Nella Sicilia del XVII secolo per iniziativa delle nobiltà locale sorgono numerose città nuove, che oltre ad accrescere il prestigio sociale del fondatore rispondono a un preciso programma della Corona: rimpinguare le casse dell’erario e popolare le campagne dell’isola per incrementare la produzione agricola. Molte di queste città vengono “ritratte” in opere pittoriche, celebrative dell’atto di fondazione, la cui accentuata carica retorica spesso travalica l’effettiva realtà spaziale, come nel caso di Niscemi e Palma di Montechiaro, qui analizzate attraverso lo studio dell’iconografia storica.
Antista, G. (2014). Realtà e retorica nei “ritratti” delle città siciliane di nuova fondazione: Niscemi e Palma di Montechiaro. In Visibile Invisibile. Percepire la città tra descrizioni e omissioni, atti del VI congresso AISU (Catania, 12-14 settembre 2013), a cura di S. Adorno, G. Cristina, A. Rotondo (pp.2246-2256). Catania : Scrimm.
Realtà e retorica nei “ritratti” delle città siciliane di nuova fondazione: Niscemi e Palma di Montechiaro
ANTISTA, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
Nella Sicilia del XVII secolo per iniziativa delle nobiltà locale sorgono numerose città nuove, che oltre ad accrescere il prestigio sociale del fondatore rispondono a un preciso programma della Corona: rimpinguare le casse dell’erario e popolare le campagne dell’isola per incrementare la produzione agricola. Molte di queste città vengono “ritratte” in opere pittoriche, celebrative dell’atto di fondazione, la cui accentuata carica retorica spesso travalica l’effettiva realtà spaziale, come nel caso di Niscemi e Palma di Montechiaro, qui analizzate attraverso lo studio dell’iconografia storica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Antista (VisibileInvisibile-VII.-Ritratti-di-città).pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo principale
Dimensione
1.87 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.87 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.