiore del 60%. CONCLUSIONI. Questo è uno studio preliminare. Sulla base di questi dati si può affermare che il trattamento TECAR è fattibile. Preliminarmente sembra molto efficace nella scomparsa del dolore ma soprattutto risulta utile nel miglioramento del DE mentre sembrerebbe poco utile nel trattamento dell’incurvamento. Questo sembra suggerire la possibilità di ulteriori ricerche al fine di verificare le effettive potenzialità di questo trattamento nel trattamento della PD ma anche nel DE. Lo studio ha avuto finanziamenti: No.File | Dimensione | Formato | |
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