Le amputazioni degli arti inferiori sono particolarmente frequenti; infatti il rapporto arto superior/arto inferiore è di 1/11. Colpiscono prevelentemente gli uomini (M/F:2/1) e sono fortemente correlate all'età. Nel 70% dei casi sono dovute a malattie vascolari, nel 22% a traumi, nel 5% a tumori e nel 3% a deformazioni congenite. Presso l'U.O.C. di Riabilitazione dell'AOUP P.Giaccone di Palermo, da settembre 2012 a maggio 2014 sono stati recluatati 22 pazienti amputati di arto inferiore per cause vascolari (19 uomini e 3 donne) di età compresa tra i 69 ed i 85 anni (età media 77). Tutti i pazienti sono stati valutatai clinicamente e mediante la somministrazione di scale di valutazione per il dolore, l'attività motoria e la disabilità, alla visita basale (T0), al termine del trattamento (T1) e successivamente ad un mese (T2). Lo studio ha confrontato due gruppi di pz suddivisi in modo random: A (10 uomini e 1 donna) e B (9 uomini e 2 donne); il primo gruppo ha eseguito un protocollo riabilitativo consistente in bendaggio funzionale, esrcizi posturali e massoterapia connettivale; i pazienti del gruppo B sono stati sottoposti al medesimo protocollo a cui sono state aggiunte 20 sedute di elettroterapia antalgica sul moncone di amputazione e di magnetoterapia a cadenza giornaliera per 4 settimane. Al termine dello studio è stato chiesto ai pz di riferire se avessero assunto paracetamolo come terapia antalgica suppletiva e gabapentin per al dosaggio di 300 mg per/die per controllare il dolore. Dall'analisi dei dati possiamo affermare di avere ottenuto nel breve-medio termine una riduzione della sintomatologia algica maggiore nel gruppo B oltre che una riduzione dei tempi di stabilizzazione della porzione distale dell'arto amputato in minor tempo; inoltre, la percentuale di soggetti che ha ridotto la dose giornaliera di gabapentin è risultata essere molto più alta nel gruppo B.
LAURICELLA, L., SCATURRO, D., COLOMBO, V., GIACONIA, F., LA MANTIA, V., LETIZIA MAURO, G. (2014). IL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE PRE-PROTESICA DELL'AMPUTATO DI ARTO INFERIORE: NOSTRA ESPERIENZA. In MR Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa (pp.110-111).
IL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE PRE-PROTESICA DELL'AMPUTATO DI ARTO INFERIORE: NOSTRA ESPERIENZA
SCATURRO, D;COLOMBO, Valentina;GIACONIA, Fabrizio;LA MANTIA, Valentina;LETIZIA MAURO, Giulia
2014-01-01
Abstract
Le amputazioni degli arti inferiori sono particolarmente frequenti; infatti il rapporto arto superior/arto inferiore è di 1/11. Colpiscono prevelentemente gli uomini (M/F:2/1) e sono fortemente correlate all'età. Nel 70% dei casi sono dovute a malattie vascolari, nel 22% a traumi, nel 5% a tumori e nel 3% a deformazioni congenite. Presso l'U.O.C. di Riabilitazione dell'AOUP P.Giaccone di Palermo, da settembre 2012 a maggio 2014 sono stati recluatati 22 pazienti amputati di arto inferiore per cause vascolari (19 uomini e 3 donne) di età compresa tra i 69 ed i 85 anni (età media 77). Tutti i pazienti sono stati valutatai clinicamente e mediante la somministrazione di scale di valutazione per il dolore, l'attività motoria e la disabilità, alla visita basale (T0), al termine del trattamento (T1) e successivamente ad un mese (T2). Lo studio ha confrontato due gruppi di pz suddivisi in modo random: A (10 uomini e 1 donna) e B (9 uomini e 2 donne); il primo gruppo ha eseguito un protocollo riabilitativo consistente in bendaggio funzionale, esrcizi posturali e massoterapia connettivale; i pazienti del gruppo B sono stati sottoposti al medesimo protocollo a cui sono state aggiunte 20 sedute di elettroterapia antalgica sul moncone di amputazione e di magnetoterapia a cadenza giornaliera per 4 settimane. Al termine dello studio è stato chiesto ai pz di riferire se avessero assunto paracetamolo come terapia antalgica suppletiva e gabapentin per al dosaggio di 300 mg per/die per controllare il dolore. Dall'analisi dei dati possiamo affermare di avere ottenuto nel breve-medio termine una riduzione della sintomatologia algica maggiore nel gruppo B oltre che una riduzione dei tempi di stabilizzazione della porzione distale dell'arto amputato in minor tempo; inoltre, la percentuale di soggetti che ha ridotto la dose giornaliera di gabapentin è risultata essere molto più alta nel gruppo B.File | Dimensione | Formato | |
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